“Il mio Andrea s’è buttato da quel ponte. Alzate le barriere salvavita”

Marzia è la mamma di un giovane di 28 anni che nel 2021 si è tolto la vita a Cairate. Ha chiesto l'intervento di Regione Lombardia e del sindaco per alzare le barriere della struttura

ponte di cairate

«Buongiorno mi chiamo Marzia, sono una mamma sopravvissuta: il mio unico figlio di 28 anni il 29 settembre 2021 si è suicidato gettandosi dal ponte di Cairate».

Comincia così la lettera arrivata in redazione questa mattina, mercoledì 25 maggio. Una lettera che parla di dolore con una dignità e un coraggio che lasciano senza fiato. Marzia aveva un unico figlio, Andrea. Capitano della prima squadra del Rugby Varese si era laureato in giurisprudenza e aveva trovato subito lavoro in un banca di Milano.

«Un giorno, per questioni legate a un rapporto d’amore complicato, è tornato dal lavoro, è andato sul ponte di Cairate e si è buttato giù. Da quel momento la mia vita non è più la stessa. Ogni mattina, dopo qualche ora di sonno, apro gli occhi e penso che mio figlio non c’è più. A volte sogno che precipita io lo afferro, ma mi scivola via».

Marzia ha portato i fiori nel punto in cui Andrea si è buttato, ma non era mai stata dove il corpo è stato raccolto: «A novembre sono andata dove è caduto: guardando in alto ho pensato che avrei dovuto fare qualcosa. Non è possibile che così tanta gente scelga questo ponte per gettarsi. Così ho scritto a Regione Lombardia: poco dopo mi hanno risposto che presto inizieranno i lavori per mettere barriere salvavita su quel maledetto ponte.
Ma dopo il suicidio di domenica ho deciso di scrivere anche al sindaco di Cairate, il quale si è reso subito disponibile ad organizzare qualcosa e sensibilizzare chi di dovere sulla questione sicurezza. Io lo so che chi decide di togliersi la vita, un modo lo trova, ma quel ponte è davvero troppo facile da raggiungere e le barriere sono troppo basse.
I figli, i padri, le madri che nel tempo si sono tolti la vita su quel ponte non sono esseri umani di terza classe, non vanno dimenticati – conclude Marzia-. Chiedo anche alla gente comune che mi appoggi in questa battaglia.
A noi genitori sopravvissuti non resta altro da fare che camminare scalzi tutti i giorni nell’inferno. Grazie». Marzia Z.

Ed è di ieri la lettera di Alessandro che scrive:  «Purtroppo un caro amico e coetaneo che conosco dai tempi delle scuole superiori, ha deciso di porre fine alla sua vita gettandosi dal viadotto nella notte tra Sabato 21 e Domenica 22 Maggio (per gli abitanti della zona “il ponte della Cartiera” o “il ponte dei suicidi”).
Credo che sia giunto il momento di portare all’attenzione la situazione; è uno dei viadotti più alti della zona ed essendo su strada provinciale, quindi facilmente accessibile, è spesso scelto da molte persone per porre fine alla propria vita (solo quest’anno è il secondo suicidio). Basterebbe vedere i fatti di cronaca degli anni passati per vedere come le numeriche siano spaventose e l’età media decisamente bassa (l’altro caso di quest’anno è un ragazzo di 28 anni).
Tutti sappiamo benissimo che se una persona vuole suicidarsi e porre fine alla propria vita un modo lo trova, ma questo ponte è scelto proprio perché “è un posto sicuro” dove non si sopravvive data l’elevata altezza, l’assenza di acqua al di sotto e soprattutto per l’estrema facilità di accesso.
Non è possibile che, in tutti questi anni, non si sia provato, perlomeno, a creare un deterrente. Recinzioni più alte e girate all’indietro come ad esempio quelle presenti nei campi sportivi, permetterebbero di limitare gli accessi e di conseguenza i suicidi in quella zona e, a meno di non essere un atleta, sono un buon deterrente; recintare l’accesso al ponte già dall’inizio della strada ed alzare le barriere come si deve, può realmente salvare delle vite».

di
Pubblicato il 25 Maggio 2022
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.