Manutenzione e mancanza di personale: la funicolare del Sacro Monte di Varese non riaprirà fino al 2023

Cosa sta succedendo ad uno dei mezzi più caratteristici, e comodi, da sempre utilizzati per raggiungere il borgo del Sacro Monte? Lo abbiamo chiesto a Franco Taddei, presidente del Cda di AVT, la società che gestisce l'impianto

funicolare sacro monte

La funicolare del Sacro Monte di Varese è chiusa, l’impianto fermo e inutilizzato. È così dallo scorso 4 dicembre, quando venne comunicato all’improvviso, e non riaprirà di certo a breve: quasi sicuramente non prima del 2023 (Qui la nota del sindaco Galimberti sulla vicenda).

Cosa sta succedendo ad uno dei mezzi più caratteristici, e comodi, da sempre utilizzati per raggiungere il borgo del Sacro Monte? Lo abbiamo chiesto a Franco Taddei, presidente del Cda di AVT, la società che gestisce l’impianto e che sta seguendo in questo momento l’evolversi della situazione tecnica e burocratica che ne impedisce la riapertura.

Il quadro della situazione è che la funicolare si trova di fronte a due diverse tematiche da gestire: da un lato i lavori di manutenzione propedeutici ad affrontare la revisione ventennale dell’impianto e dall’altro la difficoltà a sostituire il caposervizio, andato in pensione a novembre dello scorso anno.

Sul primo versante qualcosa si è sbloccato la scorsa settimana. Racconta Taddei: «in vista della manutenzione l’impianto ha bisogno di importanti lavori di sostituzione di apparati elettronici ed elettromeccanici e, dopo aver lanciato una gara d’appalto, abbiamo firmato settimana scorsa il contratto con l’azienda che si dovrà occupare di redigerne il progetto definitivo dei lavori entro un mese».

Un progetto che dovrà successivamente essere sottoposto all’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali, l’autorità che deve dare l’autorizzazione finale alla partenza dei lavori. «Stiamo parlando di lavori che, a causa degli aumenti delle materie prime, sono lievitati a circa un milione di euro – spiega Taddei – ma soprattutto si tratterà di un intervento che necessiterà di almeno tredici settimane. Solo allora potrà partire la procedura di revisione e collaudo dell’impianto. Un processo che auspico possa avvenire entro la fine dell’anno ma che con tutta probabilità rimanderà la riapertura al 2023».

La ricerca del nuovo caposervizio

Le pratica della revisione ventennale non è la sola che si frappone alla riapertura dell’impianto. Lo scorso novembre è andato in pensione il vecchio caposervizio, il “signore della funicolare” Augusto Dotti e, a quanto pare, sostituire quello specifico profilo non è semplice. Non lo è al Sacro Monte come non lo è in tanti altri impianti italiani a causa di un mix di conoscenze tecniche necessarie, patentini speciali e anche un tema relativo alle responsabilità, in particolare dopo l’incidente del Mottarone, che risulterebbe essere motivo di preoccupazione per gli aspiranti.

«Su questo versante sono fiducioso che si arriverà in tempo ad individuare una soluzione ma al momento è una questione irrisolta – spiega Taddei -. Abbiamo fatto un’indagine conoscitiva che, però, è andata deserta. Questo periodo di chiusura della funicolare ci aiuterà a procedere esplorando tutte le possibilità previste, compresa quella di una soluzione interna previo conseguimento di tutti i patentini e le certificazioni necessarie».

Tomaso Bassani
tomaso.bassani@varesenews.it

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Pubblicato il 15 Aprile 2022
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  1. carlo_colombo
    Scritto da carlo_colombo

    Quello che non riesco a capire è come sia possibile che questa funicolare inaugurata più di cento anni fa, quando le tecnologie non erano ai livelli attuali, abbia funzionato praticamente senza problemi fino agli anni 50 ed ora tutto si blocchi in parte anche per problemi burocratici. Si parla di cifre assurde solo per la manutenzione, scommetto, fatti i dovuti raffronti, che la sua costruzione sia costata meno.

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