Alla scoperta dei tesori del Palio di Legnano tra la Chiesa di San Martino e il Museo Sutermeister

Fa tappa a San Martino il viaggio di LegnanoNews alla scoperta dei tesori del Palio di Legnano, tra la Chiesa di San Martino e il Museo Sutermeister

I tesori del Palio di Legnano - Contrada San Martino

Seconda settimana alla scoperta dei tesori del Palio di Legnano con LegnanoNews in vista del 29 maggio. Nei giorni scorsi abbiamo visitato alcuni luoghi simbolo come il Monumento al Guerriero, la Basilica di San Magno e il Castello di San Giorgio, per poi entrare nel territorio delle contrade La Flora, Legnarello, Sant’AmbrogioSan Bernardino e San Domenico. Oggi ripartiamo da San Martino: dalla “casa” dei contradaioli biancoblu (qui il tour all’interno del maniero del 2021) abbiamo fatto tappa alla Chiesa di San Martino e da lì ci siamo spostati al Museo Sutermeister.

CHIESA DI SAN MARTINO

I tesori del Palio di Legnano - Contrada San Martino

Edificata nel XV secolo sulle ceneri di un edificio ben più antico, la Chiesa di San Martino ospita nell’abside un affresco riproducente la deposizione di Cristo del 1480, attribuito a Giovanni Lampugnani. Nella chiesa è anche presente un frammento di affresco di stile lombardo-bizantino proveniente dal precedente edificio dedicato a San Martino.

Durante gli interventi di restauro del 1977, insieme alla riqualificazione di pavimenti e tetto, fu realizzata una vetrata per il finestrone della facciata e venne posato, sul sagrato, un mosaico in marmo: entrambi raffigurano soggetti che si rifanno alla contrada e alla Battaglia di Legnano. Nel 1984 è stato dipinto, sulla parete sinistra, un affresco che richiama la vita di San Martino di Tour.

MUSEO CIVICO SUTERMEISTER

I tesori del Palio di Legnano - Contrada San Martino

Il Museo Civico Sutermeister di Legnano, riconosciuto nel 2004 dalla Regione Lombardia, nasce grazie a Guido Sutermeister, che tra il 1925 e il 1964 raccolse, documentò e conservò le memorie storico-artistiche cittadine e del territorio limitrofo. Costruito nel 1928, l’edificio riprende la pianta della dimora estiva quattrocentesca della famiglia milanese Lampugnani, reimpiegandone i soffitti a cassettone, le colonne del portico, la decorazione interna ed esterna degli ambienti. Il museo comprende un portico e cinque sale di esposizione.

Pubblicato il 24 Maggio 2022
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