I detenuti dei Miogni raccolgono 90 euro per le famiglie ucraine
L’iniziativa è stata promulgata e seguita dal Cappellano dell’Istituto Don Giuseppe Pellegatta. I soldi raccolti sono stati inviati tramite un assegno bancario alla Caritas Internazionale Emergenza Ucraina
La cifra potrà sembrare “irrisoria”, ma quei 90 euro valgono 100, 1000 volte tanto. Sì perché 90 euro è la cifra raccolta tra i detenuti dei Miogni, il carcere di Varese. Persone che non hanno nulla, o molto poco, che si sono private di una piccola cifra per donarla alle famiglie ucraine in difficoltà.
A raccontare cosa è avvenuto in questi giorni tra le mura del carcere sono la direttrice Carla Santandrea e il responsabile dell’Area Pedagogica, Domenico Grieco: «In considerazione della guerra in Ucraina e della grandissime difficoltà del popolo ucraino, in particolare delle mamme e dei bambini, che hanno dovuto abbandonare le loro case e fuggire dalla loro terra, i detenuti della Casa Circondariale di Varese, pur versando in condizioni economiche difficili, hanno voluto dimostrare la loro vicinanza e la loro solidarietà attraverso una raccolta di fondi da destinare alle persone colpite dalla guerra.
L’iniziativa è stata promulgata e seguita dal Cappellano dell’Istituto Don Giuseppe Pellegatta. I soldi raccolti sono stati inviati tramite un assegno bancario alla Caritas Internazionale Emergenza Ucraina».
Il bene si fa ma non si racconta? In questo caso mettiamo volentieri da parte questa massima: i detenuti del carcere dei Miogni hanno fatto un gesto (e dato un esempio) che non poteva restare nascosto.
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