Il ministro Giorgetti alla vigilia del voto: “Sostenere privati e imprese sul caro energia”

La Lega e le elezioni, gli scenari dopo il 25 settembre nell’incontro con militanti e imprenditori. Presente Umberto Bossi

Generico 19 Sep 2022

Elettori spaesati. La Lega e le elezioni. Il caro energia e la sua schiena che fa le bizze. Era atteso alle 20.30 ma per impegni legati alla campagna elettorale il Ministro per lo sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, 56 anni è arrivato un’ora dopo: non stava nella sua Cazzago Brabbia ma a Como, vicino al suo collegio che lo vede candidato alla Camera dei deputati a Sondrio. L’iniziativa era partita come un incontro pubblico organizzato sul territorio dalla segreteria provinciale della Lega e dedicato agli imprenditori locali del settore autotrasporto ed è stato poi esteso al tessuto economico locale e ai militanti. Ad attenderlo a Biandronno a Le Furnás, circa 200 persone chiuse al caldo per affrontare la gelida serata di settembre con una cena. All’arrivo le domande dei cronisti sono sulla situazione economica legata al caro energia.

 

Giorgetti risponde spedito: «Ci sono due passaggi decisivi sull’energia: uno in Europa con l’ennesimo consiglio straordinario che dovrebbe cambiare le regole per la formazione del prezzo che in questo momento favorisce la speculazione. Su questo punto ci vorrebbero meno consigli straordinari e più decisioni straordinarie. E qualora questo non fosse possibile dovrà essere l’Italia a intervenire a livello governativo per sostenere privati e imprese per sostenere questo clima».

Gli elettori che dicono? «Trovo molta gente sfiduciata e disorientata ed è responsabilità di ciascuno di noi di spiegare cosa si sta facendo», spiega il ministro che si lamenta per il fortissimo al di schiena.

Ma lo rifarebbe il ministro? «In questo momento la cosa giusta da fare è quella di proporsi in modo serio e dare risposte».

C’è spazio anche per una domanda sulla Lega: quale sarà quella che uscirà dalle urne? «Quando si vota siamo a passaggi fondamentali ed è fondamentale che la Lega potrà avere la forza per portare avanti le battaglie della Lega, cioè inverare l’autonomia che la nostra gente chiede».

Poi via, dalla sua gente. Dentro, nell’ampio spazio destinato ai tavoli, un grande striscione bianco con scritta verde: “Auguri Capo”. Ad attendere il ministro, all’ingresso, Umberto Bossi (che ha compiuto gli anni qualche giorno fa), il saluto affettuoso e le pacche sulle spalle: «Ho pregato Umberto di venire, e sono felicissimo che sia qui».

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

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Pubblicato il 22 Settembre 2022
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