Omicidio di Samarate, Alessandro Maja in ospedale non parla, il figlio Nicolò lotta per sopravvivere

Interrogato nel pomeriggio dal sostituto procuratore Lafiandra si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il figlio sopravvissuto è stato operato al Circolo di Varese

alessandro maja

È piantonato in ospedale a Busto Arsizio Alessandro Maja, autore di una vera e propria mattanza nella quale hanno perso la vita la moglie Stefania Pivetta di 56 anni e la figlia Giulia di 16 mentre il figlio Nicolò, di 23 anni, è rimasto gravemente ferito ed è stato operato in queste ore dall’equipe della neurochirurgia dell’ospedale di Varese che sta cercando disperatamente di salvargli la vita.

L’architetto milanese ma residente a Samarate e trasformatosi in un feroce assassino questa mattina all’alba, non è in gravi condizioni (avrebbe tentato il suicidio) ed è stato subito interrogato dal sostituto procuratore Carlo Alberto Lafiandra. L’uomo, che questa mattina ha urlato alla vicina di aver sterminato l’intera famiglia, si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Per farlo avrebbe utilizzato un martello e un’arma da taglio non meglio identificata (stamattina si era parlato di un trapano trovato sporco di sangue, ndr) e lo avrebbe fatto all’alba mentre i figli e la moglie stavano ancora dormendo. L’uomo dovrà chiarire il movente che ha fatto scattare la follia omicida. Da tempo la coppia era in crisi.

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Pubblicato il 04 Maggio 2022
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