Lonate Pozzolo si aggiudica il bando regionale per un palazzo ad uso sociale
Si tratta del palazzo di via Vittorio Veneto che, una volta messo in sicurezza e sistemato, sarà messo a disposizione per anziani o per chi si trova in emergenza abitativa
La riqualificazione del palazzo dismesso di via Vittorio Veneto di Lonate Pozzolo, che verrà riabilito ad housing sociale: il Comune si è aggiudicato il bando di Regione Lombardia di 500mila euro.
La scelta è dunque ricaduta sul recupero di un palazzo storico che in passato è già stato già messo in sicurezza con i soldi di un altro bando e che «negli anni scorsi sei ra tentato di mettere all’asta». La proposta è di renderla «una struttura ad uso sociale», ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici Luca Perencin nel consiglio comunale di ieri sera, mercoledì 27 aprile.
Il pensiero all’emergenza abitativa
«Lo abbiamo inserito nell’elenco delle opere da finanziare con il bando, presentato a gennaio 2021: saranno realizzati degli appartamenti ad uso sociale per persone in difficoltà, anziani o per chi ha emergenza abitativa. Visto che la scadenza dei lavori è metà novembre stiamo verificando le ipotesi progettuali che si possono realizzare, perché ha una caratteristica storica (ha un affresco)».
Una parte è già stata messa in sicurezza anni fa dall’amministrazione, ha poi precisato Perencin. «Valutando queste ipotesi verranno poi realizzati gli appartamenti; siamo soddisfatti di aver ricevuto il massimo contributo a disposizione».
L’opposizione si astiene
Ha poi preso parola Ausilia Angelino dalle fila dell’opposizione, che ha affermato di trovarsi d’accordo con la delibera «sul sociale, che mi vede coinvolta in quest’ambito». Ha però espresso dubbi e tentennamenti riguardo il cronoprogramma del progetto, oltre a chiedere se sia possibile «vedere la destinazione a una parte del sociale come le persone con disabilità».
«Al momento abbiamo sul tavolo delle ipotesi progettuali», ha risposto Perencin, «l’edificio in passato non è stato alienato perché il costo maggiore sarà la rimessa a norma antisismica. Destinazione d’uso completamente sociale e aperta, non c’è una pregiudiziale per una destinazione finale. In questi giorni sono state presentate delle bozze progettuali e nelle prossime settimane ci lavoreremo in commissione».
L’intervento di Mauro Andreoli ha precisato il voto di astensione del loro gruppo consiliare: «Ben vengano i soldi da Regione che permettono di recuperare uno spazio dismesso. D’altra parte non siamo ampliamento convinti della progettualità complessiva. Non voteremo contro ma ci asterremo in attesa di vedere lo sviluppo effettivo del progetto».
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