Dopo due anni di stop, la festa senegalese di Lonate Pozzolo scalda i motori: “Non siamo mai stati fermi”

Sta per tornare il tradizionale momento di fine anno organizzato dalla comunità senegalese di Malpensa e dalla Pro Loco di Lonate Pozzolo. Sarà anche l'occasione per sottolineare l'importanza del volontariato e attrarre nuovi soci

festa senegalese lonate pozzolo

Sono passati due anni dagli ultimi festeggiamenti della festa senegalese a Lonate Pozzolo, organizzata dalla vivace comunità senegalese della zona di Malpensa.

A causa del Covid-19 e delle norme restrittive nelle ultime due estati non è stato possibile organizzare i tradizionali festeggiamenti all’area Cerenno di via Po, che quest’anno arrivano alla quattordicesima edizione.

Ma ora la fine dello stato di emergenza e l’allentamento delle restrizioni rendono possibile e godibile l’organizzazione della festa: «Ora siamo più liberi e possiamo riprendere dove avevamo interrotto la festa di fine anno con musica e cibo tradizionale», spiega Sy Abou uno dei promotori della festa e responsabile delle relazioni nazionali dell’associazione. L’evento sarà sabato 16 luglio, a partire dalle 16.30.

«Grazie mille alle donne e agli uomini che generosamente hanno accettato di condividere con la nostra associazione queste bellissime feste che stiamo organizzando da quasi quattordici anni.  Grazie a chi è venuto e ha assaggiato il nostro cibo e ha ascoltato la musica tradizionale senegalese. Si ritiene utile che le culture possono e devono essere viste come uno strumento di dialogo tra le persone diverse».

Questo genere di manifestazione è, infatti, volta a «favorire e promuovere iniziative che contribuiscono a creare un clima di integrazione, in cui le generazioni di oggi e domani coesistono nel reciproco impegno sociale, rispetto e fiducia». La festa di fine anno, aperto a tutti, sarà anche importante per attrarre nuovi possibili soci dell’associazione e per ribadire l’impegno e l’importanza del volontariato.

L’associazione senegalese

L’associazione senegalese di Malpensa è nata con lo scopo di aiutare le famiglie in difficoltà nella vita quotidiana tramite il sostegno delle quote versate ogni anno dagli iscritti: il gruppo si prende carico dei problemi di alcuni casi di indigenti in nome della solidarietà. Al momento raccoglie 80 soci sia dell’area di Lonate Pozzolo e Ferno ma anche di comuni come Gallarate e Busto Arsizio.

Negli ultimi due anni ovviamente le difficoltà sono aumentata a causa della pandemia: «Il Covid è stato un periodo pesante per la nostra comunità: abbiamo spostato tutte le nostre riunioni su Zoom e non ci si poteva riunire», continua Abou mentre sottolinea che, nonostante il Coronavirus, la comunità non si è mai fermata: «Non siamo mai stati fermi, ci siamo mossi anche per contribuire con una donazione al Comune per gli aiuti alimentari da fornire alle famiglie che ne avevano bisogno».

Così come non si sono mai interrotte le interlocuzioni e il dialogo con l’amministrazione comunale e la Pro Loco lonatese, che da sempre collabora all’organizzazione dell’evento: «Un ringraziamento alla sindaca Nadia Rosa che ha condiviso con noi il momento di festa e grazie per la sua attenzione e responsabilità nei confronti della comunità senegalese». Abou ci tiene a ringraziare anche il consolato a Milano, il viceconsole Khady Sall Ndiaye e i rappresentanti delle associazioni senegalesi provinciali come quella di Uboldo, di Legnano, di Busto Arsizio e Varese.

Infine, un ringraziamento ai pronti e volenterosi soci, perché «il loro sostegno permette all’associazione di continuare a perseguire i propri obiettivi sociali; è doveroso un doppio caloroso ringraziamento alle donne dell’associazione, che sono i pilastri della società».

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Un momento della festa (foto scattata in periodo pre-Covid)

La festa tra musica e cibo tradizionale

Alla festa saranno servite pietanze tipiche della cucina tradizionale senegalese, come nem (involtini fritti di carne e di pesce, simili a quelli vietnamiti), fataya (frittelle di fagioli simili ai samosa dell’India), crevette (a base di gamberi e avocado), bignet (frittelle dolci e profumate a base di miglio, che sono uno degli snack pomeridiani più diffusi – ma c’è anche la variante dei bignè di verdure), thiebou dieune (conosciuto anche come thieboudienne, piatto nazionale del Senegal a base di riso, pesce e verdure),  thiere (cous cous senegalese), cosce di pollo e mishou (agnello).

Da bere ci saranno bissap (una bevanda a base di hybiscus e simile al karkadè egiziano) e bouye, una bevanda che si ottiene dal frutto del baobab.

Nicole Erbetti
nicole.erbetti@gmail.com

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Pubblicato il 11 Maggio 2022
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