Su e giù per la Valle Olona lungo la ex Ferrovia della Valmorea, fino alla Manchester d’Italia
Da Solbiate Olona a Busto Arsizio, sei giorni alla scoperta della Valle Olona e della sesta città più popolosa della Lombardia con il tour VA in giro

Su e giù per la Valle Olona seguendo metaforicamente i binari della ex Ferrovia della Valmorea, e poi due giorni per scoprire – o riscoprire – la Manchester d’Italia. La penultima settimana a spasso con VA in giro, il tour lungo 148 comuni che da maggio ad oggi ha toccato quattro diverse province per ricomporre il mosaico delle comunità locali attraverso tessere fatte di luoghi, persone ed esperienze, nei giorni scorsi ci ha portato alla scoperta di sei comuni della Valle Olona e di Busto Arsizio, sesto comune più popoloso della Lombardia, tra panorami mozzafiato, tramonti dai colori che profumano di autunno e mille e una per far vivere paesi e città.
SOLBIATE OLONA
La nostra settimana è partita da Solbiate Olona, poco più di 5mila abitanti e un invidiabile primato: in paese gli esercizi commerciali che negli ultimi anni hanno abbassato la saracinesca lo hanno fatto per il pensionamento dei titolari e non per la crisi innescata dalla pandemia e dal cosiddetto caro bollette, e solo da inizio anno ci sono state cinque nuove aperture. Qui si può andare alla scoperta della storia locale tra le vetrine del Museo socio-storico e sulle orme delle pietre di inciampo fresche di posizionamento, ma anche fare un tuffo nell’archeologia industriale con l’ex Cotonificio Ponti e la storica scalinata che per un giorno all’anno è sinonimo di ciclocross e per il resto dell’anno fa da collegamento con il fondovalle per chi cerca un contatto con il paesaggio ripercorrendo i passi di chi nei secoli scorsi ogni giorno la saliva e la scendeva per lavoro.

GORLA MAGGIORE
Presente e passato si intrecciano per le strade di Gorla Maggiore tra chiese e cascine di una volta, lo storico palazzo Negroni-Casati, i dipinti murali e la Torre Colombera da un lato e il nuovo polo culturale e museale e la vitalità delle associazioni dall’altro. Due esempi per tutti sono la nuova vita della “vigna del Nando” e le iniziative solidali dell’associazione che si sta occupando della riqualificazione e i giovani di SpazioZero che hanno portato in paese una prospettiva europea e iniziative del respiro di “Distillati sonori”. Ma c’è spazio anche per il verde e il contatto con la natura passeggiando lungo il percorso Vassallo o per la ex Mulattiera.

GORLA MINORE
Storia ma anche natura a Gorla Minore, e la sintesi perfetta del connubio è il palazzo municipale con il suo splendido parco: Villa Durini, nata come casino di caccia dei Conti Durini e dal 1956 entrata a far parte del patrimonio del comune. In paese chi ama passeggiare o andare in bicicletta può godere dei percorsi tracciati laddove una volta passavano i treni che da Castellanza andavano a Mendrisio lungo la ex Ferrovia della Valmorea che oggi un’associazione vorrebbe far rinascere. Ma non mancano nemmeno il fascino dell’arte, sia quella ammantata di leggenda del Santuario della Madonna dell’Albero che quella più contemporanea della chiesa di Prospiano, e la tradizione secolare nel campo della formazione con il Collegio Rotondi.

OLGIATE OLONA
Olgiate vanta il primo preventorio per figli di tubercolitici realizzato in Italia, nonché il secondo per importanza in tutta Europa, che prese vita a Villa Gonzaga, tra le sale di quello che oggi è diventato il municipio cittadino. Lì ci sono anche i bellissimi affreschi della Sala Alba, dedicata ad Alba Cavalli, figlia dei fondatori dell’OPAI, realizzati nel 1939 dal vignettista de Il Corriere dei Piccoli Antonio Rubini. In paese il passato diventa un tutt’uno con il presente con il monumento eretto per le vittime dell’incidente aereo del 1959, quando un volo di linea dell’allora compagnia area TWA du colpito da un fulmine che causò l’esplosione del carburante e la distruzione del velivolo, a seguito della quale morirono 70 persone. Ma anche con eccellenze come il ristorante stellato Ma.Ri.Na., che da decenni tiene alto il nome di Olgiate anche oltre confine.

MARNATE
Altro comune, altro primato: la tappa di Marnate ci ha portato nel comune che vanta il tasso di natalità migliore di tutta la provincia. Lì, partendo dall’ex casello di Prospiano e dal bunker di Marnate, abbiamo ripercorso secoli di storia attraverso le chiese del paese ma anche nei locali stessi del palazzo municipale, che ospita reperti pre-romani risalenti al I secolo avanti Cristo, senza trascurare gli anni bui del nazifascismo. Sullo sfondo di un tessuto sociale vivace, in paese il commercio di vicinato presenta ancora eccellenze con decenni di storia alla spalle tanto nel centro storico quanto a Nizzolina. E non manca nemmeno il verde, tra parchi cittadini, ex mulini e percorsi lungo la ciclabile nata sulle ceneri del sedime ferroviario della ex Ferrovia della Valmorea.

CASTELLANZA
Città dal 1974, Castellanza ci ha preso per mano con un patrimonio artistico di tutto rispetto che spazia dai capolavori di Villa Brambilla, che oggi ospita il municipio, al secolo di storia di Villa Pomini, oggi centro socio-culturale, passando per le chiese cittadine. Qui una scommessa vinta dagli industriali del Varesotto ha portato all’insediamento dell’Università Carlo Cattaneo, che proprio quest’anno compie 30 anni e ha ormai raggiunto il traguardo dei 3mila studenti. Le sfide, però, non finiscono mai, tanto che oggi in città si lavora per il progetto Mill, che punta a portare la sede di Confindustria nell’area da 55mila metri quadri contigua alla LIUC che un tempo ospitava fabbriche, creando una vera e propria cittadella del sapere e del saper fare.

BUSTO ARSIZIO
Ultime due tappe della settimana in viaggio con VA in giro a Busto Arsizio, uno dei “capoluoghi” industriali del territorio, al punto da guadagnarsi nel XIX secolo il soprannome di Manchester d’Italia. Partiti dal comune, per due giorni abbiamo viaggiato tra lo sport cittadino incontrando la Pro Patria e la UYBA alla E-Work Arena, nel verde tra i sentieri e la cascinetta dove ha sede il PAM, e tra i commercianti e i monumenti del centro fino al Museo del Tessile, culla della cultura e della tradizione industriale della città. Con uno sguardo sul futuro Central Park cittadino, il parco urbano da 180mila metri quadri destinato a nascere grazie ad un maxi progetto di rigenerazione urbana nell’area della stazione delle FerrovieNord, tra viale Duca d’Aosta e l’ex macello di via Magenta.
La diretta da Busto Arsizio – Prima tappa
La diretta da Busto Arsizio – Seconda tappa

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