Mauro Cerutti tenta il tris e si candida a sindaco di Ferno

"Il mio impegno con la comunità è rivolto al progresso", spiega Cerutti, che si è detto deluso dal comportamento degli ex alleati di centrodestra

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Era nell’aria da tempo mora c’è la conferma: Mauro Cerutti si ricandida a sindaco di Ferno.

È il quarto candidato ad uscire allo scoperto dopo Sarah Foti, sostenuta da una coalizione di centrodestra, Orlando Marmo (il nome del centrosinistra) e Ponziano Sabetti che core con Italexit.

Già sindaco nel 2007 e nel 2012 del paese vicino a Malpensa, Cerutti ha 72 anni ed è vicesindaco e assessore all’Urbanistica, servizi sociali ed ecologia uscente; dopo cinque anni nell’amministrazione guidata da Filippo Gesualdi, lui e altri della maggioranza (come l’assessora al Bilancio Daniela Vendramin, il presidente del consiglio comunale Massimiliano Catania e la consigliera Sidonia Vezzaro) hanno deciso di percorrere una strada diversa, staccandosi dal gruppo che si è riunito intorno al nome di Sarah Foti.

Sfida a quattro e il centrodestra spaccato

Il centrodestra a Ferno non sembra avere pace e, così come è successo nel 2017, si spacca e si divide in due liste concorrenti: alla scorsa tornata Elena Piantanida e Giorgio Bertoni, allora assessori nella giunta di Cerutti, avevano formato la lista “Piantanida per Ferno” che raccoglieva Lega Nord, Forza Italia e Udc (oltre alla componente civica di Ferno Viva); lasciando così Gesualdi, esponente di Fatelli d’Italia, alla guida della civica “Progetto Ferno”. E ora Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia hanno trovato un nuovo accordo sul nome dell’assessore Foti, ma Cerutti non ci sta.

«Ho portato io a vincere il sindaco Gesualdi prendendo 370 voti», ha commentato Cerutti, «il vero centrodestra siamo noi, la vera lista civica siamo noi». Dopo due mandati da sindaco e l’ultimo da vicesindaco all’interno della squadra di Gesualdi, «siamo rimasti spiazzati dal comportamento di Fratelli d’Italia: pensavamo che ci avrebbero interpellati», visto che le vicissitudini di Gesualdi, che ha fatto un passo indietro e non si ricandida, «non erano delle più felici» (è indagato per voto di scambio politico-mafioso).

A complicare ulteriormente i rapporti sono state le dichiarazioni di Piero Galparoli «sull’unico centrodestra riunito intorno alla candidata Sarah Foti». «Noi siamo sempre stati forzisti».

Il Pgt e i progetti per Ferno

Cerutti ha poi elencato le priorità della prossima amministrazione, prima di tutto la vicinanza e l’ascolto ai cittadini, «con la consapevolezza di dover ritrovare quella identità offuscata dai recenti avvenimenti. Bisogna ridare slancio a tutto il variegato universo socio-economico, senza dimenticare gli impulsi che le forze politiche mettono in campo».

«Bisogna affrontare con trasparenza e concretezza il mondo dei lavori pubblici e dell’urbanistica, la sicurezza e la legalità, la tutela dell’ambiente. Rivolgo uno sguardo particolare a Malpensa, con riferimento anche all’Ancai (Associazione nazionale comuni italiani, ndr) impegnata a tutelare i comuni di sedime aeroportuale, dove ricopro da oltre sei anni la carica di presidente. Ritengo importante anche affrontare la revisione del nostro Pgt e non da ultimo l’approfondimento sul futuro della nostra società Sap», ha continuato.

Di tutti i progetti in corso (piazza Dante, parcheggi, la biblioteca, l’area manifattura, l’area industriale «che porterà occupazione per 700 lavoratori»), «alcuni sono già in stato avanzato, altri sono meritevoli di ulteriore riflessione nell’ottica indispensabile di valorizzare il nostro centro storico e la frazione di San Macario, parte integrante del nostro territorio, favorendo il più alto senso di aggregazione».

«Il mio impegno con la comunità è rivolto al progresso – ha concluso – spinto dai valori e dalla competenza che mi contraddistinguono. La forza della continuità è ciò che farà la differenza».

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Nicole Erbetti
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Pubblicato il 22 Aprile 2022
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