A Giannantoni e Paolucci la benemerenza della città di Favara per il libro su Calogero Marrone

Il sindaco della cittadina siciliana sottolinea l'importanza del volume che ha riportato alla luce la storia del funzionario che salvò ebrei e antifascisti. L'appello: «Cerchiamo qualche familiare di Paolucci (scomparso nel '17): aiutateci a rintracciarli»

giannantoni franco

Dopo l’assegnazione a Calogero Marrone della cittadinanza onoraria da parte dell’amministrazione comunale di Favara, località in provincia di Agrigento, altri due riconoscimenti cittadini sono andati agli scrittori e giornalisti Franco Giannantoni (varesino) e Ibio Paolucci, autori del libro “ Un eroe dimenticato”.

Il libro racconta la storia di Calogero Marrone, il “Perlasca” di Favara, che ha salvato centinaia di vite umane, soprattutto ebrei e antifascisti, durante l’occupazione nazifascista di Varese. Con delibera della giunta comunale il Comune di Favara ha dunque conferito a Franco Giannantoni e Ibio Paolucci (per quest’ultimo alla memoria visto che è morto nel 2017) il “Premio Benemerenza Città di Favara”; la richiesta è giunta dal presidente dell’Istituto Studi e Ricerca Calogero Marrone, Rosario Manganella, e del presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani di Italia, Carmelo Castronovo,

Con questa assegnazione si riconosce il merito del lavoro e l’appassionata ricerca dei due studiosi che, con impegno e intelligenza, hanno reso possibile la diffusione della storia di Marrone. Oggi il funzionario siciliano non è più un eroe dimenticato, ma una persona la cui storia è stata fatta conoscere a migliaia di studenti di ogni grado in tutta Italia. E molto probabilmente, senza la passione e l’impegno di Giannantoni e Paolucci, questa storia sarebbe stata definitivamente sepolta.

Per il sindaco di Favara, Antonio Palumbo, «si è trattato di un atto dovuto. E poi non si poteva ignorare la richiesta dell’Istituto Marrone e dell’Anpi che hanno svolto un’intensa azione pedagogica con i dirigenti scolastici, i docenti e gli alunni delle scuole favaresi. Con le due Associazioni – continua il primo cittadino – abbiamo anche collaborato, in occasione dell’intitolazione di una piazza importante all’eroe favarese che condividiamo con la Città di Varese e con cui siamo legati da un gemellaggio».

«Siamo molto felici – aggiungono Manganella e Castronovo – per il risultato ottenuto, ma, soprattutto per il meritato riconoscimento ai due autori, anche se non abbiamo avuto il piacere di conoscere personalmente Ibio Paolucci, deceduto a 91 anni nel 2017, e di cui stiamo ricercando qualche familiare o amico. Con l’occasione riteniamo opportuno lanciare un appello a quanti ci possono dare una mano per rintracciarli».

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Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Settembre 2022
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