La riabilitazione equestre: all’Arca del Seprio di Vedano il cavallo al fianco dell’uomo anche nella disabilità

Società non lucrativa d’utilità sociale nata nel 1993 ha fatto dell’inclusione il suo fiore all’occhiello e da 29 anni si occupa di disabili sia fisici che psichici e/o con svantaggio sociale.

arca del seprio e riabilitazione equestre

(foto tratte dal sito L’Arca del Seprio)
Da sempre grande alleato dell’uomo, il cavallo si dimostra anche un ottimo terapeuta nella riabilitazione equestre. La riabilitazione equestre consiste in una terapia che considera la persona nella sua totalità (fisica, psicologica e sociale), si avvale dell’aiuto del cavallo e permette ai soggetti con disabilità di migliorare e rafforzare la muscolatura, oltre ad aumentare la loro autostima e creare un legame empatico con l’animale.

Il “Centro di Rieducazione Equestre L’Arca Del Seprio” di Vedano Olona è un’organizzazione non lucrativa d’utilità sociale nata nel 1993 che ha fatto dell’inclusione il suo fiore all’occhiello e da 29 anni si occupa di disabili sia fisici che psichici e/o con svantaggio sociale.

Chiara Aldizio, la coordinatrice del Centro SFA Arcobaleno (Servizio di Formazione all’Autonomia), presente all’interno del CRE, ci aiuta a fare maggiore chiarezza sul tema della rieducazione equestre.

Qual è la differenza, se ce n’è una, tra la rieducazione equestre e l’ippoterapia?

La rieducazione e l’ippoterapia sono due gradini della stessa scala: il primo incontro con la persona disabile porta a effettuare delle valutazioni, se il soggetto ha dei requisiti minimi si parla di rieducazione, altrimenti di ippoterapia.

L’ippoterapia è il primo livello, il disabile non ha ancora il controllo dell’animale (che viene condotto da un volontario) ma ha comunque modo di mettere in moto tutta la sua muscolatura, comprendendo l’importanza del cavallo ma avendo un approccio passivo.

Quando si sale di livello si parla di rieducazione equestre, in questo caso la persona è in grado di gestire il cavallo, si muove in autonomia e apprende i primi rudimenti dell’equitazione, affiancato da un terapista.

Salendo ancora di livello si arriva al pre-sport, progetti educativi a cavallo nei quali i soggetti in grado di gestire autonomamente il cavallo apprendono le conoscenze dell’equitazione vera e propria.

arca del seprio e riabilitazione equestre

Come può il rapporto con un animale aiutare una persona con disabilità?

A livello emotivo sicuramente aumenta molto l’autostima, spesso i bimbi raccontano a scuola quello che imparano a cavallo, finalmente anche loro hanno una loro punta di diamante, qualcosa che li fa sentire realizzati e con qualcosa in più.

A livello motorio rilassa la muscolatura ma allo stesso tempo la forma e rafforza, richiedendo comunque uno sforzo fisico che porta a formare i muscoli.

Perché il cavallo e non un altro animale, come ad esempio il cane?

Perché il cavallo è magico: non si è solo al suo fianco (come con un cane) ma anche sopra di lui e questo permette di avere un punto di vista differente e di ovviare le difficoltà di movimento, inoltre si percepiscono delle sensazioni che con altri animali non si avrebbero.

Il Centro di Rieducazione Equestre L’Arca del Seprio è presente sul territorio da diversi anni, come nasce?

Il Centro nasce nel 1993 dall’idea di far convivere operatore – utente e cavallo nel migliore dei modi, utilizzando lo strumento cavallo e l’ambiente natura come setting ogni volta differente: vengono sempre proposti stimoli nuovi e diversi, basti pensare al cambio delle stagioni, una passeggiata autunnale è sicuramente diversa da una in mezzo ai campi in fiore.

Silvia Ferretti, la nostra presidente, ha iniziato l’attività con due cavalli e quattro utenti, ora abbiamo ottanta utenti e sette cavalli, più dieci asini.

arca del seprio e riabilitazione equestre

Avete realizzato tutti i vostri obiettivi? Qual è il futuro del CRE?

Il CRE è in continuo aggiornamento, abbiamo sempre nuovi progetti e probabilmente il nostro obiettivo più grande è quello di formare disabili medio-lievi con lo scopo di inserirli nel mondo del lavoro protetto; da qui nasce lo SFA Arcobaleno.

Altri progetti che stiamo portando avanti sono l’orto didattico e il bosco dei piccoli, un progetto educativo per bambini di 3/6 anni, che possono stare a contatto con la natura e i cavalli.

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Pubblicato il 04 Luglio 2022
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