Ragazzi a scuola in bici tutti i giorni: quattro prof da Busto e Gallarate in trasferta in Olanda

Autonomia degli studenti, attività all'aperto, diversi spazi sono alcuni degli elementi scoperti da quattro docenti di due istituti gallaratesi, uno bustocco e uno di Samarate, coinvolti in un progetto Erasmus per insegnanti

Generica 2020

Ad Assen i ragazzi vanno a scuola in bici tutti i giorni, da soli. Ed è questo solo un pezzo della maggiore autonomia degli studenti nella scuola in Olanda: una realtà con cui sono venute a contatto, per una settimana intera, quattro docenti della zona di Gallarate e Busto, coinvolte in un progetto Erasmus per il personale della scuola

All’interno del Progetto Erasmus + KA1 “L’arte di accogliere la diversità: il diritto all’inclusione e il valore aggiunto dell’integrazione nella scuola di base” dal 3 al 9 aprile Silvia Demolli, professoressa dell’I.C. “Gerolamo Cardano” di Gallarate, Caterina Zattini dell’IC “De Amicis” sempre di Gallarate, Bianca Gambarotto dell’IC “Galilei” di Busto Arsizio e Miriam Savi dell’IC “Manzoni” di Samarate hanno vissuto una esperienza internazionale nei Paesi Bassi, appunto nella cittadina di Assen, famosa per il moto GP.

Sette giorni intensi di formazione in inglese con venti docenti di sette Paesi europei (Spagna continentale e Isole Canarie, Grecia, Croazia, Romania, Italia, Germania), per riflettere e lavorare insieme su “Creativity in teaching and learning for a better motivation and behavior”.

Spiega la professoressa Silvia Demolli: «Aspettavamo questo momento da quasi tre anni, dovevano partire quando è iniziata la pandemia; è stata davvero una bellissima occasione di confronto. Torno a casa con l’idea che le esigenze e le problematiche della scuola sono simili, ad Assen abbiamo potuto vedere, però, che diversi sono gli spazi a disposizione delle scuole, la modalità di assunzione di insegnanti e staff e soprattutto l’autonomia negli spostamenti dei ragazzi, che vanno in bici con qualsiasi tempo e a qualsiasi età, su ciclabili appositamente pensate per una mobilità dolce. Dall’Italia eravamo tre realtà: da Brescia, Vimercate e noi del Gallaratese e Busto; il dialogo tra infanzia, primaria e secondaria di queste tre aree è già stato un piccolo Erasmus, che si è aperto al confronto con gli altri paesi».

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«Torniamo a casa sempre più convinte del valore dell’outdoor education» aggiungono ancora le insegnanti Gambarotto e Zattini. «Sono entusiasta della collaborazione tra docenti di paesi diversi» dice Miriam Savi, pronta al rientro a Samarate. «Torno a casa arricchita dal confronto con colleghi di tutta Europa».

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Gli insegnanti del Gallaratese “in Erasmus” in Spagna e in Irlanda

Al progetto Erasmus+,con le mobilità per docenti, dirigente scolastici e staff, ha partecipato un consorzio di otto  istituti della zona del Gallaratese e comuni limitrofi (I.C “G. Cardano” Gallarate come scuola capofila, I.C. “De Amicis ” Gallarate, I.C. “Bossi” Busto, I C. “Galilei” Busto, I.C. “Manzoni “Samarate, I.C. “Galvaligi” Solbiate Arno, I.C. “Carminati” Lonate Pozzolo, I.C. Cassano Magnago 2 )

Oltre alle prof in Olanda, due settimane fa altri cinque tra docenti e dirigenti dello stesso consorzio, hanno partecipato a due attività di job shadowing in Spagna e Irlanda.
La professoressa Chiara Beltramini dell’IC “Galilei” di Busto e la docente Rossella Bertolli dell’IC di Samarate sono state ospiti del Comegio Montaigne a Jerez de la Frontera in Spagna.

La dirigente scolastica dell’IC “Galvaligi” di Solbiate Arno, dottoressa Ilaria Maci, il prof. Domenico Donadio dell’IC “De Amicis” di Gallarate e la docente Assunta Manna dell’IC “Gerolamo Cardano” di Gallarate, referente del progetto, sono stati invece in visita alla Clocha Rince National school a Kildare In Irlanda,  nella campagna a 60 km da Dublino.

In entrambe le attività i docenti e i dirigenti hanno avuto la possibilità di confrontarsi con i colleghi esteri sui funzionamento dei rispettivi sistemi scolastici per la fascia d’età dalla scuola primaria alla scuola secondaria di I grado. La scuola spagnola di Jerez de la Frontera utilizza un approccio innovativo per l’insegnamento della lingue straniere (si tratta infatti di una scuola bilingue); nella scuola irlandese invece i docenti hanno potuto veder da vicino e assistere a lezioni nelle due aule speciali destinate all’insegnamento di bambini affetti dallo spettro autistico.

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Alla Clocha Rince National school  di Kildare, in Irlanda

Un investimento per il futuro della scuola di Gallarate e d’Europa

Il progetto che riguarda la mobilità dei docenti e dirigenti aveva ricevuto l‘approvazione nel mese di maggio 2019 dall’agenzia nazionale di Firenze. Dopo le prime tre mobilità effettuate a Bath (UK) a ottobre, Helsinki e Oulu (Finlandia) a novembre 2019, il progetto aveva subito una battuta d’arresto a causa della pandemia che ha impedito di effettuare e programmare mobilità all’estero per lungo tempo. Grazie all’impegno dei docenti e dei dirigenti scolastici del consorzio, alla fine di febbraio 2022 si é deciso di ripartire con le mobilita’. Il desiderio di formazione continua e di qualità, la volontà di confrontarsi con le realtà scolastiche diverse dalla propria anche nell’ ottica di rafforzare la dimensione europea dei propri istituti sono state più forti della pandemia.

Inoltre, quasi come a coronamento degli sforzi fatti, l’Istituto Comprensivo “Gerolamo Cardano” di Gallarate, capofila del consorzio, ha ricevuto lo scorso marzo l’accreditamento per un altro Erasmus KA120 settore scuola: per i prossimi cinque anni, fino al mese di dicembre 2027, l’istituto potrà usufruire dei finanziamenti elargiti dall’agenzia nazionale per mobilità Erasmus con studenti delle scuola secondaria primo grado e attività di formazione e job shadowing per i docenti. Un riconoscimento davvero importante per l’istituto gallaratese. E insieme occasione di gratificazione per l’enorme lavoro svolto per scrivere il progetto.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 11 Aprile 2022
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