Al Liceo scientifico Ferraris le gite si fanno. E per le quinte c’è anche il pernottamento

La decisone degli organi collegiali sostenuta dal preside Zago: «Rispettiamo le regole e permettiamo ai ragazzi di vivere un po' di normalità»

Gita alla Risiera di San Sabba - liceo ferraris

Gli studenti del Liceo scientifico Ferraris vanno in gita: viaggio d’istruzione in giornata in altre città  per tutte le classi tranne che per gli studenti dell’ultimo anno, cui viene proposta una gita di due giorni, con pernottamento fuori.
Sei classi quinte su otto sono già partite e tornate con l’adesione di tutti gli studenti e nessun contagio registrato al rientro.

“Personalmente mi preoccupa di più l’idea di non far vivere ai ragazzi un’opportunità del genere piuttosto che il rischio dei contagi, comunque limitato da una serie di norme e protocolli cui tutti ci atteniamo responsabilmente», rafferma il preside del Ferraris Marco Zago, raccontando di come l’opportunità di proporre gite agli studenti sia stata molto dibattuta negli organi collegiali competenti – Collegio docenti e Consiglio d’Istituto – dove alla fine fine ha prevalso l’idea di affidarsi a norme e protocolli che dal 24 marzo rendono possibili i viaggi d’istruzione in questa primavera 2022.

«Purtroppo la pandemia non scompare per decreto, ma l’applicazione delle regole di sicurezza ci consente di far vivere ai ragazzi un’esperienza significativa com’è la gita, specie quella dell’ultimo anno, con pernottamento fuori, che assume un significato ancora maggiore per loro dopo le tante privazioni degli ultimi due anni – spiega Zago – La scelta è stata condivisa negli organi collegiali, come son state divise le responsabilità. Ciascuno ha fatto la propria parte: i ragazzi, bravissimi, come sempre, gli insegnanti e in particolare quanti hanno dato la propria disponibilità ad accompagnare, ma anche le famiglie, la dirigenza e la segreteria della scuola per l’organizzazione».

Primo giorno di scuola liceo Ferraris Varese

Viaggio d’istruzione: tutti presenti

Nell’organizzazione delle gite l’obiettivo è permettere la massima partecipazione, senza discriminare nessuno.
Per utilizzare i pullman a noleggio, oltre alla mascherina ffp2, è richiesto dalle normative attualmente in vigore anche il Green Pass base, quello che si può ottenere anche con il tampone, a prescindere dallo stato vaccinale o di guarigione: «Per questo abbiamo optato per gite di un solo pernottamento. Il tampone vale 48 ore, quindi così non si discrimina nessuno, anche gli studenti non vaccinati possono partecipare», precisa il preside.

Anche questo forse, oltre alla sete di esperienze di socialità e di un po’ di normalità, ha permesso di registrare un’adesione compatta da parte di tutti gli studenti e delle loro famiglie alle gite, anche per le uscite di due giorni: tutti gli studenti delle 6 quinte che sono già state in gita hanno partecipato.

Le mete: Vicenza, Trieste e Firenze

L’anno scorso, non potendo proporre gite, il Ferraris ha organizzato con un tour operator di Venezia un tour digitale per visitare la città sull’acqua in un viaggio virtuale di un paio d’ore: «Iniziativa molto apprezzata, ma certo non è la stessa cosa di partire con lo zaino assieme ai propri compagni», racconta Zago.

Quest’anno le prospettive si sono aperte: appena è stata annunciata la fine dello stato di emergenza è partita una prima indagine interna per concordare, anche con i ragazzi, le possibili mete e poi si è atteso il decreto del 24 marzo per capire se e come partire per le gite: «Organizzare tutto in tempi così stretti è stato impegnativo ma ne è valsa la pena, perché i ragazzi hanno davvero bisogno di condividere un luogo diverso dalla scuola tutti insieme, di vivere un’esperienza positiva e significativa che ricorderanno per il resto della vita», afferma il preside.

Gli studenti del Liceo Ferraris in gita con la Cgil alla Risiera di San Sabba

Così delle 8 quinte del liceo, sei sono già state in gita a Vicenza e a Trieste, per una versione inedita del Viaggio della memoria promosso dal Comitato “In treno per la memoria”: assieme alla Cgil di Varese e utilizzando il pullman 43 ragazzi hanno visitato la Risiera di San Sabba, l’unico campo di concentramento italiano dove fu installato un forno crematorio e da cui transitarono circa 25mila persone. “Un’esperienza bellissima, che è piaciuta molto ai ragazzi, anche per le conferenze cui hanno partecipato e che speriamo di poter riproporre nei prossimi anni», commenta Zago.

Per altre due quinte la meta è ancora incerta e ci sono delle difficoltà nel trovare gli accompagnatori, ma “alla peggio li porterò io – afferma il preside Zago – l’importante è che tutti i ragazzi abbiano la possibilità di vivere l’esperienza della gita, con l’obiettivo non solo didattico ma anche e soprattutto di socializzazione».
In Viaggio d’istruzione per più giorni, questa volta a Firenze nei prossimi 28 e 29 aprile, anche i ragazzi della 4M, all’ultimo anno del quadriennale.

Tutti gli altri studenti del Liceo scientifico di Varese, non all’ultimo anno, sono partiti o partiranno per gite in giornata che sono viaggi di istruzione a vedere gli stabilimenti di Ducati nel bolognese, oppure i laboratori del Cern o in visita a diverse città lombarde e del nord d’Italia.

I ragazzi sono stati bravissimi in queste settimane durante le gite, sono tornati galvanizzati, pieni di energie e nessun caso positivo al rientro delle gite è stato sin ora segnalato. «I ragazzi meritano da parte degli adulti apertura e fiducia – conclude Zago – Dobbiamo avere la capacità di accogliere e valorizzare la maturità che i ragazzi hanno dimostrato in questi anni difficili. È l minimo che possiamo fare per restituire loro un po’ della normalità che meritano».

Lidia Romeo
lidiaromeo@gmail.com

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Pubblicato il 13 Aprile 2022
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