Caldo e Covid: pronto soccorso da “bollino nero” e ambulanze sotto stress

Moltissime le richieste di soccorso alla centrale del 118. Nei mesi di giugno e luglio si sono registrate 700 telefonate di media al giorno contro le 550 degli anni passati. Lunghi tempi d'attesa nei PS

ambulanze in coda

Una media di 150 chiamate in più ogni giorno. L’emergenza caldo con la ripresa dei contagi covid stanno mettendo in seria difficoltà il sistema dell’emergenza sanitaria. I dati di Areu, l’Agenzia dell’emergenza urgenza regionale, dimostrano una crescita importante di attività in tutte le province lombarde. Nel territorio della Soreu dei Laghi ( che copre Varese, Como e Lecco) si è passati dalle 550 chiamate degli anni precedenti alle attuali 700.

A cascata, il problema si riversa sui pronto soccorso che da giorni sono da “bollino nero” con accessi superiori alla media stagionale. Alla base della crescita notevole, come dicevamo, ci sono sicuramente i nuovi contagi da Covid con l’aumento delle ospedalizzazioni ormai salite a oltre 1600. Ma è anche il caldo anomalo che sta creando molti problemi soprattutto alle persone più fragili, grandi anziani o over65 anni affitto da patologie croniche. Il caldo provoca disidratazione e scompensi.

Anche nei pronto soccorso della provincia di Varese sia dell’Asst Sette Laghi sia dell’ASST Valle Olona  gli accessi sono notevolmente aumentati. In alcuni momenti il sistema è in difficoltà e le ambulanze stazionano nelle “camere calde” in attesa che la persona trasportata venga presa in carico. Il rallentamento contribuisce a rendere meno spedita l’attività delle centrali 118 chiamate a trovare mezzi di soccorso disponibili. 

Non nasconde i problemi il direttore sanitario della Valle Olona Claudio Arici: « La nostra azienda ha un’importante carenza di alcuni professionisti. Attualmente sono circa 70 i medici in meno e i problemi maggiori sono proprio in pronto soccorso e in rianimazione e anestesia. Così tutto il personale medico ruota sui PS coprendo almeno il 65% dei turni necessari. In questo momento l’impegno del nostro personale è decisamente elevato. Io posso solo ringraziare tutti per la disponibilità e i grandi sforzi che vanno ben oltre l’ordinario».

Questo pomeriggio, mercoledì 27 luglio, al pronto soccorso di Busto Arsizio un codice verde aveva un’attesa di 6 ore mentre a Gallarate l’attesa saliva a 9 ore e a Saronno a 10 ore mentre per i codici gialli a Busto si prevedevano attese di 80 minuti, a Gallarate di 111 e a Saronno di 146. Nel presidio di Somma le attese dei covid verdi erano di questi due ore e di 30 minuti per i gialli.

I tempi di attesa on line della Sette Laghi non sono più accessibili  ma già nel maggio scorso il direttore sanitario Maffioli aveva parlato di indici di affollamento grave o gravissimo da inizio anno e di attese medie per avere un letto in reparto di 28 ore  all’ospedale di Circolo, 22 ore a Tradate, 18 a Luino, 13 ad Angera e 8 a Cittiglio. 

Alessandra Toni
alessandra.toni@varesenews.it

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Pubblicato il 27 Luglio 2022
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