Buguggiate

La bellezza delle piccole cose nelle foto dei ragazzi in mostra a Buguggiate

Gli scatti dei ragazzi della 3A della media di Buguggiate in mostra il 14 e 15 maggio, con orario continuato dalle 10 alle 18.30 nelle sale di Ubuntu

14 Maggio 2022 - 15 Maggio 2022

Si intitola “Punti di vista – La bellezza delle piccole cose” la mostra fotografica preparata dai ragazzi della 3A della scuola secondaria Don Pozzi di Buguggiate  in mostra nelle giornate di sabato 14 e domenica 15 maggio, con orario continuato dalle 10 alle 18.30, presso le sale del Centro di aggregazione sociale Ubuntu di via trieste 35 a Buguggiate, con il patrocinio del Comune.

Le foto sono state organizzate nel corso dell’anno durante le ore di tecnologia all’interno di uno specifico progetto nato dall’esigenza di «fermarsi, prendersi del tempo, guardarsi intorno, cercare di scoprire nuove percezioni, provare a catturare un momento, a regalarsi degli attimi», spiega l’insegnante, Elisabetta Pozzi che ha proposto ai ragazzi il laboratorio fotografico per contrastare quell’eccesso di velocità del vivere quotidiano che rischia di farci perdere «l’abitudine a vivere davvero le cose che ci circondano e trarre da esse sensazioni importanti per la costruzione di noi stessi».

Dall’inizio dell’anno noi, ragazzi della 3° di Buguggiate, stiamo svolgendo un progetto per osservare le cose attraverso la fotografia. Questo percorso è stato interessante, non tanto per le cose che abbiamo imparato tecnicamente, come la regola dei due terzi ecc., ma per le cose che siamo riusciti a scoprire dopo averle viste tante volte, ma senza notarle.
Ci siamo cimentati in fotografie dalle varie tematiche e soggetti, dalla prospettiva, alle ombre, fino ad arrivare al bianco e nero, ma ciò che davvero abbiamo capito è che la bellezza, come dice il titolo della nostra mostra, è davvero nelle piccole cose e in ciò che spesso sottovalutiamo: dobbiamo solamente cercare di vederle da un altro punto di vista, da un’altra prospettiva.
Il motivo per cui abbiamo voluto organizzare questa mostra non è solo quello di mostrare le nostre fotografie agli altri, ma cercare di far capire alle persone che alcuni oggetti, alcuni scenari possono essere visti, come abbiamo fatto, noi in altri modi dandoci così nuove sensazioni. Personalmente a me questo percorso è davvero servito, e oggi dopo mesi, posso dire di riuscire a concentrarmi e a cercare il lato nascosto delle cose.

Martina Lombardi – classe 3A

Partendo dall’attitudine dei ragazzi a nutrirsi e mostrarsi attraverso le immagini, il progetto “Punti di vista”, proposto dall’insegnante poneva agli studenti di «provare a comunicare agli altri, con immagini slow, le sensazioni che provano osservando quella piccola parte di mondo che vivono ogni giorno, coniugando in modo creativo tecnologia e conoscenze geometriche».

Tante volte ci capita di guardare attorno a noi e osservare il mondo, le persone, le piccole cose con l’occhio di una persona condizionata dalla società e da ciò che tutti pensano. Molte volte, invece, siamo noi quelli che cercano di vedere, di essere, di comportarsi come gli altri.
La realtà, ma soprattutto la società crea, ormai, nella nostra vita un grande muro fisico o psicologico, che ci impedisce di oltrepassare la quotidianità e trovare qualcosa diverso dal solito; qualcosa che rappresenti noi stessi e il risultato della nostra fantasia e immaginazione.
La fotografia è, forse, uno dei mezzi per riuscire a superare questo muro. Grazie a questa esperienza nell’ambito fotografico sono riuscita a trovare il mio modo di vedere le cose e di immaginare come qualcosa apparentemente di poco valore, possa diventare un soggetto così interessante.
Non ci si può fermare all’apparenza, al primo scatto, ma bisogna sperimentare, per rappresentare quello che noi vediamo e proviamo, per cercare di trasmetterlo agli altri. La fotografia non deve essere un pregiudizio, ma un insegnamento.

Aurora Gerosa – classe 3A

L’obiettivo del progetto quindi non è stato tanto e solo apprendere e approfondire conoscenze tecniche, ma soprattutto sviluppare la capacità di osservare la realtà con uno sguardo più profondo, scoprendo spazi e forme inusuali, favorire la lettura critica delle immagini e allo stesso tempo scoprire se stessi, mostrarsi e mettersi in gioco concretizzando la propria creatività per comunicare con le immagini in maniera diversa da quanto si è abituati a fare.

Il risultato è andato anche oltre, portando i ragazzi a realizzare una vera e propria mostra, delicata e inaspettata, liberamente accessibile a tutti nel weekend del 14 e 15 maggio.

 

Il progetto di fotografia che la nostra classe ha deciso di intraprendere, ha cercato di farci cambiare il modo di vedere ciò che ci circonda e ci ha insegnato a impegnarci nel cercare soggetti interessanti per raccontare delle storie. La fotografia ci ha mostrato quello che l’occhio nudo o la mente al primo impatto non vedevano e ci ha aiutati a focalizzare l’attenzione sul soggetto che dovevamo fotografare. Abbiamo capito che la fotografia non è solo la riproduzione della realtà così com’è, ma racchiude anche un messaggio che l’esecutore della foto vuole comunicare al pubblico.

Elena Caretti – classe 3A

13 Maggio 2022
di

Galleria fotografica

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