In Duomo a Milano ordinati 22 nuovi sacerdoti ambrosiani
Monsignor Delpini: «Siete testimonianza soprattutto per i giovani, che vale la pena mettersi in cammino perché Gesù è sempre con noi"
Con una solenne celebrazione in un Duomo colmo di fedeli, stamani, 11 giugno l’arcivescovo Mario Delpini ha ordinato 22 nuovi sacerdoti della Diocesi di Milano. Con loro hanno ricevuto il sacramento anche due diaconi appartenenti a istituti religiosi, un barnabita e un concezionista. Tra i concelebranti erano presenti anche i rispettivi Superiori Generali, Francisco Chagas Santos de Silva e Michele Perniola.
Nell’omelia, indirizzata in particolare ai nuovi sacerdoti, l’Arcivescovo non ha nascosto le difficoltà e i dubbi che essi dovranno affrontare: «Le asprezze del quotidiano, le frustrazioni dei cambiamenti, l’aridità dei giorni inconcludenti». La certezza è il messaggio di Gesù nel brano del Vangelo di Matteo letto durante la Messa. Ai discepoli consapevoli di essere «credenti mediocri», di fraintendere i suoi insegnamenti, il Signore dice: «Andate, io sono con voi». In questo passo monsigno Delpini trova le risposte alle domande che accompagneranno i nuovi ordinati nella missione da loro scelta.
«Qual è il volto della Chiesa che siamo incaricati di configurare?». L’interrogativo è lo stesso che si ponevano gli apostoli: erano pochi, «soltanto undici», timorosi, con «fede inquieta e convinzioni fragili, in un mondo che cambia e dai bisogni sconfinati». L’Arcivescovo così “traduce” e attualizza l’invito di Gesù ai discepoli: «Io vi mando non perché siete santi, ma perché possiate diventarlo. Non perché avete imparato tutto, ma perché siete disponibili a imparare. La vostra fede diventerà solida e perfetta perché imparerete da quelli che farete come discepoli (…). Io sono con voi, io vi precedo in ogni cuore e in ogni paese».
«I candidati che oggi sono inseriti nel presbiterio per l’imposizione delle mani e per la preghiera di ordinazione – ha concluso l’Arcivescovo – non sono qui solo per se stessi. Sono qui anche per diventare di fronte a tutti la risposta convincente per chi esita ad incamminarsi sulle strade della missione. Sono qui per essere testimonianza, soprattutto per i giovani, che vale la pena di mettersi in cammino, perché il Signore Gesù è sempre con noi, ogni giorno». Dopo due anni di pandemia la cerimonia è tornata a concludersi con la tradizionale festa all’esterno del Duomo con familiari, amici, fedeli delle loro parrocchie e compagni di seminario. Il 23 giugno l’Arcivescovo, sempre in Duomo, comunicherà ai nuovi sacerdoti le parrocchie a cui saranno destinati per svolgere il loro ministero.
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