Si è spento Gaetano “Tanino” Castiglioni, storico presidente dell’Anpi di Castellanza

Ha dedicato la sua vita a tramandare alle giovani generazioni i valori dell'antifascismo e della democrazia nata dalla Resistenza. Il cordoglio di Ester De Tomasi e dell'ax-assessore Giachi

Tanino Castiglioni

Gaetano (Tanino) Castiglioni non c’è più. La notizia della sua scomparsa riecheggia fra le strade di Castellanza, attraversa le pagine social, si diffonde in tutta la provincia fra le sezioni ANPI e fra i circoli culturali che avevano avuto modo di conoscere un uomo di spessore, appassionato, instancabile.

Lo ha annunciato il presidente provinciale Ester De Tomasi, evidenziando il suo lavoro che Tanino ha fatto in una vita:

“Con immenso dolore comunico che ci ha lasciato oggi Gaetano Castiglioni detto “Tanino”, storico Presidente della Sezione Anpi di Castellanza.

Ha dedicato la sua vita a divulgare i valori dell’antifascismo e con costante impegno si è prodigato a tenere viva la memoria della Resistenza, in particolare rivolgendosi alle giovani generazioni.

L’Anpi Provinciale tutta si unisce al dolore della famiglia per questa grave perdita. Siamo molto vicini alla figlia Luisa.

L’Anpi ha perso una colonna storica e il vuoto si fa sempre più grande”.

Ma non è stata solo la passione politica a contraddistinguere il suo cammino: la Juventus, la Pro Patria, i luoghi della sua Castellanza, l’arte della poesia sono stati sempre interessi vivi, che hanno contraddistinto una vita che Tanino ha affrontato con ardore, spinto dalla voglia di comunicare ciò in cui credeva. Così come il forte legame con la sua famiglia, gli amici, la moglie che adorava e per la quale in occasioni speciali, ad esempio i loro anniversari, scriveva componimenti ricchi di amore.

È stato anima di una Resistenza e di un Antifascismo raccontati ai più giovani, ai quali si rivolgeva, per i quali organizzava incontri ed eventi sempre ricchi di stimoli e riflessione.

Il suo impegno è raccontato con emozione dall’ex assessore alla Cultura di Castellanza Fabrizio Giachi, che ricorda il bussare di Tanino Castiglioni alle porte del Comune per proporre tante e tante serate culturali, chiedendo visibilità e attenzione per i suoi contenuti: «Abbiamo fatto tante cose insieme. Mi stimava e mi voleva bene. Ho riletto il suo libro “Per quale colpa”? che presentammo insieme proprio al circolo: un testo che va diretto al cuore, alla nostra memoria, al nostro senso della memoria. È un giorno davvero triste per me. Gaetano è stato per me un vero amico, uno tra i pochi a Castellanza che mi stimasse veramente, che abbia apprezzato il lavoro che ho fatto per la città. Mi voleva bene ed io a lui. Ora nel mio cuore rimane un vuoto, ma credo che questo vuoto sia comune in tutte le persone che lo hanno conosciuto. Non dimenticherò mai quando, tra le tante iniziative realizzate insieme, organizzammo una serata dedicata alla tragedia delle foibe. Dissi a lui: questa cosa ha senso se fosse proprio l’ANPI ad occuparsene, perché tutto ciò va condiviso esattamente come la Resistenza ed il 25 Aprile. Facemmo quella serata e fu un successo, ma credo anche un modello di condivisione che potrebbe essere da esempio per tutto il nostro paese. Grazie Tanino, grazie amico mio.».

Tanino Castiglioni
Gaetano Tanino Castiglioni e Fabrizio Giachi

Io (Santina Buscemi, autrice dell’articolo) come giornalista lo conobbi nel 2010, in occasione di una serata sulla Pace che ANPI Castellanza organizzò al circolo culturale di viale Lombardia: come presidente dell’associazione prese la parola e, rivolgendosi ai presenti, guardandoli uno ad uno negli occhi, chiese a tutti di impegnarsi per la pace, di vivere in armonia gli uni con gli altri, senza dimenticare gli orrori della guerra. Un messaggio che sarebbe stato utile riascoltare oggi.

Ci fu anche un’occasione in cui dimostrò il suo ardore politico. A novembre del 2010, in occasione di uno degli incontri culturali organizzato dalla sempre attiva associazione Il Prisma: la serata era dedicata alla Resistenza dei militari italiani, con relatori gli storici Arrigo Petacco e Giancarlo Mazzuca. Castiglioni si alzò borbottando e abbandonò la sala, in polemica con una ricostruzione storica a suo dire sbagliata. Non accettava compromessi su ciò che considerava importante. Solo un esempio della forza di un uomo dall’aspetto gentile, di un nonno con i capelli bianchi, ma con gli occhi pieni di passione.

Non aveva paura di difendere le sue idee, non aveva paura di chiedere di credere in quei valori di fratellanza e pace ai quali ha dedicato una vita, non aveva paura di vivere l’amicizia appieno e oggi sono tanti gli amici che a Castellanza, e non solo, lo piangono.

Di certo, in una vita di passione e impegno, ha saputo fare la differenza.

I funerali si svolgeranno giovedì alle 10 e 30 nella chiesa di San Bernardo a Castellanza.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 13 Luglio 2022
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