I cinque punti delle associazioni varesine dei consumatori per uscire dal caro bollette
I punti precisati in un incontro con Antonio Ciraci, presidente di Federconsumatori Varese e Michela Bortolotto presidente di Adiconsum Varese, che ha visto tra i firmatari anche Movimento Consumatori e Adoc

L’emergenza energetica, nata già l’inverno scorso ma quest’anno resa drammatica dalla guerra in Ucraina, sta colpendo duramente gli italiani e i varesini in un momento in cui la confusione energetica è già troppa, nel passaggio alla liberalizzazione dell’energia. E per questo dopo l’assemblea nazionale delle associazioni consumatori, che si è svolta a Roma il 18 ottobre scorso, le associazioni consumatori varesine si sono riunite per ribadire i cinque punti fondamentali per affrontare la crisi delle bollette.
Tali punti sono stati precisati in un incontro a cui hanno partecipato Antonio Ciraci, presidente di Federconsumatori Varese e Michela Bortolotto presidente di Adiconsum Varese e che ha visto tra i firmatari anche Movimento Consumatori e Adoc, dove sono state annunciate anche a Varese le iniziative di mobilitazione per novembre e ribadite le cinque rivendicazioni principali in materia di energia.
«Le cinque principali richieste – spiegato Ciraci – riguardano innanzitutto la sospensione dei distacchi per morosità, oggi in larghissima parte legati a situazioni di profondo disagio e povertà, da sostituire con una lunga rateizzazione delle bollette garantita dallo Stato. Una richiesta a cui aggiungiamo anche quella di un divieto più stringente alle modifiche contrattuali decise unilateralmente dalle aziende fornitrici di energia: il Decreto Aiuti ha già parlato in materia, ma le compagnie stanno inviando comunque le lettere e questa pratica va fermata».
La seconda richiesta delle associazioni di consumatori è: «L’aumento dei bonus per energia, gas e acqua con un allargamento della platea dei beneficiari attraverso l’innalzamento delle soglie Isee – spiegano – Va poi tenuto conto che la richiesta del bonus è burocraticamente difficile, e per questo chi ne ha diritto può chiamarci per essere aiutato».

Altre due necessità urgenti sono: «Una riforma della bolletta, con la riduzione degli oneri fiscali e parafiscali, e del sistema di formazione dei prezzi dell’energia, che ora subiscono pesantemente le speculazioni, e una politica industriale ed energetica di rilancio degli investimenti sulle fonti rinnovabili e sulle tecnologie di accumulo, adottando misure di sostegno allo sviluppo delle comunità energetiche. Magari, portando anche a compimento quelle già pensate: se si fosse mantenuto il programma sulle rinnovabili già fissato, per l’energia elettrica saremmo già indipendente dal metano».
L’ultima richiesta è quella di dare un sostegno alle famiglie e alle imprese «Grazie anche al rafforzamento degli strumenti di supertassazione degli extraprofitti superiori ad una certa soglia realizzati dalle grandi imprese energetiche e da altre aziende in settori quali quello farmaceutico, finanziario, creditizio e dell’e-commerce».
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