Prosciolto Attilio Fontana, le reazioni della politica

La notizia è stata commentata da diverse parti politiche, in particolare a quelle vicine al Presidente lombardo che potrebbe essere anche in lizza per una ricandidatura a palazzo Lombardia

attilio fontana

Sono numerose le reazioni politiche diffuse dopo la notizia del proscioglimento di Attilio Fontana nella vicenda della fornitura di camici alla Regione. L’accusa di frode in pubbliche forniture nei confronti di Fontana era l’ultima rimasta in piedi dopo la conclusione delle indagini preliminari e questo elemento è stato commentato da diverse parti politiche, in particolare a quelle vicine al Presidente lombardo che potrebbe essere anche in lizza per una ricandidatura a palazzo Lombardia.

Ecco le reazioni politiche:


I Parlamentari Lega

“Con il proscioglimento di Attilio Fontana, si restituisce onore ad una persona perbene e alle Istituzioni lombarde dopo tanto inutile fango da parte della sinistra e dei cinquestelle sul ‘caso camici’. Le vergognose e strumentali polemiche di certi esponenti politici, che parlavano a sproposito di «disastro» e di «reati gravi», ce le ricordiamo tutti. Oggi si chiude definitivamente quello che è stato, con ogni evidenza, un caso montato sul nulla, al solo scopo di screditare Fontana che invece si è impegnato senza esitazione, con serietà e onestà, in uno tra i periodi più difficili e drammatici della nostra storia recente. Aspettiamo al varco chi si stracciava le vesti per fare polemica e per coerenza, adesso vediamo se arriveranno le loro scuse, con la stessa enfasi con cui al tempo hanno attaccato Fontana e la Lega”. Lo dichiarano in una nota i parlamentari di Varese della Lega.

Giorgetti, felice per Fontana, mai avuto dubbi su sua onestà

“Sono felice per Attilio Fontana, che finalmente vede riconosciuta la sua innocenza in una vicenda molto complicata dove ha sempre agito per il meglio e pensando al bene dei cittadini lombardi in una delle fasi più critiche della pandemia. Non ho mai avuto dubbi sull’onestà e la correttezza di Attilio al quale faccio, di cuore, i migliori auguri anche per i prossimi 5 anni di sviluppo della Lombardia”. Così il ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti.

Raffaele Cattaneo

Sono molto felice! E proprio perché conosco bene la vicenda non vedevo altri sbocchi possibili nel rispetto della verità! Ma certo non possiamo ignorare che se non fosse andata così sarebbe stata una gigantesca aberrazione, come è accaduto in passato in tanti casi, anche per altri presidenti di regione. A volte per fortuna o per grazia le strumentalizzazioni politiche (quante ce ne sono state in questi anni) si ritorcono contro chi le provoca.. non sempre è così, ma quando succede è una gran bella notizia che porta con sè tanta soddisfazione. Forza Attilio! Questa sentenza ti restituisce pienamente onore e dignità e certifica la tua onestà, agli occhi di tutti, non solo di chi ti conosce e non ha mai avuto dubbi. E lo stesso vale per Pier Attilio Superti, Filippo Bongiovanni e le altre persone coinvolte nell’inchiesta.
Quando venni ascoltato per ore dai PM su questa vicenda, poiché allora coordinavo la task force regionale che si occupava di accompagnare le imprese che desideravano riconvertirsi per produrre mascherine, camici, e altri DPI introvabili sul mercato, ricordo che uscii da Palazzo di Giustizia con una sensazione di disagio immensa e tornai in ufficio a piedi (è un bel pezzo fino a Palazzo Lombardia) per sbollire, ma anche riflettere su come si potesse ignorare la condizione così drammatica nella quale ci trovavamo in quei momenti terribili, in cui i nostri medici e infermieri non sapevano la sera prima se avrebbero avuto i camici necessari il giorno dopo, per far prevalere considerazioni talmente formali da apparire inesorabilmente strumentali. Tutto ciò mi era apparso così ingiusto ed era avvenuto proprio nel Palazzo che è la casa della Giustizia. Oggi anche quel Palazzo ai miei occhi ritrova la sua funzione con dignità e fiducia. Conoscendo da vicino la vicenda, comprenderete dunque perché oggi sono particolarmente lieto dell’esito che ha avuto, senza dimenticare chi non ha potuto dire altrettanto!

Giacomo Cosentino (Lombardia Ideale)

Provo una gioia immensa per il nostro Presidente, che ha sofferto a lungo per accuse infondate e oltraggiose rivelatesi inconsistenti. Attilio Fontana è uomo di assoluta onestà e pulizia, la verità e la giustizia hanno trionfato. E adesso chi ha gettato fango sulla sua persona per mesi e mesi abbia la decenza di chiedergli scusa”. Commenta così Giacomo Cosentino, Consigliere regionale di Lombardia Ideale – Fontana Presidente, il proscioglimento del Governatore lombardo disposto al termine dell’odierna udienza preliminare per il cosiddetto “caso camici”. “Durante le fasi più drammatiche della pandemia – afferma Cosentino – il Presidente Fontana, in prima linea a guidare la nostra Regione in un’emergenza senza precedenti, ha subito una vergognosa aggressione politica e mediatica che ha prodotto pure implicazioni giudiziarie assurde. Fontana – aggiunge il Consigliere – era già stato assolto per la ridicola vicenda dei ‘conti in Svizzera’, oggi la vittoria finale, limpida e totale, che chiude la bocca ai seminatori d’odio”.

Peluffo (Pd)

“Il proscioglimento di Fontana non ne cancella l’inadeguatezza. La vicenda giudiziaria si chiude qui, non così quella politica, sulla quale rimane il nostro giudizio nettamente negativo che ci aveva portato a presentare in Aula la mozione di sfiducia. Fontana ha mentito ai lombardi, cercando di nascondere un pasticcio dai contorni molto imbarazzanti, basti pensare al bonifico compensativo dal conto svizzero. Per noi Fontana non era adeguato prima e non lo è ora, tantomeno lo sarà domani se la Lega e il centrodestra decideranno di ricandidarlo.”
Lo dichiarano per il Pd lombardo il segretario regionale Vinicio Peluffo e il capogruppo in Regione Fabio Pizzul alla notizia del proscioglimento del presidente Fontana per la vicenda del contratto d’acquisto di camici dall’azienda del cognato e della moglie, poi trasformato in donazione.

Di Marco (M5S)

Nicola Di Marco (M5S): «In alcun caso la decisione del Giudice avrebbe modificato il giudizio politico sull’inadeguatezza mostrata da Fontana e dal centrodestra tutto durante il corso della pandemia e, più in generale, durante l’intero mandato. Ora anche il centrodestra e Salvini dovranno tornare a credere nel loro governatore, permettendogli di ricandidarsi e misurarsi con il giudizio dei cittadini lombardi ai quali adesso spetta scrivere la sentenza, su questa stagione politica» così il capogruppo del Movimento Cinque Stelle, Nicola Di Marco, in merito alla decisione del GUP di Milano, di prosciogliere il governatore Attilio Fontana dall’accusa di frode nelle pubbliche forniture.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 13 Maggio 2022
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