“Dalle pantegane al vaiolo delle scimmie”, la rinascita del lago di Varese

La balneabilità del lago di Varese ha scatenato tanti commenti e molta ironia, ma anche riflessioni interessanti sul futuro del bacino e del suo territorio

Il tuffo dei politici nel Lago di Varese

Ma davvero siete andati a fare il bagno nella melma del lago di Varese, tra sabbie mobili e intricati canneti pieni di zanzare tigre, tra i voraci siluri e i mordaci gamberi… mah!” Manca la domanda, ma il post di Claudio non lascia dubbi. Lui è un comunicatore e sa che le sue parole pesano come macigni. Lo sa perché arrivano dopo giorni in cui migliaia di commenti,  sulla nostra pagina Facebook, esprimono non solo dubbi ma certezze sull’imbroglio della politica, su dati fasulli, su scelte folli rispetto alla balneabilità del lago di Varese.

Commenti per tutti i gusti. Come quello di Agostino che sembra intendersene soprattutto di mondi politici. “É che ci avviciniamo alle elezioni regionali e politiche e fino ad allora ne vedremo ancora di più belle, altro che tuffarsi nel putrido lago di varese. Per un l’auto stipendio da sindaco, da cons. regionale o da governatore, si può anche correre il rischio di beccarsi la peste visto le pantegane che in quel lago dimorano indisturbate”.

Dalla peste alle puttane il passo è breve e lo scrive Antonio. “Allora, se mai un giorno dovessi decidere di prendere qualche malattia, preferirei andare a putt@ne senza preservativo, almeno avrà anche il suo perché…”

Del resto in tanti conoscono così bene il lago da sbilanciarsi come fa Roberto: “Guardate quando entra la signora in acqua e abbastanza chiara, fa 4 passi dal fondo si alza una nuvola marrone nell’acqua il fondo e paludoso”.

Serena e Isabella la buttano sul terreno sanitario: “Ma il vaiolo delle scimmie è compreso nella nuotata? Se no non ci vengo”. “Che coraggio in queste acque non si tufferebbe neanche il covid ( e via di emoticon con il vomito)”.

Per Marco è “ una pagliacciata mediatica. Cosa è cambiato da quando non era balneabile perché inquinato?”

E Stefano la ributta in politica: “Cosa non si fa’ x una manciata di voti…Quando sono usciti gli hanno fatto la doccia antiradioattiva…Vogliono farlo diventare famoso come il Lago di Lockness,solo che qui esiste un Nutria Gigante Rosa,che alcuni testimoni,dicono di avere visto,solo che dopo sono misteriosamente spariti…”

Gabriella è incredula ma sotto sotto ci spera con un po’ di malinconia: “Mi piacerebbe tanto ma tanto credere che sia veramente cambiato il lago , 50 anni di veleni, menefreghismo e invisibilità, come se questo meraviglioso lago fosse un pozzo a perdere. Sarei felicissima di sapere che sia veramente balneabile ! Sarebbe un sogno per me. Ho iniziato a nuotare in questo bacino, pieno di pesci e vita. Barche, pescatori, motoscafi e poi piano piano tutto distrutto”.

I commenti negativi sono in netta maggioranza. Spesso senza argomentazioni se non una convinzione che il lago non sia recuperabile. Insieme con queste posizioni ci sono anche riflessioni più attente alle varie questioni che riguardano il lago.

Luca scrive: “Penso che l’ente responsabile per dire che un fiume, un lago, una costa sul mare sia balneabile sia lo ARPA della regione a cui lo specchio di acqua appartiene. Invito quindi tutti i commentatori a prendersela, eventualmente, con i dirigenti e gli impiegati dell’ARPA e non con chi si è tuffato nel lago, cittadini ai quali vanno, fra l’altro, i miei complimenti!”

E Gabriele dà consigli su come informarsi. “Gente esiste un portale acque del. Ministero della salute. Se lo consultate vi danno le analisi mensili e la balneabilità. A bodio secondo le analisi l acqua è più pulita che al lago di monate. I parametri misurati sono enterococchi e escherichia coli. Poi che l acqua non sia limpida come a monate… Ma le analisi parlano chiaro. Internet esiste anche per documentarsi e aggiornarsi…”

Massimiliano scrive rispetto a chi si assume le responsabilità: “Solo chi non fa nulla non sbaglia mai… Io non sono originario di queste parti… Comunque ormai sono qui da più di 10 anni. Chi vive qua da sempre forse non si rende conto di quanto sia fortunato laghi monti a portata di mano… c’è degrado… ma è ovunque nella nostra amata penisola… qualunque intervento permetta di riappropriarsi di un pezzo di natura non dovrebbe essere visto sempre e solo in malafede… Non è solo questione di politica ogni cosa comincia sempre con un piccolo passo… Ho visto foto d’epoca dove Varese era davvero meta di turismo ricercato… C’erano linee ferroviarie… ed altro… Che questo sia solo un primo passo!”

Una riflessione che arriva da un non varesino che guarda al lago con attenzione e si accorge che da quel moribondo, ormai quasi dato per spacciato, potrebbe arrivare una grande sorpresa. Del resto basta alzare lo sguardo per scoprire che quel bacino è parte di un ecosistema naturalistico unico con un paesaggio altrettanto affascinante con la catena alpina dominata dal Monte Rosa su un lato e dall’altro il massiccio del Campo dei Fiori.

Risanare l’acqua era una grande sfida. L’assessore Cattaneo ha messo tutti gli attori intorno a un tavolo e ha lavorato per un obiettivo che sembrava possibile solo con un miracolo. Lui ci ha creduto, ed è uno che con la fede ci ha giocato la vita, ma stavolta non ha del divino lo sviluppo, ma è dipeso dalla tenacia e da scelte della “buona politica” come ha dichiarato il sindaco Galimberti o del “fare e non fare solo polemiche” come insiste il Presidente Fontana. Sia quel che sia, ma da sabato il lago si è ripreso uno spazio e un protagonismo che non può che far bene.

Poi, non nascondiamocelo, il lavoro da fare è immenso e non si vede chi possa coordinarlo perché la politica spesso rischia di far passi avanti e dimenticarsi troppo in fretta delle cose da fare. Ma stavolta va applaudito chi ci ha creduto e si è messo al lavoro con metodo.

Le chiacchiere banali e fatte di luoghi comuni e battute scontate lasciamole a chi non contempla il cambiamento.

Ps: i commenti sono stati copiati e incollati da Facebook così come li leggete senza cambiare eventuali errori o slang.

Marco Giovannelli
marco@varesenews.it

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Pubblicato il 04 Luglio 2022
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Commenti

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  1. carlo_colombo
    Scritto da carlo_colombo

    Vorrei capire, siccome l’inquinamento del lago di Varese sarebbe anche causato da scarichi di acque non depurate, così si diceva tempo fa, se si è provveduto in primo luogo a trovare questi scarichi abusivi e soprattutto ad impedire che immettano ancora le acque nere nel lago.

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