Con #varesedoyoubike il Campo dei Fiori è sempre più meta del turismo verde
Insieme a Camera di Commercio oggi il Parco compie un altro importante passo verso la mobilità dolce. Un progetto che mette in sinergia associazioni, operatori privati e istituzioni per fare Varese una provincia a misura di cicloturismo, in un’unione tra natura, cultura e sport
È il polmone della provincia, posizionato però all’altezza del cuore. Non esistono parole per descrivere la ricchezza verde del Campo dei Fiori, parco regionale che può vantare dei pregi naturalistici di assoluto valore, dai riflessi azzurri dei laghetti di Brinzio e di Ganna alla Motta d’Oro, senza tralasciare i due massicci della Martica e del Campo dei Fiori o i siti storico-artistico, come la Rocca di Orino, la Badia di Ganna e, naturalmente, il Sacro Monte.
Da sempre meta del turismo verde, insieme a Camera di Commercio oggi il Parco compie un altro importante passo verso la mobilità dolce attraverso #varesedoyoubike, progetto promosso da Camera di Commercio che, grazie alla sinergia con associazioni, operatori privati e istituzioni, vuole fare di Varese una provincia a misura di cicloturismo, in un’unione tra natura, cultura e sport.
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Un’occasione, quella di Camera di Commercio e degli enti coinvolti, per collegare il montuoso quanto affascinante Campo dei Fiori alle “direttrici principali” della mobilità cicloturistica della provincia e della Città Giardino, a partire dalla ciclabile Lago di Varese.
«Di punti di interesse da raggiungere al Parco non mancano, come non manca la vista da luoghi panoramici in quota – spiega il presidente del Campo dei Fiori Giuseppe Barra -, bastano piccole deviazioni rispetto al sentiero boschivo già tracciato per le biciclette, mezzo ideale per muoversi al posto dell’automobile».
Certo, per chi non la ritiene una sfida, forse la pendenza del Campo dei Fiori può “spaventare” il turista che vuole approcciarsi per la prima volta al mondo a pedali, ma il noleggio di e-bike e bici con pedalata assistita rende molto più accessibile il territorio. Tema al centro della “mission” di #varesedoyoubike.
«Negli anni si è sviluppata una presenza significativa di utenti della bicicletta per muoversi all’interno del Parco e le sue centinaia di chilometri segnalati – sottolinea Barra -. In effetti, l’aspetto sportivo gioca la sua parte nelle persone alla ricerca di territori che offrono qualcosa di diverso e alternativo alla pedalata in pianura. Mi riferisco a utenti che vogliono vivere una giornata nel verde, con la possibilità di salire in bicicletta, vedere dall’alto il territorio e il percorso fatto e poi scendere. Questo ha una sua positività, perché la bicicletta è un mezzo ecologico, anche se bisogna sempre utilizzarlo in maniera corretta, seguendo sempre i sentieri segnalati senza inventarne di nuovi, come chi, anche inconsapevolmente, rovinare i prati magri della Martica».
Poter “gestire il flusso” di persone del patrimonio verde del Campo dei Fiori è uno degli obiettivi del Parco: «Valorizzare i percorsi cicloturistici è sicuramente uno degli aspetti che ci interessa di più di #varesedoyoubike. Il disegno di Camera di Commercio mette in campo aspetti per noi importanti: l’educazione sul territorio o la formazione di guide, questo vuol dire valorizzare il territorio e la sua rete di servizi nata dalla sinergia delle attività economiche e delle amministrazioni. Con #varesedoyoubike il Campo dei Fiori coglie l’occasione per uscire dal suo isolamento montano. Al contrario, ha l’opportunità di diventare uno dei punti di riferimento di un grande reticolo che guarda tutta la provincia».
«Il progetto ci è piaciuto da subito – risponde il presidente Barra alla domanda su come è nata la sinergia tra l’ente e la Camera di Commercio -. Fin dal primo momento, si è puntato a a valorizzare i sentieri del Parco dal punto di vista cicloturistico. Cosa per niente semplice, perché organizzare percorsi adatti anche alle famiglie su un territorio con dislivelli è ben diverso da farlo su tratti pianeggianti, per questioni di “gamba” e di preparazione fisica. D’altra parte, Camera di Commercio è uno di quei soggetti che ha dimostrato di saper cogliere le potenzialità che il territorio offre. Da parte nostra, c’è la soddisfazione per poter collaborare in un progetto così bello, studiato nella maniera giusta».
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