Tra Sacro e Sacro Monte: nuovi spettacoli di teatro in quota e in città

La XIII edizione ha un nuovo palcoscenico alla XIV Cappella e tanti spettacoli originali da vivere in quota, in villa o nei quartieri. Si comincia il 7 luglio con Massimo Recalcati

Generica 2020

Vanta un nuovo palcoscenico e decine di spettacoli originali la nuova edizione di Tra Sacro e SacroMonte, il festival di prosa che si svolge sulla cima del Sacro Monte di Varese, patrimonio UNESCO, dal 7 al 28 luglio.
Anche quest’anno la rassegna porterà sotto le stelle grandi artisti della scena italiana per tutti i giovedì di luglio, accompagnati da spettacoli itineranti nei quartieri della città e opere in villa, per unire borgo e città.

La tredicesima edizione di Tra Sacro e Sacro Monte è stata presentata oggi, lunedì 6 giugno nel Salone Estense dal sindaco Davide Galimberti, dall’assessore alla cultura Enzo Laforgia.
«Torniamo quest’anno  alle grandi domande dell’uomo che da sempre popolano la letteratura e l’arte, partendo dalle riflessioni sull’oggi», ha detto il direttore artistico Andrea Chiodi introducendo il tema del festival “Un inno alla vita in tempo di morte” e annunciando la più grande novità di quest’anno: il palcoscenico principale del festival si sposta di qualche decina di metri. Per ragioni di sicurezza non sarà più la Terrazza del Mosè ma la XIV Cappella. «Una soluzione che permette di conservare la magia del luogo, la vista mozzafiato e anche la capacità del Festival di accogliere fino a 500 persone per ogni rappresentazione. 

Generico 06 Jun 2022

TRA SACRO E SACRO MONTE PROSA: UN INNO ALLA VITA IN TEMPO DI MORTE
4 spettacoli nei giovedì sera di luglio

Per quattro settimane di luglio il giovedì sera la cima del monte riecheggerà della voce di diversi artisti con un filo rosso che muove all’azione anche per superare gli anni più recenti spesso vissuti in soste forzate.

«“L’unico modo per combattere la morte, è cantare un inno alla vita. L’unico modo per ricominciare, oggi, è farlo con forza”: da queste parole che presentano il lavoro teatrale di Massimo Recalcati siamo voluti partire per scegliere un racconto efficace anche per questa edizione – prosegue Chiodi – Un inno alla vita da cantare per combattere la morte, direi anche per combattere il male. Lungo il mese di luglio proveremo a portare, nell’incanto del Sacro Monte, alcune figure e pensieri che ci spalancano a questa prospettiva; inizieremo giovedì 7 con Amen scritto da Massimo Recalcati, diretto da Valter Malosti e con tre straordinari interpreti del teatro contemporaneo come Marco Foschi e Danilo Nigrelli per la prima volta al festival insieme a Federica Fracassi più volte presente nei giovedì di Tra Sacro e Sacro Monte».

Il 14 luglio il festival continua con una figura straordinaria che più di tutti ha cantato questo inno alla vita: San Francesco, nel racconto originale di Giovanni Scifoni, noto attore romano che ha fatto dell’inno alla vita attraverso l’ironia un suo cavallo di battaglia e che porterà al festival lo spettacolo Mani Bucate.

Sarà poi la volta, giovedì 21, di una delle giovani attrici, autrici e performer più interessanti della nuova generazione di artisti del teatro italiano: Federica Rosellini, Premio Ubu 2021 per Amleto di Antonio Latella, che debutta al Sacro Monte con un suo studio su una figura interessantissima come Hildegard Von Bingen e «che abbiamo voluto sostenere e produrre», precisa Chiodi.

A chiudere la rassegna il 28 luglio è un atteso ritorno al festival: Massimo Popolizio che racconterà la figura di Pasolini nella celebrazione dei cent’anni dalla nascita; un omaggio del festival ad una figura che pur nella drammaticità del vivere ha sempre cercato come combattere la morte, non tanto come fine della vita ma come morte della ragione.

Generico 06 Jun 2022

TRA SACRO E SACRO MONTE VA IN CITTÀ
4 spettacoli in sette appuntamenti nei weekend di luglio 

Torna la collaborazione di Tra Sacro e Sacro Monte e Karakorum Teatro-Spazio YAK che porterà diverse rappresentazioni in luoghi inaspettati e consueti dei quartieri cittadini.

Si comincia sabato 16 luglio nel campetto da basket parco pubblico di via Oriani con Giorno Zero, seguito il 23 da Farsi Silenzio in scena al belvedere De Bortoli di fronte al santuario dei ss. Fermo e Rustico, mentre martedì 26 luglio Poco più di un fatto personale sarà ospitato sulla terrazza del Mosè al Sacro Monte di Varese.

