Galimberti: “La balneabilità del lago di Varese è un grande traguardo, ora al lavoro su sviluppo e sostenibilità”
Dal 2 luglio ci saranno i primi due luoghi del lago aperti alla balneazione, uno di questi è a Schiranna. Il sindaco: "Un risultato che potrà portare benefici al nostro territorio sotto tanti punti di vista, non solo turistici"
Mancano pochi giorni al momento in cui il lago di Varese diventerà ufficialmente balneabile in alcuni punti. Un traguardo che sembrava impensabile, e invece è raggiunto. Nello specchio d’acqua, dopo la depurazione e la sua conversione a luogo turistico, non sarà però possibile entrare in punti diversi se non nei lidi di Bodio e Varese.
Così, dopo avere sentito il sindaco di Bodio Eleonora Paolelli, abbiamo provato a chiedere al sindaco di Varese Davide Galimberti quale sarà il futuro di quella parte di città.
Il 2 luglio il lago torna ufficialmente balneabile, e il lido di Schiranna è uno dei due “certificati”: qual è per lei il significato di questo evento?
«Tornare ad avere, dopo decenni di attesa, un lago balneabile è un grande traguardo, frutto di un lavoro di rete svolto in questi anni – commenta il sindaco – Ora però serve programmare una serie di interventi per dare il via alla prima stagione di balneazione nell’area della Schiranna, nell’ottica di una fruizione che sia sicura e sostenibile: dobbiamo pensare infatti prima di tutto alla valorizzazione complessiva del nostro lago, a partire dalle sue caratteristiche naturali, alla biodiversità e, certo, anche alla fruizione umana ma sempre in un’ottica di rispetto dell’ambiente che viviamo. All’interno di questo c’è poi il tema dell’Isolino Virginia, altro luogo che dobbiamo valorizzare sempre di più perché è uno dei nostri beni Unesco più belli».
Balneabilità è una parola che sembrava impossibile fino a pochi anni fa. Qual è l’aspettativa su questo argomento?
«Sicuramente fino a pochi anni fa nessuno si sarebbe aspettato di arrivare a questo momento – sottolinea Galimberti – Certo però che decretare la balneazione non basta. Se vogliamo che questo percorso non resti solo un annuncio dobbiamo costruire un progetto che comprenda molti fattori, dalla sicurezza all’offerta ricettiva e al potenziamento dei servizi. Va poi sottolineato che il parametro della balneabilità va inteso come stimolo per raggiungere il completo risanamento e la salvaguardia del lago come patrimonio naturale, sviluppando un tipo di turismo responsabile e rispettoso della biodiversità presente».
Quali saranno i primi passi in merito da parte del comune di Varese?
«Ci sono sicuramente delle priorità da mettere in campo – precisa Galimberti – Prima di tutto è necessario procedere con la verifica della sicurezza dell’acqua, cosa che, nel rispetto degli impegni presi in occasione dell’incontro dell’Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale, stiamo facendo già da qualche settimana grazie alla collaborazione con il Gruppo sommozzatori della Protezione Civile, che stanno ispezionando il fondale e recuperando eventuali rifiuti presenti. Ci sarà poi da garantire la sicurezza dell’area e dei bagnanti: come Comune abbiamo individuato due aree che saranno a disposizione per chi vorrà fare il bagno e sono gli spazi a destra e sinistra della piscina della Schiranna. Qui sono presenti prati e alberi che già oggi accolgono tanti turisti ogni weekend, bisognerà solo far in modo poi che la fruizione sia rispettosa dell’ambiente: in questo senso verranno posizionati anche ulteriori cestini all’interno del parco».
Cosa “si porta dietro” la dichiarazione di balneabilità del lago? Quali sono i possibili sviluppi?
«Il percorso è appena partito, ma se gestito bene da parte di tutti credo potrà essere molto importante per il territorio – Conclude Galimberti – Noi ci stiamo già muovendo su tanti fronti, oltre a quelli ambientali e ricettivi. Ad esempio tra i nostri obiettivi c’è sicuramente di creare una connessione diretta con l’Isolino Virginia, con un collegamento che permetta di raggiungere il sito archeologico dalla Schiranna. Un modo per valorizzare il lago dal punto di vista turistico e nel rispetto dell’ambiente, grazie all’impiego unicamente di mezzi elettrici. Oltre alla navigazione elettrica, un’opportunità importante va anche nella direzione del potenziamento del cicloturismo, una risorsa fondamentale grazie a percorsi ciclabili sempre più estesi in tutto il territorio a cui ora potrà essere affiancata la proposta di creare, in zona Schiranna, un collegamento per autobus dotati di carrello per biciclette. Verrà poi sviluppato un progetto di percorsi naturalistici che consentano di conoscere e osservare l’ambiente naturale, per far scoprire la ricchezza di un ecosistema da tutelare e favorire una fruizione rispettosa di flora e fauna selvatica».
Insomma: «La balneazione ed il risanamento imporranno sicuramente una maggiore tutela dell’area e pertanto non ci saranno nuove iniziative edificatorie in un luogo così importante dal punto di vista ambientale. Detto questo però quanto iniziato, se visto come un lavoro complessivo, potrà portare benefici al nostro territorio sotto tanti punti di vista, non solo turistici».
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