Contrastare paura e sconforto: la musica può fare il miracolo

La proposta di Pino Tuscano ideatore del Movimento mondiale “rock and roll patrimonio immateriale dell’umanità”

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La proposta di “musicare le città” arriva da Pino Tuscano il fondatore del Movimento mondiale rock and roll patrimonio immateriale dell’umanità.

 

Prima la pandemia, poi la guerra in Ucraina, con le conseguenze e i rischi per l’intera Europa, hanno già prodotto danni pesanti all’economia, alla socialità, alla tranquillità delle persone. Ai lutti seminati dal Covid si aggiungono le notizie tragiche provenienti da una terra non lontana dalla nostra e le preoccupazioni per una possibile estensione del conflitto bellico. Oltre due anni di pandemia hanno stravolto la vita quotidiana, particolarmente nelle relazioni sociali e nelle attività collettive.
Ancora si fatica a vedere una nuova “luce” per il futuro. Ci sono dati statistici nazionali, forniti dall’Istituto Mario Negri di Milano, che descrivono la moltiplicazione dei casi di depressione e di stress, i cui sintomi si manifestano in una larga fascia di popolazione adulta. L’uso dei farmaci ansiolitici, in modo particolare tra i più giovani, è aumentato del 20%. Il rapporto BES (Benessere Equo Sostenibile) dell’ISTAT, che definisce un quadro analitico della situazione sullo stato di benessere dei cittadini, evidenzia le difficoltà nella vita delle persone in relazione al Covid, alla crisi climatica e ambientale, alla guerra già in corso e al suo possibile aggravamento. Il rapporto delle Nazioni Unite denominato “Agenda 2030” individua nelle città il centro della sfida per nuove idee che le possano rendere più inclusive, sicure e sostenibili. E dunque, in un contesto così preoccupante, è opportuno e doveroso contribuire a un vero e proprio cantiere di creatività, che metta al centro le persone nella loro individualità e, al tempo stesso, nella loro dimensione collettiva. Ritengo che questo cantiere delle idee debba comprendere – oltre agli interventi economici, sociali, infrastrutturali, di transizione ecologica legati al PNRR – anche la musica, come accompagnamento a un percorso di rigenerazione umana. Nel senso che già l’antico filosofo Platone indicava: “La musica è la migliore medicina per l’anima”, Con lo slogan “musicare le città”, intendo un modo piacevole, leggero di vivere le città e la quotidianità, trasformando i luoghi cittadini in “set” di generi musicali diversi, itinerari musicali attraverso le piazze, le strade, i locali per animazioni live. Questo richiede incentivi per la musica nei bilanci comunali, reti di “città musicali” italiane ed europee, investimenti in progetti legati alle tradizioni e alle peculiarità musicali dei territori. Azioni che possono diventare il motore del cambiamento e della crescita culturale e anche economica, puntando sulla attrattività. Del resto, basta evocare il ruolo della musica e degli eventi artistici e culturali nella storia della trasformazione economica italiana negli ultimi decenni, ad esempio la trasformazione dello stile di vita nell’Italia del dopoguerra. Basta ricordare i grandi eventi musicali e culturali, per citarne uno l’invenzione della ’”Estate romana”, che trasformò luoghi e abitudini.
Se, per ribadire la forza della musica, mi è concessa un’altra (illustrissima) citazione, vorrei ricordare il sommo poeta Dante Alighieri che, incontrando all’inizio del Purgatorio il musico Casella, suo caro amico di gioventù, gli chiede ”di consolare un poco la mia anima, che venendo qui nel corpo si è tanto stancata”. Casella intona una canzone così dolcemente che Dante, il maestro Virgilio e tutte le anime attorno sembravano tutti così contenti “come a nessun toccasse altro la mente”.
Come se ogni altro affanno fosse dimenticato.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 07 Maggio 2022
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