«Per il secondo anno consecutivo, Tra Sacro e Sacro Monte va in città e ci va con il desiderio di mettersi in ascolto ­– racconta Stefano Beghi, direttore artistico di Karakorum Teatro – Spazio YAK -. Il focus, curato da Karakorum Teatro, vuole essere una sorta di pellegrinaggio laico attraverso la città, un andare lontano spinto dal il desiderio di ritrovare il proprio centro, un uscire dall’abitudine per mettersi in discussione e riflettere su quello definisce ciascuno di noi: il proprio spazio, il proprio tempo, le proprie idee».

I tre spettacoli abiteranno luoghi inediti della città, a tratti dimenticati dalle progettazioni culturali. Sono luoghi di quotidianità, di oggi e di ieri, spazi in cui immergersi, interrogarsi e condividere una domanda, ma anche luoghi dove poi tornare a vivere, in cui dover immaginare futuri felici e sostenibili.

E poi c’è Anche io non sono mia, un percorso scritto appositamente per il festival da Francesca Garolla, drammaturga varesina e anima del Teatro i di Milano. Lo spettacolo, prodotto in esclusiva per il Festival, nasce dall’incontro di Garolla con alcune delle suore del Sacro Monte e conduce gli spettatori  in una passeggiata alla riscoperta del borgo di Santa Maria del Monte, un luogo che è stato scelto come casa dalla comunità delle romite ambrosiane e che, come dice l’autrice, “va al di là dello spazio e del tempo e che non si fa attraversare ma, anzi, ci attraversa ed abita lui stesso”.

Giorno Zero di Riccardo Tabilio, in scena nel quartiere popolare di Avigno, ci pone invece di fronte a una domanda tragicamente attuale: è giusto avere un’idea per cui morire? Quale memoria ha senso preservare, proteggere, curare, e quale invece è giusto perdere? Fa bene avere un’utopia? A cosa non saremmo disposti a rinunciare nel bel mezzo di una catastrofe?

Infine, Farsi Silenzio, di Tindaro Granata e Marco Cacciola, porterà il Festival nel quartiere di San Fermo. Nato durante un pellegrinaggio artistico, lo spettacolo ci conduce alla riscoperta del tempo, della lentezza, dell’inaspettata presenza del sacro in ogni dove.

«Siamo enormemente grati al Festival per questa rinnovata sinergia e per la sua decisione di ospitare la prima nazionale del nuovo spettacolo di Karakorum Teatro, Poco più di un fatto personale, segno di una collaborazione che diventa sempre più trasversale, ricca e di ampie vedute», conclude Beghi.

TRA SACRO E SACRO MONTE A VILLA PANZA
Speciali performance in due martedì e un mercoledì di luglio

«Per il terzo anno FAI-Villa e Collezione Panza collabora con il festival Tra Sacro e Sacro Monte con il desiderio di creare un legame di pensieri e contenuti tra realtà che operano nel mondo della cultura del nostro territorio – dice Anna Bernardini, Direttrice FAI Villa e Collezione Panza – Siamo felici che anche quest’anno le Sere FAI d’estate a Villa Panza creino un’offerta culturale coordinata insieme agli appuntamenti del giovedì al Sacro Monte, con la grande prosa, e agli appuntamenti di Tra Sacro e Sacro Monte va in città prodotti in collaborazione con Karakorum teatro».

Il progetto messo a punto per questa XIII edizione del festival si intitola “Opere in scena a Villa e Collezione Panza” e si nutre di una relazione simbiotica tra architettura, natura e paesaggio.
Tre gli artisti coinvolti, tutti amici del festival e della collezione Panza, un direttore d’orchestra, un regista e un’attrice: Alessandro Cadario martedì 5 luglio, Andrea Chiodi il 12 e Federica Fracassi mercoledì 20 saranno chiamati a dialogare attraverso lo strumento della musica e della parola con alcune delle opere della collezione creando un personale percorso che mette in relazione lo sguardo di un artista con l’opera di un altro artista.

«Le opere andranno in scena – spiega Bernardini – prenderanno cioè vita attraverso le suggestioni di chi frequenta i più importanti palcoscenici italiani come gli artisti invitati. Una commistione tra arte e teatro esattamente come accade al Sacro Monte».
In questa occasione sarà possibile visitare la collezione permanente e la mostra Giorgio Colombo.

TRA SACRO MONTE E POGLIAGHI

Visita guidata serale alla casa museo più eclettica di Varese. In occasione delle serate di spettacolo – i giovedì di luglio alle 18.30 con prenotazione obbligatoria -, la residenza di Lodovico Pogliaghi sarà eccezionalmente aperta al pubblico e visitabile: collocata al termine del Viale delle cappelle e concepita dall’artista milanese come laboratorio-museo, Casa Pogliaghi ospita una ricca raccolta di opere d’arte frutto della passione collezionistica del proprietario di casa. Più di 1200 opere da tutto il mondo e circa 600 reperti archeologici sono collocati accanto alle creazioni dello stesso Pogliaghi, tra le quali spicca il modello in gesso originale della porta centrale del Duomo di Milano.

