Daniele Zanzi contro i lavori in via Manin a Varese: “Il viale alberato mutilato”

Un post di Facebook che richiama l'amministrazione sullo svolgimento di lavori di asfaltatura dei marciapiedi che coinvolgono molti alberi

La presentazione della lista Varese  2.0 2021

«Una vera vergogna dalla quale pensavo il Comune di Varese fosse immune (e mi sbagliavo e di grosso)»;  ha esordito così l’agronomo, nonché ex candidato sindaco alle ultime elezioni di Varese, Daniele Zanzi, leader della lista Varese 2.0, in un post pubblicato su Facebook nel quale si scaglia contro i lavori di riqualificazione dei marciapiedi e asfaltatura di via Manin.

«Lavori è bene sottolinearlo attesi da anni e messi in cantiere – e pagati dal privato che edifica – solo perché si e’ concesso il permesso di costruire sulla sede di un vivaio (terreno permeabilissimo) l’ ennesimo centro commerciale – scrive Zanzi citando l’Assessore all’urbanistica Andrea Civati – Bene, oggi il bel filare di aceri saccarini, che formano un bel viale di essenze miste realizzato negli anni ‘ 80 , e’ stato orrendamente mutilato per far posto a nuovi cordoli».

La minaccia che spiega Zanzi riguarda soprattutto le piante e i loro “radicali mutilati , strappati senza attenzione. Da qui entreranno funghi e patogeni che nel tempo mineranno la capacità di tenuta degli alberi e cadranno – prosegue – Quindi nessun alibi , sig. Sindaco , sig. Dirigenti , sig. Tecnici … nessuno scarico di responsabilità … i responsabili siete voi …”

Aggiungendo in fine la richiesta di immediata sospensione dei lavori e l’applicazione delle sanzioni previste dal regolamento comunale del verde per chi mina la stabilità e la salute delle piante.

Al post, diventato ormai virale, ne è seguito un altro poche ore fa, accompagnato da due video di ciò che sta attualmente accadendo in via Manin: «Alle 13,30, su ordini evidentemente superiori, si procede ad occultare il disastro causato! In ciò dimenticando – ma non lo sanno, poveretti- che quando si lede un apparato radicale bisognerebbe cercare quantomeno di minimizzare per il futuro il danno causato. Intervenendo con cure adeguate, tagli netti e non slabbrati e molto altro ancora».

E prosegue: «Ma quando si e’ colti con le mani nella marmellata, anziché cercare di rimediare e chiedere scusa, si preferisce occultare – conclude – tanto quando tra dieci anni queste piante cadranno si potrà sempre incolpare il clima e scrivere di alberi killler».

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francescamarutti3@gmail.com
Pubblicato il 20 Agosto 2022
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