La scalata di Mattia Bellucci da Castellanza al tennis internazionale

Il 21enne ha vinto cinque tornei Futures nel 2022 passando dal numero 690 al 357 al mondo (diventerà 320). Ora i Challenger: "Mi attende un percorso lungo: ho tanti stimoli per fare bene"

tennis mattia bellucci foto roberta corradin

Gli appassionati di tennis che non si fermano a osservare quello che avviene nel circuito principale, si sono accorti del cammino di un giovane giocatore originario della provincia di Varese che sta rapidamente scalando le posizioni del ranking internazionale. Mattia Bellucci, 21 anni, nato a Busto Arsizio ma da sempre residente a Castellanza, nel 2022 ha vinto ben cinque tornei Futures (il terzo livello del tennis mondiale) facendo così accendere numerosi riflettori su di sé.

A fine giugno a Klosters, in Svizzera, per Bellucci è arrivata una sorta di “piccola consacrazione”: per la prima volta Mattia ha vinto un torneo M25 (i precedenti erano di categoria M15) e per la prima volta si è imposto sulla terra rossa dopo una serie di successi ottenuti sul cemento (tre a Monastir in Tunisia, uno a Poitiers in Francia). Con questi risultati – a Klosters non ha concesso neppure un set agli avversari – il talento di Castellanza è riuscito a salire al numero 357 del mondo che ovviamente rappresenta il suo miglior risultato e che sarà presto sostituito da un ancora più interessante 320.

Lo abbiamo intervistato alla vigilia del torneo internazionale di Todi, in Umbria che è inserito nel circuito dei Challenger, quindi un gradino più alto rispetto al livello precedente. Il primo torneo di questo genere nel quale Bellucci è direttamente in tabellone grazie a una wild card concessa dalla federazione.

Gli appassionati di tennis stanno scoprendo Mattia Bellucci. Si presenti anche a VareseNews: qual è stato il suo percorso fino a qui?

«Ho iniziato da bambino con mio papà Fabrizio: lui si è avvicinato al tennis intorno ai 18 anni e non ha avuto una carriera da giocatore “pro” però ha sempre insegnato. Ho continuato con lui fino all’anno scorso quando ho deciso di prendere un allenatore con cui lavorare, anche se papà resta al mio fianco. Il mio coach è Fabio Chiappini, milanese che però vive a Induno Olona: con lui lavoro spesso al Tennis Le Querce di Casorate Sempione e ho iniziato un nuovo percorso tennistico. Il 2022 è il primo anno vero nel circuito, anche perché ho frequentato una scuola “normale”, il linguistico “Fermi” a Castellanza, dove avevo l’obbligo di frequenza. I professori e l’istituto mi venivano incontro con il programma ma non potevo certo assentarmi a lungo. Adesso mi dedico al tennis a tempo pieno e la classifica sta migliorando».

Ora ha 21 anni: crede sia il momento giusto per provare a salire di livello e a cercare di entrare ai piani più nobili del ranking?

«Tempo fa mi sentivo in ritardo, quasi all’ultima spiaggia per poter crescere ma allora non avevo un obiettivo definito. Ora guardo in modo diverso alla mia carriera: è un viaggio che si prospetta molto lungo ma sento di avere tempo per affrontarlo. Sono molto stimolato, ho tanta fame e voglia di fare bene e sto cercando di non essere più altalenante come negli anni scorsi».

tennis mattia bellucci foto roberta corradin
Bellucci in campo alla Lesa Cup 2021 / foto Roberta Corradin-VN

Da qui a fine 2022 qual è dunque il suo obiettivo sportivo?

«A gennaio ero intorno al numero 690 e, con Fabio, avevamo ipotizzato di arrivare entro i primi 450 del ranking ma siamo riusciti a tagliare il traguardo in largo anticipo. Da qui a fine anno vorrei provare ad arrivare intorno al 260-270, ovvero a una classifica che potrebbe consentire l’iscrizione alle qualificazioni di uno slam. Sarà difficile perché ora diventa sempre più complicato scalare posizioni, ma la voglia c’è».

A Klosters è arrivato il primo successo sulla terra rossa: un punto di svolta?

«Diciamo che fa parte della programmazione. Io arrivo dalle superfici veloci perché a Castellanza mio papà gestisce un circolo che ha anche campi in erba sintetica. Ho sempre preferito il cemento e da lì sono arrivati i primi successi nei Futures: tutt’ora mi sento più a mio agio perché ho accumulato esperienza. Con Chiappini però abbiamo fatto una programmazione diversa, legata al calendario, che mi ha portato a giocare più spesso sulla terra rossa: ho fatto anche lavori specifici a livello tecnico soprattutto sul diritto. Il “gap” con il cemento resta e dovrò impegnarmi ancora molto, però come si è visto in Svizzera la differenza si è ridotta».

Ora è tempo di entrare nel circuito dei Challenger. Cosa si attende da tornei con avversari che hanno una classifica migliore e un’esperienza superiore rispetto a quelli dei Futures?

«Mi aspetto giocatori che hanno un’abitudine maggiore a questo genere di partite e avversari nettamente più forti. Credo che nei Challenger per vincere una partita dovrò sempre fare cose ottime, spremere continuamente prestazioni di livello. Non dico che tra i Futures fosse facile, tutt’altro, però a volte c’erano match in cui si poteva pensare di gestire la situazione. Qui no».

Lei è giovane e ha un ranking mondiale ancora basso per il momento. Riesce comunque a trovare sponsor per sostenere l’impegno professionistico?

«Sì, per quanto riguarda le attrezzature e l’abbigliamento, perché sono seguito rispettivamente dalla Head e da Yoxoi, quest’ultimo un marchio italiano molto valido che mi dà fiducia. Per il resto no, sponsor ancora non ne ho ma è giusto sottolineare che la federazione dà un supporto economico e tecnico, fatto anche di wild card per i tornei e partecipazione a raduni».

Il tennis maschile italiano si trova in una situazione estremamente buona a livello di giocatori. Come si ritrova in questo momento storico?

«Conosco bene tutti i ragazzi della mia generazione, i nati tra il ’99 e i 2002: con loro ho giocato spesso e ho un ottimo rapporto. Tra di loro c’è Sinner che è la stella ma anche altri come Musetti, Cobolli, Passaro e via dicendo ed è molto stimolante sapere che ci sono tanti giovani che aspirano a risultati importanti. Ci sproniamo a vicenda a fare sempre meglio».

LA SCHEDA

Mattia BELLUCCI
Nato a: Busto Arsizio – Il: 01/06/2001
Residente a: Castellanza
Mano: sinistra
Allenatori: Fabio Chiappini, Fabrizio Bellucci
Altezza: 1,78 m
Peso: 72 Kg
Titoli: 6 Futures (1 nel 2021 – 5 nel 2022)
Best Ranking ATP: 357

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 04 Luglio 2022
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