Nino Galici il supereroe dei bambini malati diventa Cavaliere della Repubblica

Faceva l'operaio ma il suo sogno era fare l'animatore sociale. Ha fondato “Cuorieroi per bambini eroi” una onlus che aiuta i piccoli pazienti ricoverati nei reparti pediatrici degli ospedali

Il 2 giugno a Varese tra i premiati con l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica italiana c’era anche Antonino Galici di Vedano Olona. Quando ha ritirato l’attestato dalle mani del prefetto è scattato un lungo applauso e nell’Aula Magna dell’università dell’Insubria si è levato un grido: «Bravo Nino», come lo chiamano gli amici. Per un giorno ha abbandonato il costume di Capitan America, che indossa per fare animazione nei reparti pediatrici, è si è vestito con giacca e cravatta nel rispetto della solennità del momento.

Festa della Repubblica a Varese
da sinistra: il sindaco di Vedano Olona, Cristiano Citterio, Antonino Galici e il prefetto Salvatore Rosario Pasquariello

Antonino Galici di Vedano Olona ha fatto per molti anni l’operaio in una manifattura della provincia di Varese, la “Calze Olona srl“, fino a quando nel 2000, dopo anni di volontariato, decide di licenziarsi per dedicarsi all’attività di animatore sociale per i bambini malati e ricoverati nei reparti pediatrici.
Nel 2016 fonda la onlus “Cuori eroi per bambini eroi” per fare attività in favore dei pazienti oncologici, le case-famiglia e i centri di accoglienza.

Festa della Repubblica a Varese
Antonino Galici con la moglie e i figli

L’anno successivo nasce il sodalizio con Nida, “Nazionale italiana dell’amicizia onlus”, realtà affine a quella fondata da Galici, che regala sorrisi e speranza ai bambini ricoverati nei vari reparti ospedalieri. Raccoglie fondi, anche organizzando  eventi sportivi, a sostegno delle cure mediche, per l’acquisto di attrezzature e l’assistenza a domicilio dei piccoli degenti. «Spero che con questa onorificenza – ha commentato Galici – possa aiutare ancora più bambini. La dedico a mia moglie, perché senza di lei non avrei mai potuto fare tutto questo, ai miei figli e a tutti i bambini che ho incontrato e incontrerò nella mia vita».

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Michele Mancino
michele.mancino@varesenews.it

Il lettore merita rispetto. Ecco perché racconto i fatti usando un linguaggio democratico, non mi innamoro delle parole, studio tanto e chiedo scusa quando sbaglio.

Pubblicato il 02 Giugno 2022
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