I corsi serali di Varese accorpati in un sola scuola per combattere il caro energia
Il Daverio Casula, il Newton e l'Einaudi hanno deciso di unire sotto lo stesso tetto i propri 14 corsi. Il tema dei costi per il riscaldamento potrebbe imporre altre drastiche soluzioni
Accorpare i corsi per risparmiare sui costi energetici. È la decisione che, già in tempi non sospetti, si è data la rete dei corsi serali della città di Varese.
L’istituto tecnico economico Daverio Csula, il tecnico tecnologico Newton e il professionale Einaudi hanno deciso di unire nella sola sede di via Zucchi i 14 corsi serali.
« L’idea è nata a margine di una riunione di servizio nel giugno scorso – spiega la dirigente del Daverio Casula Nicoletta Pizzato – Avevamo sentore che l’autunno avrebbe potuto riservare notizie allarmanti. Così abbiamo deciso di riunire le 7 classi del Newton, le 4 del Daverio e le 3 dell’Einaudi nella sede dello stesso Newton perché ha la maggior necessità di laboratori specifici. Ai miei studenti servono soprattutto laboratori linguistici e informatici e così anche agli iscritti dell’Einaudi. Quindi ci siamo accordati per concentrare tutto nella sede del tecnologico».
L’Itet Daverio, quindi, apre solo per gli studenti dei corsi diurni: « La scuola che dirigo – prosegue la preside Pizzato – viene chiusa subito dopo l’uscita dei ragazzi alle 14. Il resto delle attività di potenziamento, come ad esempio le certificazioni linguistiche, vengono fatte a distanza. Con la pandemia abbiamo acquistato attrezzature e competenze. Abbiamo visto che l’offerta dei corsi nel tardo pomeriggio attirano maggiori iscritti e i risultati sono nettamente migliori. Anche le riunioni collegiali vengono indette con la modalità on line. È una delle eredità positive che ci ha lasciato l’emergenza pandemica e, in questo momento di crisi energetica, si rivelano molto utili. È chiaroi che le porte della scuola possono sempre aprirsi anche in altri orari per determinate esigenze o incontri».
Il tema del riscaldamento negli istituti scolastici diventerà delicato nei prossimi mesi: il Presidente Antonelli, in occasione del tavolo tecnico provinciale sul caro energia, ha ventilato la necessità di provvedimenti per garantire il riscaldamento delle aule scolastiche: «Per fare solo un esempio – aveva detto in quell’occasione – per la spesa energetica degli edifici scolastici, che sono di competenza della Provincia, pagavamo 5 milioni prima del Covid, saliti a 8 con la pandemia e che ora sono diventati 16 se non 18 milioni. Tutte risorse che verranno a mancare per altri servizi erogati ai cittadini».
L’idea di introdurre correttivi nella settimana scolastica potrebbe farsi largo: settimana corta o con un giorno di DaD rischiano di non essere più esclusi come sembrava ad agosto.
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