L’assessore alla polizia locale: “A Varese c’è disagio giovanile, non baby gang”
La precisazione di Raffaele Catalano durante la seduta della commissione 8, sulla polizia locale. All'ordine del giorno disagio giovanile e autovelox
«Quando mi hanno sollecitato risposte sulla presenza di Baby Gang a Varese, mi sono fatto innanzitutto due domande. La prima è stata: “esiste a Varese un fenomeno di delinquenza minorile?” e la risposta è stata si. Poi mi sono chiesto: “Esistono le baby gang a Varese?” la mia risposta è stata no, dopo avere studiato le rispettive definizioni».
E’ cominciato così l’intervento in commissione dell’assessore alla polizia locale di Varese Raffaele Catalano durante la seduta del 13 aprile della commissione polizia locale.
A provocare il dibattito delle scorse settimane, e la conseguente seduta di commissione, è stato un articolo del Corriere della sera on line, ripreso nei giorni seguenti da altre testate, che parlava di un “Caso Varese” per le baby gang, partendo da alcuni episodi accaduti prevalentemente a Gallarate e Saronno, insinuando che una situazione simile potesse esserci anche nel capoluogo.
«Non si può negare tuttavia come nel nostro comune si siano verificati alcuni eventi di valenza penale da parte di adolescenti, di solito però con lo scopo di appropriarsi di beni, non per prevaricazione e potere. Situazioni che si risolvono solo con un lungo lavoro di educazione ai giovani, e con un lavoro coordinato tra più forze e organismi».
Il dibattito è stato vivace, con diverse domande e proposte: la prima in arrivo da Roberto Puricelli, che ha proposto di «dare piu stringenti orari di chiusura ai locali pubblici, per far tornare a casa la gente», proposta che il consigliere Coen Porisini ha replicato con un «Non penso che intervenire sugli orari degli esercizi possa rappresentare un pezzo della soluzione. si rischia di lasciare le persone in giro e quindi ancor meno controllate». Per Stefano Clerici una soluzione è il maggior controllo sulle strade, e ha proposto «Il reintegro delle guarde ecologiche volontarie per il controllo del territorio»: a questo ha risposto l’assessore ricordando che al momento ci sono 4 guardie ecologiche, ma che è in corso un coro per formarne altre 30. Infine Giuseppe Pullara ha sottolineato l’importanza dell’educazione per la soluzione del problema.
La discussione ha occupato la prima parte della seduta, che è stata trasmessa anche in streaming sul sito del comune di Varese.
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