Quella foto in divisa di 71 anni fa: da Cuvio l’alpino “Gin“ torna sulle Dolomiti
Luigi Maggi, per tutti in Valcuvia il "Gin Bardell" ha compiuto l'impresa: a 92 anni e dopo due ore di cammino è tornato al rifugio Locatelli per ripercorrere uno scatto che lo ritrae durante il servizio militare
La foto in bianco e nero di una vita fa, nascosta nel portafogli, lo scatto da tirar fuori nelle sere d’inverno dove con gli amici dalla penna nera in Valcuvia si mangia e si beve: «Guarda: quello lì ero io».
Poi l’occasione di tornare sulle montagne dove in divisa, 71 anni prima aveva fatto il militare: una “missione“ appena portata a termine: il “Gin Bardell“ al secolo Luigi Maggi da Cuvio a 92 anni è tornato sulle montagne dove con sci e moschetto prestò servizio negli alpini.
In quel piccolo rettangolo con i bordi frastagliati e in bianco e nero, sono ripresi una quindicina di alpini sciatori davanti al rifugio Locatelli, nel cuore delle Dolomiti, in posa per la più classica delle foto scattate in quel luogo: con il rifugio di lato e le Tre Cime di Lavaredo alle spalle. Lo scatto (nella foro in basso: Maggi è l’ottavo da sinistra) risale al mese di maggio del 1951: ritrae tra le giovani reclute anche l’alpino Luigi Maggi, classe 1929, al tempo in cui prestava servizio militare presso il battaglione “Edolo” di stanza a Brunico, in Val Pusteria. Da quel momento, quell’immagine è sempre stata con lui, sia nelle tasche che nei pensieri, assieme ad un grande desiderio nel cuore: salire al Locatelli per gustare di nuovo quel magico panorama e riscattare la foto…dopo tanti anni.
A volte i sogni si avverano, anche a 92 anni suonati da un pezzo: giunge l’invito per l’estate 2022 di una vacanza sulle Dolomiti, ma soprattutto, tra i vari itinerari, l’escursione per vedere, ancora una volta, le Tre Cime da vicino. Proposta accettata. Ed ecco il gran giorno. In compagnia dei nipoti Marco e Monica, l’avvicinamento in auto fino al rifugio Auronzo, poi zaino in spalla e scarponi ai piedi, avanti a ripercorrere quel leggendario percorso. Passo dopo passo tornavano nella mente molteplici istanti ricchi di fantastici ricordi: i giorni passati in quel campo, le sciate sulla neve di maggio e l’onore di conoscere il generale Bernard Montgomery, il comandante militare inglese protagonista di varie battaglie durante la Seconda guerra mondiale.
Dopo oltre due ore di cammino, sulla sinistra, spuntano le bianche pareti del rifugio con le rosse imposte, ancora qualche passo ed ecco finalmente l’arrivo; poi sullo spiazzo davanti all’ingresso i vicendevoli complimenti e l’enorme soddisfazione di mettersi di nuovo in posa per la foto. Dopo 71 anni eccolo il Gin, risistemarsi nella stessa collocazione e con lo stesso paesaggio ma con tanta tanta emozione in più. Un’ altra grande soddisfazione per Luigi Maggi, una delle più illustri penne nere cuviesi, che a 92 anni assalta ancora le vette come ai gloriosi tempi della naia.
(cortesia Graziano Tenconi)
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