Nasce in Provincia di Varese il progetto per facilitare l’inserimento lavorativo alle donne vittime di violenza

Presentato giovedì 5 maggio a Villa Recalcati il progetto realizzato con il supporto di Regione Lombardia “Conoscere il fenomeno della violenza”

provincia di varese

Si è tenuto oggi – giovedì 5 maggio – a Villa Recalcati “Conoscere il fenomeno della violenza”, il primo incontro di un ampio Progetto dal titolo “Interventi finalizzati alla presa in carico delle donne vittime di violenza e discriminazione sul lavoro in attuazione della DGR 5080/2021”.

Il Progetto prevede la realizzazione, presso i centri per l’impiego della Provincia di Varese, di interventi finalizzati alla presa in carico delle donne vittime di violenza e discriminazione sul lavoro, di sostegno all’occupazione femminile per il recupero della piena autonomia sotto il profilo economico e lavorativo e per la promozione della parità di genere nel mondo del lavoro grazie alle risorse messe a disposizione da Regione Lombardia agli enti provinciali.

In apertura dell’evento, Emanuele Antonelli, Presidente della Provincia di Varese, ha affermato: «Vorrei che progetti come questo non fossero più necessari, ma la nostra quotidianità, anche a livello locale, purtroppo dimostra il contrario. Prende il via oggi un nuovo Progetto sostiene l’autonomia lavorativa femminile in un percorso di uscita dalla violenza. Sostenuto Regione Lombardia, il Progetto vede numerosi Enti coinvolti per stipulare un Protocollo operativo tra i Centri per l’impiego e le Reti Antiviolenza (che collaborano con la DG Famiglia) al fine di rendere le donne protagoniste del loro futuro. Per le donne inserite in un percorso di uscita dalla violenza è fondamentale rendersi autonome e indipendenti. E il mezzo migliore è il lavoro. Ringrazio tutti gli Enti che hanno reso possibile questo importante progetto».

«Dopo questo lungo periodo, causa epidemia Covid19 – ha dichiarato Antonella Guarino, Segretario Generale della Provincia di Varese –, che ha messo a dura prova le relazioni familiari e sociali, ha esacerbato gli animi e aumentato gli episodi di violenze, è quanto mai doveroso tornare sulla tematica della violenza sulle donne. Fare parte di questo Progetto è motivo di orgoglio per la Provincia di Varese, dimostra la sensibilità e l’attenzione sempre crescente nei confronti di una tematica che resta purtroppo di grande attualità. Per questo ringrazio tutti gli Enti e le professionalità che lo hanno reso concreto».

«La violenza di genere si consuma anche nei luoghi di lavoro ed è importante saper riconoscere e segnalare le molestie e le molestie sessuali per poter efficacemente contrastare il fenomeno e sostenere le donne vittime di tali comportamenti. – ha messo in evidenza Anna Danesi, Consigliera di Parità della Provincia di Varese – Purtroppo, sono pochissime le lavoratrici che hanno il coraggio di segnalare tali situazioni e quando ciò avviene in genere è dopo che già hanno perso il lavoro e hanno visto compromessa la propria salute. È necessario che sappiano che non sono sole in queste vicende ma che le Istituzioni, le pari sociali e le strutture del territorio possono sostenerle ed aiutarle in questo percorso».

Infine, Simone Longhini, Consigliere Provinciale delegato all’Inclusione Sociale, all’Istruzione e Formazione, alle Politiche del Lavoro ha sostenuto che «Il tema della violenza sulle donne purtroppo è di grande attualità, anche sul nostro territorio. Si tratta di una tematica da affrontare a 360 gradi e iniziative come questa vanno nella direzione giusta per raggiungere risultati concreti ed efficaci».

