Screening mammografico bloccato dall’attacco hacker. Ats Insubria assicura: “Torneremo a pieno regime”

La violazione del sito avvenuta il 5 maggio scorso ha cancellato alcuni dati. Gli appuntamenti sono fermi ma da luglio dovrebbero ripartire a pieno regime

Centro SME

Il 5 maggio scorso, Ats Insubria diede notizia di essere rimasta vittima di un attacco hacker. Il suo sistema informatico era stato violato. I tecnici erano intervenuti per isolare il sito ( collegato a tutte le strutture e professionisti socio sanitari delle due province di Varese e Como) ma il danno si era rivelato grave. «Al momento ci risulta impossibile qualunque intervento e siamo dispiaciuti per le ricadute sull’utenza, che in queste ore non può prenotare, né consultare, né interloquire coi nostri servizi» aveva allora commentato il Direttore Generale Lucas Maria Gutierrez.

Tra le vittime dell’attacco anche le donne della campagna di screening mammografico. Gli appuntamenti, ripresi con grande impegno dopo i difficili mesi dell’emergenza covid, sono di nuovi bloccati. Le strutture coinvolte nella campagna hanno terminato la prima decade di giugno le agende che erano state prenotate. Ora, superata la fase critica, stanno ripartendo gli inviti alle donne a prendere parte allo screening.
Sembrerebbe, però, che l’attacco abbia avuto ripercussioni sulla mailing a cui Ats Insubria faceva riferimento. 

L’Agenzia assicura che i problemi sono stati risolti e che il programma è ripreso con regolarità: « Le attività previste per i programmi di screening della mammella stanno proseguendo dopo i lievi rallentamenti causati dall’attacco hacker delle scorse settimane. Siamo già al lavoro, in stretta collaborazione con le tre ASST afferenti ad ATS Insubria, per riprendere l’attività a pieno ritmo. A questo proposito ci teniamo ad evidenziare che in accordo con le ASST sono stati aumentati gli slot e dal mese di luglio, progressivamente, torneremo a pieno regime».

La fiducia di Ats si scontra, però, con alcune segnalazioni che ci sono arrivate sulle difficoltà a far ripartire la macchina: anche nei mesi di luglio e agosto sembra che gli appuntamenti siano molto limitati e concentrati in pochi giorni.
L’augurio è che le agende si riempiano già nei prossimi giorni e che, con l’autunno, il programma di screening possa ripartire a pieno regime, data l’importanza della diagnosi precoce per un tumore che colpisce ogni anno circa 1000 donne nel Varesotto. 

Le donne coinvolte nella campagna sono quelle tra i 45 e i 49 anni con inviti annuali ( novità in corso di attuazione) e quelle tra i 50 e i 74 anni ogni due anni.

Alessandra Toni
alessandra.toni@varesenews.it

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Pubblicato il 29 Giugno 2022
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