Pareggio senza reti tra Patria e Triestina, che si dividono la posta in palio

Quinto risultato utile consecutivo per la Pro Patria: i tigrotti si difendono compatti, senza subire le iniziative degli ospiti ma senza neanche incidere sul match. La salvezza è comunque più vicina

Pro Patria - Triestina 0 a 0

Termina 0 a 0, con zero reti e poche emozioni nello specchio della porta, la partita tra Pro Patria e Triestina valida per il trentacinquesimo turno del Girone A. Entrambe le squadre erano alla ricerca dei tre punti per potersi avvicinare concentratamente ai propri obiettivi stagionali (salvezza e quinto posto) ma la troppa paura di inciampare in un passo falso con ancora tre gare di regular season ha fatto giocare col freno a mano padroni di casa e ospiti.

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Pro Patria – Triestina: 0 a 0 4 di 28

Ad ogni modo la gara di questo pomeriggio, sabato 2 aprile, ha visto due squadre gareggiare e darsi battaglia a tutto campo provando a mostrare rispettivamente le migliori virtù, solidità difensiva per i bianco-blu, qualità tecnica per gli alabardati. Le pochissime occasioni concesse hanno sempre o quasi visto lo sbandieramento dei due guardalinee che sul più bello hanno fermato da una parte Piu (subentrato) e Trotta dell’altra.

Al triplice fischio Pro Patria e Triestina si dividono dunque un punto a testa, pareggio sicuramente non disdegnato, che a piccoli passi muove la classifica.

FISCHIO DI INIZIO

Il “Risveglio di Primavera”, parallelo alla promozione di Sala a guida della squadra, ha portato alla Pro Patria energie fresche, uomini in panchina e soprattutto risultati importanti: ben quattro vittorie consecutive che hanno consentito di mettere la freccia e trovare alle spalle ben dieci squadre, il doppio da quelle prefissate nei piani di agosto. Situazione speculare invece per la Triestina che a marzo per la prima volta da inizio campionato, ìì ha dovuto concedere la quinta posizione, trovandosi dopo quattro sconfitte consecutive, interrotte la scorsa settimana al Nereo Rocco col successo sul Legnago, al settimo posto. Discorso analogo vale per la panchina, ridotta ai minimi termini per gli alabardati che tuttavia hanno ritrovato e schierato in campo dal primo minuto il proprio bomber, il difensore Ligi, autore di 6 gol e dimostrazione della qualità colorale della squadra allenata da Bucchi.

Sul rettangolo di gioco le due squadre si schierano a specchio, riservando qualche novità rispetto ai pronostici della vigilia per quanto riguarda l’attacco. Confermate i capisaldi della difesa a tre con Molinari, Boffelli e Saporetti per i bianco-blu, Lopez, Ligi e Rapisarda per i giuliani, oggi in tenuta nera e oro. A spingere le ali, come sempre quattro motorini chiave di volta delle due compagini: Pierozzi-Vezzoni per la Pro Patria e Galazzi e il talentino in prestito dal Venezia St. Clair per la Triestina che in attacco schiera come seconda punta il trequartista campano Sarno al fianco di Trotta. Sala risponde a Bucchi sciogliendo il nodo sulla seconda punta vinto da Stanzani su Piu per fare coppia con Parker, che anche oggi ha dimostrato di vivere un ottimo momento dal punto di vista fisico.

PRIMO TEMPO

La prima azione della partita sicuramente non rispecchia quello che è stato il copione della partita: dopo neanche 50 secondi, infatti, una Pro Patria votata all’attacco recupera subito il possesso e dalla trequarti Nicco legge coi tempi giusti il taglio in area di Galli che colpisce di testa facendo recapitare il pallone tra i guantoni del portiere della Triestina Offredi. Non che la Pro Patria non abbia provato a giocarsi le sue chance nel corso dei 93 minuti complessivi di gara, davanti a quasi 450 spettatori, ma è vero che i tigrotti, schierati con ordine in campo, hanno preferito lasciare l’iniziativa agli ospiti preferendo a colpire in transizione, sfruttando le tante sportellate fatte a metà campo da Parker utili a spezzare il ritmo dell’Alabarda (l’ariete biancoblu ha subito un gran numero di falli), ma anche per provare a ripartire con pochi tocchi nelle metà campo degli avversari.

Gli acuti più significati, ma non per questo davvero pericolosi, sono arrivati infatti dalla Triestina, in particolare dal “folletto campano” Sarno, numero 10 che ha provato in tutti i modi a mettere in mostra le proprie qualità a gioco fermo, come sulla punizione respinta senza particolare difficoltà coi guantoni da Caprile al 7’. In una partita molto ordinata l’equilibrio ha rischiato di rompersi ben due volte nel giro di un minuto, con un doppio blackout, uno per parte, tra il 35’ e il 36’. A dieci minuti dall’intervallo fischio, la Triestina, che ha giocato prevalentemente in orizzontale, cambia improvvisamente rotta con una fiammata, un lancio lungo dalla difesa per l’inserimento di Iotti, Caprile tenta l’anticipo sulla mezzala ma sbaglia a calcolare tempo e misure, ritrovandosi al limite dell’area senza poter bloccare la sfera. La porta rimane spalancata e Caprile, per non rischiare l’espulsione, si limita a spazzare trovando involontariamente con una corta gittata Calvano e Sarno. Presi dall’euforia di dover appoggiare il pallone in rete i due biancorossi pasticciano e fanno riposizionare la difesa al proprio posto.

