Crisi idrica, il monito del presidente Folli: “L’acqua è poca, è richiesto a tutti un sacrificio”

La grave crisi idrica in atto sta imponendo scelte difficili. Il cuneo salino del Po avanza e l’Autorità di bacino ha chiesto che l’utenza irrigua sia ridotta del 20% e che sia rilasciata una maggior portata agli affluenti del grande fiume

Siccità

La grave crisi idrica in atto sta imponendo scelte difficili. Il cuneo salino del Po avanza e l’Autorità di bacino ha chiesto che l’utenza irrigua sia ridotta del 20% e che sia rilasciata una maggior portata agli affluenti del grande fiume.

Al Tavolo regionale per l’utilizzo in agricoltura della risorsa idrica, riunitosi il 30 giugno mattina, Alessandro Folli, in qualità di presidente di Anbi Lombardia (l’associazione regionale dei consorzi di gestione e tutela del territorio e delle acque irrigue), ha ribadito con forza la necessità di mantenere integre le portate erogate all’agricoltura già in grave difficoltà per salvare i raccolti che ancora hanno qualche speranza di arrivare a completa maturazione. La Regione ha accolto la richiesta e ha ringraziato i Consorzi di bonifica per il difficile compito che sono chiamati ad assolvere nella gestione dell’acqua irrigua in una situazione così critica.

Raggiunto questo risultato e considerato che proseguono scarsi gli afflussi idrici ai laghi, si rende necessario anche per il Consorzio Est Ticino Villoresi compiere nuove scelte nella gestione dell’acqua e delle turnazioni.

Nell’ipotesi verosimile che i volumi idrici disponibili nel Lago Maggiore, in assenza di piogge copiose, consentano di proseguire l’irrigazione con il 50% delle portate per altri 15 giorni, il tavolo con le associazioni di categoria degli agricoltori, convocato dal presidente Folli il 30 giugno pomeriggio, ha deciso di ridare al Villoresi una portata di 48 mc/s con una turnazione su 5 giorni ovvero da martedì 5 a sabato 9 luglio e di ridurre conseguentemente la portata nel Naviglio grande a 12 mc/s per poi riportarla a 55 mc/s da domenica 10 luglio (dallo scorso 24 giugno tutta la portata complessivamente disponibile per il Consorzio è stata erogata nel Naviglio Grande, salvo il quantitativo necessario al mantenimento di un minimo deflusso nel Canale Villoresi).

“Siamo consapevoli che la decisione presa comporterà un notevole sacrificio per l’utenza sia del Villoresi che dei Navigli occidentali ma l’acqua a disposizione è scarsissima ed è necessario l’impegno di tutti per tentare  di salvare almeno una parte dei raccolti – ha detto Folli – La proposta di ridurre al 50% la portata sia del Villoresi che dei Navigli non è stata accolta. Con una portata così ridotta non sarebbe stato possibile soddisfare le esigenze irrigue né su un canale né sull’altro, decretando in via definitiva la perdita della produzione agricola. La gravità della situazione ci impone prese di posizione pragmatiche nel tentativo, estremo, di salvare il salvabile”.

Il Naviglio Martesana, già passato da 26 mc/s a 10 mc/s lo scorso 22 giugno, non subirà al momento variazioni in attesa di un aggiornamento della situazione, come confermato dalla Giunta tecnica del Consorzio dell’Adda riunitasi venerdì 1 luglio mattina.

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Pubblicato il 01 Luglio 2022
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