Un uomo (quasi) solo

di Gianluca Fiore

strage capaci

No, lascia Giuseppe, la Croma la voglio guidare io oggi, è una giornata così bella. Non c’è nulla di meglio del maggio in Sicilia. E poi sai una cosa, voglio far finta di andarmene al mare con mia moglie. Francesca sali accanto a me, ti va? Facciamoci persuasi di andare al mare, invece che essere appena scesi dall’aereo, immaginiamo di andare a fare il bagno dove ti piace di più, vuoi? Gli altri della scorta ci sono? Bene, partiamo.
Che aria che si respira qui,Francesca, vero? Senti i profumi. Hai ragione, ce la dovremmo godere di più. Starcene in santa pace sulla spiaggia come fossimo turisti qualunque in giro a godersi la vita. E a parlare di sciocchezze. Ecco quello che mi manca di più, Francesca: la normalità. Essere un cittadino qualunque, un’ombra, ma che si gode quei momenti che non tornano. Magari – che dici? – potremmo decidere di avere un figlio. Per godere quando il maschietto si è addormentato, o a aiutare quella testarda della femmina in latino. Ecco, quelle cose che poi passano e non te le restituisce nessuno.
Ma forse hai ragione tu, Francesca. Non si mettono al mondo orfani, l’hai detto più di una volta. Io ho scelto una vita diversa. No, non voglio nascondermi, non sono come mio padre che voleva convincere mia madre che era stata tutta colpa del destino, no. Questa vita l’ho scelta io. E di questo ti chiedo perdono, perché alla fine ho coinvolto te, in particolar modo. Rinuncio alle cose migliori che possono arrivare – godermi una bella moglie, magari dei figli stupendi – per accanirmi a dare giustizia. A voltemi sento un Brancaleone alle Crociate, per i mezzi – che non ho – e per i nemici che si nascondono anche tra le persone meno sospettabili. Sono solo, Francesca. Ci sei tu e Paolo. Siete rimasti solo voi due.
Guarda che terra meravigliosa, ricordo che in primavera mio padre da queste parti mi ci portava spesso, quando la campagna si svegliava ed era tutto un brulicare di gente al lavoro. Già, mio padre. Te lo ricordi la domenica a pranzo che ci diceva “non so come ho fatto a trovarmi qui a fare il direttore ma ora questo laboratorio dovrà pure andare avanti, no”? Ecco, forse è il destino dei Falcone. Uomini soli che lavorano per gli altri, per un mondo migliore, che funzioni bene, che dia sicurezza, che garantisca giustizia. Ma che devono rinunciare a tutto, affetti innanzitutto. Tragicomico, no? Una profonda ingiustizia per assicurare giustizia. Sono un paradosso vivente.
No, non mi piango addosso, lo sai che non ce la faccio. Ma è che a volte non vedo vie d’uscita. Chi mi vuole morto, chi mi vuole affossato, chi mi vorrebbe far schiattare per l’invidia o per interesse, senza contare i mafiosi che mi farebbero sciogliere nell’acido in quattro e quattr’otto. Ed è questo che mi rende insostenibile l’esistenza.
Ogni tanto me lo chiedo, sai? Ma io tutto questo devo pagare? E’ mai possibile che io e Paolo e pochi altri dobbiamo combattere contro il resto del mondo? No, scusa, non voglio includere anche te, sciocca. Non mi far dire cose che sai non direi mai.
Va bene, per farmi perdonare stasera ti invito a prendere un aperitivo in piazza, che ne dici? Manca poco alle sei, ce la facciamo. E ci portiamo anche tutta la scorta, eh? Che dici Giuseppe, ci accompagni? Dai che stacchiamo un po’, ce lo meritiamo no?
BOATO
Buio. Per lui, per lei, per tre agenti della scorta. Per lo Stato. E per tutti noi.

Gianluca Fiore in occasione del 30 anniversario della strage di Capaci

di
Pubblicato il 23 Maggio 2022
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.