Centro san Carlo, l’assemblea voluta dal sindaco fa il pienone. Ma le racchette restano ferme
Una lunga discussione ha caratterizzato l'assemblea pubblica sul futuro del centro San Carlo di Marnate. Discussione fra Pro loco e Amministrazione comunale, ma intanto la società Tip Top Tennis rischia di fallire
Una serata per chiarire. Una serata per chiedere spiegazioni. Una serata per ottenere risposte.
Tre obiettivi diversi per un incontro che ha visto Amministrazione comunale, Pro loco e società sportiva Tip Top Tennis confrontarsi sulla situazione venutasi a creare in merito alla gestione del Centro San Carlo, chiuso dallo scorso 5 settembre.
FARE CHIAREZZA, L’OBIETTIVO DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
«Ho notato che stasera siamo in tanti e questo significa che volete avere le idee chiare. È importante, per cui grazie a tutti» ha iniziato il sindaco Elisabetta Galli, osservando la sala consiliare gremita, al punto che alcuni cittadini hanno ascoltato gli interventi in piedi dal corridoio».
«Abbiamo voluto organizzare questo incontro perché la questione abbraccia tanti aspetti tecnici di non facile comprensione. Il mio non sarà un monologo, sarò felice di passare il microfono a chi vorrà».
Da li la ricostruzione della vicenda, dalla concessione della gestione della struttura alla Pro loco nel 2015, per un tempo di sei anni, con un contratto che escludeva il tacito rinnovo e prevedeva altri sei anni a fronte di una proposta di accordo che avesse le medesime condizioni.
È forse questo il punto cruciale dell’incomprensione con la Pro loco: l’Amministrazione evidenzia come la proposta dell’associazione abbia incluso una fidejussione, non presente nel contratto originale, e abbia modificato la proposta arrivando a stanziare 180mila euro, ma questo cambio di preventivo non sarebbe apparso degno di fiducia all’Amministrazione. Condizioni che hanno ostacolato la decisione di rinnovare il contratto per altri sei anni.
Da lì, il dettaglio del sindaco Galli sul bando di gara che avrebbe dovuto tenersi, ma che non ha potuto svolgersi perché, nella manifestazione di interesse si presentarono solo 3 soggetti (il minimo é 5). Immediata, la decisione di trasformare l’idea iniziale di aprire un bando nell’assegnazione d’ufficio: una scelta che, di fatto, avrebbe escluso la Pro loco come gestore uscente. Dall’analisi delle due restanti proposte, il funzionario comunale scelse Sport Più.
Individuato l’operatore, al gestore entrante fu richiesto che riaprisse il 5 settembre (“a dimostrazione della volontà dell’Amministrazione di non chiudere il centro” ha precisato Galli). Sul procedimento di affidamento la Pro loco decise di fare ricorso e questa è storia recente, con la chiusura del centro San Carlo il 4 settembre, il mancato subentro del nuovo gestore in attesa del ricorso al Tar e, dopo il pronunciamento dell’ente, che ha rimandato tutto al giudizio di merito del 25 gennaio, il colloquio fra Comune e Sport Più che portava all’annullamento del processo di affidamento.
«Adesso, insieme ai nostri avvocati, stiamo ragionando su un nuovo processo di affidamento della struttura ad un nuovo ente».
L’AMAREZZA DELLA PRO LOCO E IL RICORSO AL TAR
Come detto, il punto più controverso della vicenda resta la mancata accettazione della proposta della Pro loco che chiedeva altri sei anni di contratto per gestire una struttura «Nella quale abbiamo investito tempo, risorse ed energie, dove si è creato un ambiente sereno di comunità a Marnate, con le società sportive e con gli anziani che frequentavano il bar pronti a insegnare ai giovani a giocare a biliardo» hanno raccontato con emozione i volontari.
«Ci siamo incontrati con l’Amministrazione più volte, almeno quattro, fra il 6 ottobre del 2020 al novembre del 2021, per lavorare sulla proposta definitiva, quando ci è stata comunicata la decisione di non rinnovare la concessione – ha chiarito il presidente Pro loco Davide Pedrotti – vorremmo capire perché tutte quelle discussioni, quei confronti, per poi rifiutare un business plan arrivato a proporre 180mila euro di investimenti».