Con l’obiettivo di stipulare un protocollo operativo tra i centri per l’impiego e le Reti Antiviolenza (che collaborano con la DG Famiglia), il progetto nasce sia dalle criticità emerse in alcuni territori per la mancanza di interlocutori privilegiati all’interno dei CPI per l’invio di donne in carico ai centri antiviolenza, sia da alcuni casi giunti agli uffici delle Consigliere di parità. Il progetto è volto a formare e potenziare le competenze del personale dei centri per l’impiego, affinché siano in grado di accogliere adeguatamente le donne inviate dai centri antiviolenza, ma nello stesso tempo siano in grado di identificare e riconoscere i segnali di violenza e discriminazioni subite nel luogo di lavoro che possono essere alla base di una richiesta spontanea di ricerca o di cambio di lavoro.

Per conseguire questo obiettivo, le risorse assegnate da Regione Lombardia sono state finalizzate a tre attività:

Formazione del personale del CPI
L’attività di formazione prevede i seguenti due moduli:

1° modulo formativo:

16 ore di formazione sulla tematica “violenza di genere e violenza nei luoghi di lavoro”, realizzato in collaborazione con gli Enti firmatari del “Protocollo d’intesa per la promozione di azioni e strategie condivise finalizzate alla prevenzione e al contrasto del fenomeno della violenza nei confronti delle donne” per la costituzione della rete RIV (Rete antiviolenza interistituzionale di Varese):
Consigliera di Parità della Provincia di Varese
Comune di Varese (Ente capofila della RIV)
Questura di Varese
Centri Antiviolenza (Donna SiCura, Eos, Icorè)
Procura della Repubblica e Casa della Nutrice.
La partecipazione è stata estesa a:

Operatori e Responsabili dei CPI della Provincia di Varese
Assistenti Sociali dei Comuni convenzionati
Operatori degli InformaLavoro e InformaGiovani della provincia di Varese

2° modulo formativo:

40 ore di formazione specifica sulla competenza inserita nel QRSP del profilo Diversity Manager Presidiare le attività di reclutamento e selezione del personale in ottica di valorizzazione delle differenze (di genere, età, orientamento sessuale, origini etniche, abilità fisiche, religione…) e in funzione del profilo professionale ricercato. Gli oneri per questo modulo della formazione sono a carico della Provincia di Varese e troveranno copertura all’interno dei finanziamenti previsti da Regione Lombardia con decreto 14059 del 21/10/2021.

La formazione è stata studiata in tal modo proprio per evitare uno sbilanciamento della formazione sul tema violenza. L’obiettivo è formare operatori e operatrici affinché non riproducano stereotipi di genere nell’attività quotidiana di accoglienza, orientamento, bilancio di competenze ecc. Focalizzare la formazione sul tema “donna vittima di violenza” significa riprodurre uno stereotipo che vuole leggere la storia, i bisogni e i desiderata di quella donna, solo esclusivamente in quanto donna maltrattata.

Protocollo operativo
Sarà predisposto un protocollo operativo tra i CPI e la Rete Antiviolenza (RIV) per la segnalazione e la presa in carico di donne vittime di violenza.

Somministrazione questionario sui fabbisogni formativi delle donne.
Sarà predisposto e somministrato un questionario per analizzare il fabbisogno formativo delle donne che vogliono inserirsi nel mercato del lavoro. I dati raccolti saranno condivisi con le principali agenzie formative sul territorio per programmare nuovi percorsi formativi.

Tutte le attività sono realizzate in collaborazione con gli Enti firmatari del “Protocollo d’Intesa per la promozione di azioni e strategie condivise finalizzate alla prevenzione e al contrasto del fenomeno della violenza nei confronti delle donne” per la costituzione della rete RIV (Rete antiviolenza interistituzionale di Varese).

Per agevolare la partecipazione di ogni attore coinvolto nel Progetto, le attività didattiche si svolgeranno in modalità mista: si potrà scegliere se partecipare da remoto oppure in presenza, presso la Sala Convegni/Consiglio della Provincia di Varese (Varese, piazza Libertà, 1).

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Maggio 2022
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