Il consiglio comunale di Gallarate (quasi all’unanimità) sostiene gli Alpini

Dopo le accuse e le polemiche la Lega ha presentato in molti Comuni una mozione di vicinanza al Corpo e all'Associazione Nazionale Alpini. Tutti d'accordo sul sostegno

90 anni Alpini Gallarate

Lo stanno facendo diversi Comuni in tutta la Lombardia e anche Gallarate non è da meno: il consiglio comunale gallaratese ha approvato una mozione a sostegno dell’Associazione Nazionale Alpini.
Una presa di posizione che trae le origini dal dibattito e dalla polemica sulle molestie sessuali denunciate da diverse donne in occasione delle ultime adunate: a fronte di critiche al Corpo degli Alpini, la Lega ha infatti presentato una mozione-fotocopia in molti Comuni di Lombardia.

La mozione «
disapprova le tante polemiche verso il Corpo degli alpini» ha spiegato presentando il testo la consigliera leghista Evelin Calderara. «Sicuramente in una manifestazione di 80mila persone c’è il povero disgraziato che fa apprezzamenti sgradevoli, ma assurdo è condannare una adunata che si fa da cent’anni» ha continuato Calderara, che ha espresso il suo auspicio per il futuro citando il motto della adunata 2022: “Pronti per altri cento anni”.

Il testo della mozione cita il ruolo sociale e militare degli Alpini, la funzione sociale dell’Associazione Nazionale delle penne nere, impegna il sindaco a “partecipare personalmente, o per tramite di un proprio delegato, in rappresentanza dell’Amministrazione e indossando la fascia tricolore, all’annuale adunata dell’Associazione dando della manifestazione adeguata promozione sul proprio territorio”.

Nel voto la mozione ha messo d’accordo (quasi) tutti: è stata approvata con ventuno voti favorevoli e un astenuto, Massimo Gnocchi, che ha rimarcato il disagio a votare su materie estranee alla competenza comunale, ha citato episodi storici sul valore delle penne nere e ha fatto un distinguo: «Increscioso quel che è successo, ma di qui a presentare una mozione mi pare eccessivo, benché al Corpo e all’Associazione Nazionale Alpini vada tutta la mia personale stima» ha detto, quasi in conclusione di dibattito.

Nella precedente discussione in aula molti richiami a non confondere responsabilità individuali e dell’istituzione: «Esprimo il mio appoggio al Corpo degli Alpini perché sono convinto non sia giusto fare di tutta l’erba un fascio» ha detto Marco Colombo (FdI). 
«Non è che se allo stadio c’è uno scemo che picchia qualcuno chiudiamo lo stadio, non è che se a un concerto c’è chi molesta evitiamo i concerti» ha rimarcato Giovanni Pignataro (Pd). «È chiarissimo che gli alpini nella grandissima maggioranza meritano rispetto» (foto di apertura: corteo degli Alpini per il centenario della sezione di Gallarate, 2019).

Michele Aspesi (Lista Cassani, ex alpino) ha citato i «valori dell’alpinità» e le «funzioni di protezione civile» che dal 1987 sono in capo anche all’ANA.
Prosaico, ironico e concreto Carmelo Lauricella, che dopo aver ricordato due alpini nelle file di famiglia, ha ricordato che la mozione prevede l’invio di una delegazione alle prossime adunate: «Se notassi qualche molestatore tra le nostre file, usurpatore del ruolo, provvederei proponendogli un calcio dove non batte il sole. Un calcio con spirito alpino, dato con la forza e la fraternità del suo socio di sempre: il mulo».

Se i più hanno invitato appunto a «non fare di tutta l’erba un fascio», sull’altro polo – la critica agli episodi di molestie – si è soffermata più che altro una consigliera, Sonia Serati (PiùGallarate), che ha parlato di «sessismo sistematico e culturale nel Corpo degli alpini»: «sono state segnalati episodi di discriminazione, le vittime sono soprattutto donne, soprattutto nella ristorazione, che si sono trovate ad accettare molestie e allusioni sessuali» (di oggi la notizia dell’archiviazione di una notizia per impossibilità di risalire agli autori). Serati ha riportato in evidenza il tema culturale collettivo: «Il problema è il giustificazionismo, tra cui il cameratismo militare».
Serati ha ricordato la necessità di «educare i nostri concittadini a comportamenti corretti», comunque al di là delle sottolineature critiche ha votato il testo di sostegno al Corpo e all’Ana.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 05 Luglio 2022
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