Tra i punti salienti, sembra esserci la fidejussione richiesta: «Ma la fidejussione serviva per partire subito con i lavori ma non precludeva la proposta» ha spiegato Pedrotti. Dai banchi della maggioranza, però, la difesa di una decisione presa tenendo conto di quanto il contratto iniziale, del 2015, prevedesse, è cioè che le condizioni restassero le medesime. Un paletto che ha impedito il rinnovo, ma che dal sindaco Galli non è stato spiegato in maniera più dettagliata. «Un’amministrazione può fidarsi di un contratto che prima propone 120mila euro e poi arriva a 160mila euro?.».
Per questo, il mormorio della sala ha perpetuato la sensazione che si sia trattato di una scelta politica, oltre che tecnica. Un’accusa rispedita al mittente dagli assessori.
Il focus successivo è stato sulla questione del ricorso al Tar, non andato giù alla maggioranza, ma fatto dalla Pro loco per contestare il metodo di affido dell’incarico, senza la pretesa di dover essere loro obbligatoriamente a portare avanti il centro San Carlo: «Avremmo solo voluto poter partecipare ad un bando pubblico aperto e far valutare li le nostre proposte».
Il problema emerso è stato però anche un altro. «Ma voi siete contenti di come la Pro loco ha gestito il centro San Carlo in questi anni?» è stato domandato a più riprese dalla platea e dai banchi della stampa al sindaco Galli, che ha formalmente risposto – seguendo con il dito i dettami di legge – come non spetti ad un ente pubblico questo tipo di valutazione; una frase inappuntabile, ma che ha lasciato l’amaro in bocca ai tanti volontari presenti.
Una risposta che stride con la decisione dell’Amministrazione comunale di organizzare una serata di chiarimento e discussione – scelta non obbligata – ma fatta con determinazione da Galli e dai suoi, a voler mostrare la voglia di dialogo con i marnatesi. Una risposta meno formale alla domanda fatta con insistenza dai volontari avrebbe verosimilmente aiutato nell’intento.
CHI PERDE DAVVERO SONO I RAGAZZI E LA SOCIETÀ TIP TOP TENNIS
Alcuni ragazzi intervenuti durante l’assemblea per chiedere di poter tornare ad allearsi a MarnateA catturare l’attenzione durante la serata non è stato però il tentato dialogo fra Comune e Pro loco, ma la situazione di grave difficoltà cui versa la società Tip Top Tennis. «Con la chiusura del centro e l’impossibilità di fare lezione, rischiamo di fallire – ha raccontato con rabbia e passione il presidente Alessio Drogo – abbiamo 140 iscritti che andranno altrove se il centro San Carlo non riaprirà a breve».
Se un allenatore di tennis fa la differenza. Il caso di Marnate
Ma questi 140 iscritti (ampiamente rappresentati da un gran numero di famiglie presenti, con al seguito tanti ragazzini attenti e consapevoli) non sono affatto intenzionati ad andare in altre strutture, con altri allenatori e un altro staff. Il rapporto di fiducia venutosi a creare con Tip Top Tennis si è mostrato forte davvero. Al punto da sostenere la società nel bussare alle porte del Comune.
Il sindaco Galli, dopo un primo commento che gettava la responsabilità al ricorso al Tar: «Perché se la Pro loco ci teneva alla societa di tennis non ha preso atto che il suo mandato era finito, facendo andare avanti Sport Più?», ha poi cercato un dialogo più costruttivo, con al suo fianco anche l’assessore Sara Liguori.
Il centro San Carlo è chiuso e non riaprirà a breve (la maggioranza e i funzionari sono ancora nella fase di valutazione del sistema migliore per affidare la concessione, senza che questo incorra in nuovi ricorsi): si sta però valutando la possibilità di organizzare un sistema di noleggio dei campi, similarmente a come avviene per le palestre, con un rapporto diretto con Tip Top Tennis.
Quali saranno le tempistiche? L’Amministrazione ha promesso di impegnarsi per trovare una soluzione rapida, rispettando però al contempo i dettami di legge come un ente pubblico è tenuto a fare. Questa nuova convenzione potrebbe salvare la società Tip Top Tennis, ma non riporterà la Pro loco dietro i banconi dell’ormai ex bar Loco.
«Ogni proroga tecnica è stata utilizzata, non è più possibile rinnovare la concessione, seppur per un tempo limitato» ha spiegato il sindaco Galli, al termine di una serata vissuta con stati d’animo differenti dai soggetti coinvolti.
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