Attenzione a chi tenta la truffa dell’acqua a Cuveglio e in Valcuvia

Con l’arrivo della bella stagione cresce l’accanimento dei truffatori, anche nelle valli. I consigli delle forze dell’ordine

truffa anziani

Giugno 2022, la giovane che suona alla porta: «Signora suo figlio ha fatto un incidente. Io sono il suo avvocato, e gli servono 6 mila euro».
L’anziana: «Ma ne ho solo 3 mila».

E tremila euro che prendono il volo, via, da Montegrino Valtravaglia.

Qualche giorno dopo, altro tentativo a Mesenzana, per fortuna andato fallito con l’oro che rischia di diventare piombo se non viene messo nel frigorifero: l’anziano mangia la foglia e fa la cosa giusta, chiama il 112.

In un altro paese altra truffa riuscita con parte del gruzzoletto dei nonni che prende il largo, cifre a 4 zeri, non bruscolini. L’ultimo degli allarmi arriva oggi, 27 luglio da Cuveglio con persone avvistate per tentare il colpo con la truffa dell’arsenico nell’acqua e dei controlli che vanno fatti agli impianti mentre il complice tenta di perlustrare stanze e cassetti; anche stavolta per fortuna andata buca.

Ci risiamo: con l’arrivo della bella stagione, quella delle vacanze per intenderci, una fetta di popolazione che con l’accrescere della denatalità diventa sempre meno trascurabile, rimane sola. Parenti al mare, nonni  che boccheggiano in casa al caldo e ogni tanto ci cascano. I carabinieri della compagnia di Luino, per esempio, fra tempo hanno attivato una serie di incontri che vedono i comandanti di stazione spendersi a fronte della loro esperienza di luogotenente carica speciale, maresciallo capo, m.llo maggiore e così via.

Militari coi piedi per terra e che conoscono il territorio e i suoi problemi. Le regole per affrontare quella che rappresenta una vera e propria piaga che colpisce a fondo e nel personale gli anziani, minandone l’autostima, ha però in alcun i precisi consigli i migliori alleati. Il primo di tutti è un numero, il 112 da comporre sempre quando c’è qualcuno che non si conosce o non convince che si presenta alla porta.

Poi esiste, per tutti, il migliore degli alleati, rappresentato dal legame che si crea tra vicini: un controllo di vicinato attivo in grado non solo di dare l’allarme, ma anche di prendere nota di modello e numero di targa, orario, punti di accesso e di fuga dei sospetti, che se trasmessi tempestivamente permettono anche solo di fermare e identificare persone che hanno un nome e un cognome e che, come sempre, lasciano tracce preziose per eventuali indagini.

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

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Pubblicato il 27 Luglio 2022
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