Meno contatto fisico e più schermi: i dati di Moige e lo sportello contro il cyberbullismo

L'indagine dei genitori rileva che, al netto della DAD, da inizio pandemia il ricorso dei giovani ai device è aumentato del 67%, con effetti negativi per l'87% di loro

eventi bambini

Tutti i mercoledì dalle ore 18 alle 19.30, in via Cairoli 6, è attivo lo sportello d’ascolto dedicato a tutta la cittadinanza “Non siamo pesci”. Un professionista esperto svolge attività di consulenza e informazione per il contrasto e la prevenzione di qualsiasi forma di maltrattamento, perpetrato anche con l’uso degli strumenti digitali.

L’apertura dello sportello d’ascolto anti bullismo, rientra fra le attività del progetto “Comunità in rete contro i cyber risk”, promosso dal MOIGE – Movimento Italiano Genitori con il contributo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per la prevenzione e il contrasto a forme di bullismo online ed offline.
Progetto che a Varese ha incontrato il sostegno del Comune di Varese che ospita negli spazi dell0Assessorato ai servizi educativi di via Cairoli gli sportelli d’ascoltoNon siamo pesci” per non cadere nella rete e imparare a orientarsi nel mare di internet”, ricorda l’assessora ai servizi educativi Rossella Dimaggio.
Contemporaneamente è attivato anche un punto di ascolto dedicato ai disturbi alimentari, per rispondere ai disagi che sempre più colpiscono ragazzi e giovanissimi. 

Meno contatto fisico, più dispositivi digitali

Dalla ricerca condotta dall’Istituto Piepoli, per conto del Moige, emergono dati preoccupanti sul fenomeno: da quando è scoppiata l’emergenza pandemica (escluso l’impegno per la DAD) il tempo trascorso davanti ai device tecnologici è aumentato del 67% (+ 48% nel nord ovest; + 71% nel nord est; + 71% al centro; + 74% al sud; + 76% nelle isole).

Altro dato significativo emerso è quello delle conseguenze dovute all’aumento del ricorso al digitale sui rapporti sociali tra i bambini e gli adolescenti.
L’87% dei genitori ha riscontrato effetti negativi sui loro ragazzi, il 52% ha segnalato la perdita del contatto fisico con gli altri
. Il 77%, però, riconosce che l’uso dei device ha compensato la mancanza di relazioni aiutando i figli ad affrontare la chiusura forzata e mantenere così delle relazioni sociali.

Il progetto del MOIGE

La campagna sta coinvolgendo 400 scuole primarie e secondarie di I e II grado sul territorio italiano, 100.000 studenti, 2.000 Giovani Ambasciatori, 400 docenti formati tramite piattaforma online e incontri a scuola, e 200.000 genitori degli studenti informati attraverso il materiale didattico dedicato, con l’obiettivo di diffondere una cultura digitale soffermandosi sull’importanza di un corretto utilizzo dei social, della rete oltre che sui rischi connessi ad un uso improprio delle nuove tecnologie e promuovere tra i minori una maggiore consapevolezza dei cyber risk.

Inoltre si vuole supportare i ragazzi nell’acquisizione di competenze per una gestione costruttiva dei conflitti interpersonali, fornire alle famiglie una formazione digitale consapevole per fronteggiare i pericoli della rete con più consapevolezza e responsabilità, contrastare il fenomeno delle fake news divulgando gli strumenti per l’individuazione delle corrette fonti informative e informare l’opinione pubblica per contrastare la trasmissione, anche involontaria, di comportamenti devianti ai minori.

I ragazzi si sentono soli. Uno su due è vittima di bullismo

I 400 plessi scolastici hanno ricevuto kit didattici e formazione su spazio web con contenuti redatti dalla task di psicologi e pedagogisti esperti del Moige.
Attivo anche un numero whatsapp 393 300 90 90 ed un numero verde 800 93 70 70.

Gli studenti saranno protagonisti in prima linea per promuovere l’uso corretto del web. Il docente referente del progetto sceglierà 5 o più allievi che, dopo essersi formati sulla piattaforma diventeranno “Giovani Ambasciatori” per trasmettere le loro conoscenze ai loro coetanei attraverso la peer to peer education. Ad integrare l’offerta, a disposizione delle scuole anche il Centro mobile digitale, una piattaforma con contenuti realizzati dagli esperti del settore che possono essere attivi e raggiungibili in qualsiasi momento.

Per accedere agli sportelli “Non siamo pesci”, ricevere maggiori informazioni o prenotare un colloquio è possibile scrivere a sportello.educativi@comune.varese.it o chiamare il numero 0332 255048.

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Pubblicato il 24 Maggio 2022
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