Truffa allo Stato sul reddito di cittadinanza: i carabinieri scoprono 87 persone nel Varesotto, rubato mezzo milione

L'indagine coordinata dalla procura di Busto ha coinvolto tutte le stazioni dei carabinieri: tra gli oltre 600 beneficiari sottoposti ad attenta verifica sono emersi i nomi di chi percepiva il sussidio senza averne diritto

reddito di cittadinanza

I carabinieri del comando provinciale di Varese hanno denunciato 87 persone per aver indebitamente percepito il sussidio del “Reddito di cittadinanza”.

Le indagini, condotte sotto il coordinamento dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio dai militari del Nucleo Investigativo di Varese con il contributo collaborativo di tutte le stazioni carabinieri della provincia, hanno consentito di individuare 87 persone, tutte di origine extracomunitaria, che, all’atto della presentazione della documentazione richiesta per la percezione della misura economica, avevano fornito false attestazioni o non erano in possesso dei requisiti previsti per legge.

Tra gli oltre 600 beneficiari sottoposti ad attenta verifica, sono emersi casi in cui i richiedenti stranieri avevano dichiarato falsamente di essere residenti o domiciliati in Italia da almeno dieci anni, risultando, di fatto, mai esserlo stati ovvero cancellati dall’anagrafe comunale e dunque dichiarati irreperibili, o, in altri casi ancora, residenti in altre località.

L’attività investigativa, che si è avvalsa anche dell’ausilio specialistico dei carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Varese, ha in definitiva consentito di far emergere, nel complesso, una indebita erogazione di oltre 433 mila euro ai danni delle casse dello stato.

Al vaglio degli inquirenti ora vi sono gli enti attraverso cui sono state presentate le richieste di reddito di cittadinanza, al fine di appurare l’eventuale sussistenza di forme di complicità. Di ogni singola situazione di indebita percezione accertata è stata informata la Direzione Provinciale INPS per i conseguenti provvedimenti di revoca del beneficio.

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Pubblicato il 08 Aprile 2022
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  1. Avatar
    Scritto da Felice

    Il Reddito di Nullafacenza…la più grande truffa spacciata per gettone elettorale. Grazie…gli italiani onesti (ancora quei pochi) se lo ricorderanno di questo indegno uso dei soldi pubblici versati dai contribuenti.

    1. flyman
      Scritto da flyman

      Il problema non sono i cosidetti “furbetti” sono i nullafacenti dell’IMPS che non fanno i controlli prima di confermare il contributo…quindi io condannerei quelli che hanno un lavoro ma non lo vogliono fare adeguatamente.

  2. carlo_colombo
    Scritto da carlo_colombo

    Quando leggo queste notizie mi chiedo come in Italia siamo così superficiali. Quando lo Stato elargisce fondi di questo tipo i controlli vanno fatti prima di “scurire” la grana perché sono quasi sicuro al 100% che non si riuscirà mai a recuperare il maltolto, chi ha dato ha dato, chi ha avuto ha avuto. Spero di sbagliarmi.

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