Cocquio Trevisago

Il Museo Salvini mette in mostra i suoi affreschi restaurati per il festival Archivifuturi

Terminati gli interventi sui dipinti che abbelliscono il mulino dove visse e lavorò Innocente Salvini tra Cocquio Trevisago e Gemonio. Domenica 12 l’apertura con gli interventi di Piero Lotti, Michele Ferrari e Angela Viola

12 Giugno 2022

C’è anche il Museo Salvini, che si trova al confine tra Cocquio Trevisago e Gemonio, tra quelli inseriti nel festival culturale “Archivifuturi” organizzato dalla rete “Archivi del contemporaneo – Lombardia terre d’artisti”. E c’è per un motivo particolarmente interessante.

Nel mulino-museo che fu del pittore Innocente Salvini, sono infatti terminati i lavori di restauro degli affreschi che abbelliscono le pareti di questo antico edificio che (insieme alle persone che lo frequentavano e al lavoro effettuato al suo interno) fu di grande ispirazione per il maestro nato nel 1889 e scomparso nel 1979).

Domenica 12 giugno quindi, dalle ore 15 le porte del museo si apriranno per illustrare al pubblico i lavori appena conclusi. Piero Lotti e il pittore Michele Ferrari, avvalendosi di frammenti di spolveri e cartoni originali, illustreranno l’opera di restauro del ciclo degli affreschi del “Nuzent”, come era conosciuto il Salvini nei suoi luoghi.

In seguito alla presentazione ci sarà l’apertura straordinaria dello studiolo di Innocente Salvini, un luogo privatissimo che conserva le maschere funerarie dei suoi congiunti realizzate da lui stesso in gesso. La visita sarà accompagnata dalle parole e dalle riflessioni di Angela Viola.

10 Giugno 2022
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