Dal 7 ottobre iniziano a Busto Arsizio i controlli (casuali) agli impianti termici

Chi si rifiuterà si vedrà chiudere il gas. I tecnici verificheranno la conformità alle norme relative al contenimento dei consumi di energia, all’esercizio e manutenzione e alla sicurezza di tutti gli impianti

revisione caldaia

L’amministrazione comunale di Busto Arsizio fa sapere che a partire dal giorno 7 ottobre inizieranno le visite ispettive agli impianti termici da parte della Società N.E.C. S.r.l. incaricata dal Comune di Busto Arsizio.

Gli ispettori saranno in possesso di idoneo tesserino di riconoscimento, si presenteranno per conto del Comune di Busto Arsizio, presso le abitazioni sorteggiate al fine di effettuare, ai sensi della L. 10/1991, del D.lgs. 192/2005, del D.P.R. 74/2013 e della DGR XI-3502, una verifica della conformità alle norme relative al contenimento dei consumi di energia, all’esercizio e manutenzione e alla sicurezza di tutti gli impianti termici, di qualsiasi tipologia (caldaie, stufe, caminetti, condizionatori, pompe di calore, ecc.) e alimentati da qualsiasi combustibile (gas, gasolio, legna, pellet, ecc.).

Specifichiamo che non si tratta di controlli relativi al piano di contenimento energetico che il Governo e l’Europa stanno implementando per sopperire al calo di forniture di gas seguito alla chiusura del gasdotto Nord Stream 1 che trasporta il gas russo verso l’Europa.

I cittadini saranno avvisati nei prossimi giorni tramite lettera raccomandata e potranno richiedere una variazione della data e dell’orario dell’appuntamento almeno 3 giorni lavorativi prima dell’appuntamento, contattando l’ispettore incaricato al recapito indicato nella lettera oppure telefonando direttamente alla Società N.E.C. S.r.l.
al numero verde 800592756.

Si informa che il rifiuto a far eseguire l’ispezione dell’impianto comporta, ai sensi dell’art. 16, comma 6, del D.Lgs 164/2000, la sospensione della fornitura del gas.

Si evidenzia che nessun compenso è dovuto al personale ispettivo e che durante il controllo l’Ispettore incaricato deve verificare:
– documento d’identità in corso di validità, codice fiscale ed eventuale partita IVA;
– libretto di climatizzazione e rapporti di controllo di efficienza energetica;
– libretto di uso e manutenzione del generatore;
– dichiarazione di conformità rilasciata ai sensi del D.M. DPR 37/2008 e s.m.i.;
– denuncia INAIL (ex ISPESL) – per gli impianti termici ad acqua calda sotto
pressione, di potenza superiore ai 35 kW;
– C.P.I. per gli impianti di potenza superiore ai 116,3 kW.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 21 Settembre 2022
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