Il belvedere di Premezzo ricorderà Alfredo “Willy” Carabelli

Sabato 21 maggio l'intitolazione al volontario che fu tra i fondatori del Gruppo di Protezione Civile

Avarie

Cavaria con Premezzo rende omaggio ad Alfredo “Willy” Carabelli, che è stato un grande animatore della vita sociale nelle sue diverse forme, ma soprattutto è stato uno dei fondatori Gruppo Emergenza Territoriale di protezione civile di Cavaria con Premezzo, nel 1995.

Con quella formazione volontaristica ha portato aiuto a diverse comunità colpite da alluvioni e calamità. Da Alessandria (nel 1994, dove i volontari intervennero in modo spontaneo) fino all’Emilia terremotata. Senza dimenticare gli interventi in paese e ai grandi eventi come Expo, fino a pochi anni prima della scomparsa avvenuta nel 2017.

Il Comune ha scelto di ricordare Carabelli dedicandogli il belvedere di via Tito Minniti, strada di accesso a Premezzo: la cerimonia di intitolazione dello spazio si terrà sabato 21 maggio alle 11.

Alfredo Carabelli, nasce a Gallarate il 17 06 1955 figlio di Luigi, Mettifogo Anna e fratello di Angela. Fin da piccolo si dimostrava un bimbo iperattivo, tanto da essere mandato a proseguire gli studi in collegio, ove ne combinava di cotte e di crude. Crescendo però, impara e riesce a sfruttare la sua vitalità in attività sportive che lo portano a militare come portiere delle besnatese ed a distinguersi per meriti nei tornei serali dell’oratorio di Cavaria.

Verso la maggiore età inizia anche il percorso lavorativo presso la Fonderia Filiberti di Cavaria e poi presso l’azienda Sanyo Argo Clima dove raggiungerà il traguardo della pensione. Con la maggiore età inizia anche il cammino al fianco della futura moglie Pozzi Maura (jeraghese classe 54’) con la quale darà vita a due figli, Anna e Luca. Con il crescere inizia ad avvicinarsi ad altri sport come lo sci, di cui fa una vera passione, diventando un socio di grande importanza dello Sci Club Cavaria (giunto al 51° anno di vita). Attraverso le uscite domenicali con lo stesso trasmetterà a Luca ed Anna la passione per lo sci e per la montagna in generale.

Passano gli anni ed Alfredo (“Willy” per chiunque fin da bambino) sente il bisogno di creare, a seguito di calamità naturali, insieme ad altri membri della comunità cavariese, un punto di riferimento per le emergenze. Nasce così la “Get Prociv Cavaria” che prenderà attivamente parte ad eventi catastrofici come • Alluvione Alessandria del 1994 • Alluvione di Cavaria del 1995 • Raccolta aiuti ai terremotati dell’Umbria nel 1997 • Emergenza neve di Roma nel 2012 • Alluvione Germignaga del 2014 • Raccolta e consegna materiale didattico terremoto Emilia del 2016

Oltre alle criticità legate ad eventi atmosferici e non, Willy con il gruppo di protezione civile di cui è anche stato presidente, prende parte ad eventi come Expo 2015 a Milano ed eventi come esercitazioni internazionali nel 2013 e nel 2014.. In ogni associazione, gruppo o squadra in cui si è trovato, è sempre stato membro attivo, propositivo, disponibile ed attento alla formazione personale ed alla condivisione. Credeva fermamente nelle gerarchie, nella collaborazione e nella condivisione di compiti tra enti ed associazioni. La nascita della “Get Prociv Cavaria” lo porta ad appassionarsi di speleologia ed arrampicata arrivando ad essere anche qui uno dei soci di maggior rilievo nello Speleo Club della Valceresio. L’insieme delle passioni scoperte e coltivate con massimo interesse trovano un punto fermo che sembra raggrupparle tutte… il suo amato Defender 110, mezzo su cui si sentiva libero di esplorare boschi e montagne nonostante l’avvento di qualche acciacco limitante. Willy era, anzi è, uno spirito libero, legato alla famiglia ed ai veri valori, sempre pronto ad aiutare persone in difficoltà e sempre pronto a donare serenità e sorrisi. Ecco chi era Alfredo Carabelli, semplicemente un semplice grande uomo.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Maggio 2022
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