INDICAZIONI  & INFO

Prevendita: i biglietti saranno disponibili online dal 7 giugno sui siti  www.trasacroesacromonte.it e  www.karakorumteatro.it.
Oppure si possono acquistare presentando ricevuta d’acquisto allo spazio di Casa Museo Lodovico Pogliaghi  o ancora alla biglietteria del Miv, Multisala Impero Varese

COSTO BIGLIETTI TUTTI GLI SPETTACOLI: 12€
FORMULA ABBONAMENTO SOLO GIOVEDÌ: 4 spettacoli a 40€

Solo per gli spettacoli del giovedì sera sarà possibile acquistare i biglietti invenduti in prevendita presso Casa Museo Lodovico Pogliaghi a partire da 1 ora e mezza prima dall’inizio dello spettacolo.

In caso di pioggia gli spettacoli del giovedì saranno spostati nella Basilica di San Vittore con comunicazione la sera precedente su www.trasacroesacromonte.it, per gli altri spettacoli si consulta la singola scheda nel calendario sul sito.

A SOSTEGNO DELL’INIZIATIVA GLI INTERVENTI DEI RAPPRESENTANTI DEGLI ENTI CHE AFFIANCANO IN PARTENARIATO IL FESTIVAL

«Il festival Tra Sacro e Sacro Monte quest’anno fa ritorno nel segno della vita, come invito a ricominciare, e lo fa con tutta la forza dello spettacolo dal vivo – dichiara il sindaco Davide Galimberti – Una rassegna che torna ad animare di musica, arte e bellezza il borgo antico. Il modo migliore per valorizzare ancora di più la suggestione di un luogo unico», Davide Galimberti, Sindaco Comune di Varese.

«Un inno alla vita per aiutarci a riprendere con forza la nostra quotidianità. Dopo il percorso su Dante e la Divina Commedia dello scorso anno, il festival Tra Sacro e Sacro Monte torna alle grandi domande dell’uomo e ci propone un percorso che parte dalla contemporaneità, dalle riflessioni sulla vita di ogni giorno: uno squarcio di fiducia, per aprirci finalmente lo sguardo verso il futuro. L’incantevole scenario del festival contribuirà, ancora una volta, a farne un’iniziativa capace di attrarre un pubblico che, in molti casi, giungerà a Varese proprio per assistere a una delle rappresentazioni di pregio che vengono proposte da alcuni dei più prestigiosi nomi della scena italiana. Pubblico che potrà assaporare la bellezza e la profondità dell’arte teatrale vissuta in un contesto ambientale che rappresenta un’eccellenza del nostro territorio, tanto da essere nell’elenco dei siti patrimonio dell’Umanità UNESCO. Un’iniziativa che s’inserisce a pieno titolo, quindi, tra quelle che Camera di Commercio sostiene nell’ambito del bando realizzato in sinergia con la Fondazione Comunitaria del Varesotto, consapevole che un’offerta turistica integrata debba ricomprendere anche proposte di questo genere, in grado di rappresentare di per sé un fattore d’attrattività», Fabio Lunghi Presidente Camera di Commercio Varese.

«Rinnovo agli amici, artisti e tecnici, di Tra Sacro e Sacro Monte il mio convinto compiacimento per il valore del loro lavoro e la costanza con cui portano avanti la tradizione artistico-culturale di questo Festival. Il mese di luglio al Sacro Monte, ormai da tredici edizioni, è caratterizzato da questo appuntamento dall’indiscutibile qualità culturale che non è mai mancano, nemmeno nei momenti più complessi di questi ultimi anni. La tematica scelta è di nuovo in grado di interrogare ciascuno e sarà arricchita dalla rappresentazione alla XIV Cappella perché il Sacro Monte è una cornice che dà bellezza ad ogni iniziativa culturale che vi si svolge. Auguro ogni bene e i migliori esiti per l’edizione di quest’anno agli amici di Tra Sacro e Sacro Monte, esprimendo loro il mio apprezzamento e la mia profonda riconoscenza», Don Sergio Ghisoni, Arciprete del Santuario di Santa Maria del Monte.

«La capacità dell’uomo di porsi domande cela un anelito al senso di meraviglia e di stupore di fronte al mistero dell’esistenza. È un esercizio che permette di conoscersi e di riconoscere i propri bisogni. Le personalità che Tra Sacro e Sacro Monte porterà a Varese ci aiuteranno appunto a riflettere sul mondo contemporaneo e ogni appuntamento del festival sarà occasione di condivisione e di scambio tra artisti e spettatori», Mons. Luigi Panighetti Prevosto di Varese

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Pubblicato il 06 Giugno 2022
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