Metamorfosi urbana a Varese: Ferrovie Nord, miracoli della tecnica e non solo

La 55esima puntata della rubrica di Fausto Bonoldi si sposta verso la stazione Nord

Metamorfosi urbana: Ferrovie Nord, miracoli della tecnica e non solo

Ogni lunedì, con una passeggiata virtuale, la rubrica “Metamorfosi urbana” vi racconta le trasformazioni che ha subito Varese negli ultimi cento anni, da quando cioè è diventata capoluogo di provincia. A firmarla è Fausto Bonoldi, storica firma del giornalismo varesino che su questo argomento, che tratta da anni nel gruppo Facebook La Varese Nascosta,  ha scritto anche un libro, edito da Macchione, dal titolo “Cara Varese come sei cambiata

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Metamorfosi urbana, cinquantacinquesima puntata: Ferrovie Nord, miracoli della tecnica e non solo

Quando, nell’estate del 1885, le Ferrovie Nord Milano, costruito il primo ponte, di ferro, sull’Olona,  portarono a Varese i binari della linea Saronno-Malnate, ad accogliere i passeggeri c’era una stazione provvisoria, una grande capanna di legno. Solo in seguito fu costruito l’edificio con l’intonaco rosso che il più recente restauro ha reso ancor più pregevole.

Lo stile è quello degli scali coevi delle Fnm, non paragonabili alla ricercatezza dell’architettura Liberty ma di certo dotati di una sobria eleganza.

Metamorfosi urbana: Ferrovie Nord, miracoli della tecnica e non solo

La stazione di Varese, la seconda dopo quella costruita da privati nel 1865 e poi passata alle Fs, fu attivata con funzione di capolinea e con configurazione di testa ma passò un solo anno e la linea fu prolungata fino a Laveno Mombello,  prova che il “miracolo” della ricostruzione del ponte di Genova un tempo era la norma nei lavori pubblici. E di miracolo si scrisse quando l’8 agosto del 1897 settecento pellegrini milanesi diretti a Santa Caterina del Sasso scamparono a uno scontro frontale tra due treni sul ponte di ferro.

La ridotta velocità evitò che il convoglio dei pellegrini precipitasse dal viadotto e alcuni passeggeri rimasero feriti ma in modo non grave. Dell’evento si conserva memoria con la scritta posta sulla cappelletta, costruita subito dopo l’incidente ferroviario e affrescata da Riccardo Borghi con un’immagine della Madonna, che sorge sulla strada che dalla Folla sale al cimitero di Malnate.

Metamorfosi urbana: Ferrovie Nord, miracoli della tecnica e non solo

Il ponte di ferro, costruito a Napoli e poi smontato e riassemblato nella valle dell’Olona, è diventato uno dei simboli di Malnate al punto da comparire nello stemma comunale. Restò in funzione fino al 1928 quando fu sostituito dall’attuale ponte in calcestruzzo con gli oblò, messo in cantiere nel maggio del 1927 e inaugurato il 5 maggio dell’anno successivo. 

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Pubblicato il 04 Aprile 2022
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