Ricomincia così il giro palla della Triestina e su un retropassaggio questa volta a commettere un clamoroso errore è Ligi che aggancia in maniera difettosa il pallone. Sul difensore piomba Parker, il numero 9 recupera la sfera e si lancia in porta, il tiro è forte ma troppo centrale Offredi con un tuffo forse non bello ma comunque pratico può rifugiarsi in corner deviando il pallone con le ginocchia. Si va così a bere un tè caldo, forse l’ultima stagionale visto l’arrivo della bella stagione, sullo 0 a 0 e con la convinzione che a meno di episodi “sliding doors” a trionfare sarà solo l’equilibrio tra le due squadre.

SECONDO TEMPO

L’episodio che smuove il tabellone dello Speroni non arriva, sebbene la Pro Patria si va vicinissima al penalty a tre minuti dalla fine, non fosse stato per l’offside fischiato a Piu, subentrato al 58’ a Stanzani. Ancora una volta protagonista in negativo è Ligi, in area di rigore: il difensore stende da dietro l’ex Empoli lanciato a rete dopo una veloce verticalizzazione sull’asse Castelli-Pierozzi e bravo a inserirsi negli spazi centrali lasciati dalla Triestina scoperta in avanti. Per un instante il fischio del direttore di gara aveva illuso nel rigore per la Pro Patria. E invece era la segnalazione del guardalinee che aveva giudicato irregolare la posizione di Piu, partito troppo presto mentre Castelli e Pierozzi agivano sulla fascia. Per i tigrotti da segnalare anche una “sberla” potente di Molinari da 25 metri finita di poco alta sopra la traversa, replicata al 75’, con lo stesso esito da una punizione di Piu al limite dell’area.

Non sono mancate le occasioni anche alla Triestina, autrice di quella più effervescente, per quanto vana, di tutta la partita: il tiro a giro di Petrella al 78’. Il numero 21, numero non casuale per questo tipo di soluzioni, aveva combinato bene sulla fascia di destra, sfiorando di un soffio dal limite dell’area il classico e mirabolante gol alla Del Piero.

Ospiti vicini al gol, ma senza centrare lo specchio della rete, anche in avvio della ripresa: al 46’ Sarno riceve in verticale da St. Clair e a memoria serve di prima quasi alla cieca l’inserimento di Trotta, l’attaccante entra in area da posizione leggermente defilata e la sua diagonale è troppo aperta per insaccarsi all’angolino basso doveva aveva mirato. Questa forse l’unica vera amnesia della Pro Patria, che aveva perso la palla a metà campo a causa di un raddoppio, forse non del tutto regolare, su Parker e che si è fatta sorprendere dalla rapidità di pensiero del trequartista.

Considerato i pochissimi interventi coi guantoni dei due estremi difensori, lo 0 a 0 è il risultato più onesto, forse non il più spettacolare ma quello che cementifica le basi della Pro Patria.

 

AURORA PRO PATRIA 1919 – U.S. TRIESTINA CALCIO   0 – 0   (0 – 0)

 

AURORA PRO PATRIA 1919 (3-5-2): 1 Caprile; 5 Molinari, 13 Boffelli, 4 Saporetti; 17 Vezzoni (12′ s.t. 21 Colombo), 10 Nicco, 14 Bertoni (25′ s.t. 16 Fietta), 3 Galli (25′ s.t. 25 Ferri), 11 Pierozzi; 7 Stanzani (12′ s.t. 27 Piu), 9 Parker (39′ s.t. 30 Castelli).

A disposizione: 12 Mangano, 2 Vaghi, 15 Pizzul, 18 Banfi, 19 Lombardoni, 32 Pesenti. All. Sala

 

U.S. TRIESTINA CALCIO (3-5-2): 1 Offredi; 5 Rapisarda, 15 Ligi, 6 Lopez; 47 St Claire, 17 Iotti (35′ s.t. 20 Procaccio), 18 Crimi, 27 Calvano, 52 Galazzi; 10 Sarno (22′ s.t. 21 Petrella), 29 Trotta (35′ s.t. 32 Litteri).

A disposizione: 22 Martinez, 2 Linussi, 13 Bova, 16 Zanchetta, 25 Baldi, 33 Iacovoni. All. Bucchi.

 

ARBITRO: Luca Angelucci di Foligno (Emilio Micalizzi della Sezione di Palermo ed Giuseppe Luca Lisi della Sezione di Reggio Firenze. Quarto Ufficiale Giovanni Castellano della Sezione di Nichelino).

 

Angoli: 1 – 6. 

Recupero: 0′ p.t. – 3′ s.t.

Ammoniti: Ligi (TRI); Saporetti (PPA).

Note: Giornata fresca e nuvolosa. Terreno di gioco in ottime condizioni.

Marco Tresca
marco.cippio.tresca@gmail.com

 

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Pubblicato il 02 Aprile 2022
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