Non basta Stanzani, Pro Patria viene rimontata dalla Pergolettese

Tigrotti subito in vantaggio al 5' ma poi in balia degli esterni della Pergolettese, che in casa fa la voce grossa con Abiuso, Artioli e Varas. Al triplice fischio il risultato finale è 3 a 2 e porta la seconda sconfitta consecutiva per la Pro Patria

Pro Patria - Trento 2 a 1 (16.10.22)

Seconda sconfitta consecutiva per la Pro Patria, uscita rimontata e con le ossa rotte dal Voltini di Crema. Ad aggiudicarsi la nona giornata del Girone A di Serie C è infatti la Pergolettese che cala il tris ai tigrotti di Busto Arsizio con un roboante 3 a 2.

Non è bastato un brillante Leonardo Stanzani, che ha rotto il digiuno di questa stagione con una doppietta in avvio e in chiusura del match su un calcio di rigore (89′) procurato da Chakir. Dopo un buon avvio, culminato al 5′ con il gol dell’attaccante, i bustocchi hanno infatti accusato la stanchezza e subito colpo su colpo le iniziative degli esterni della Pergolettese per tutta la fase centrale della partita, raccogliendo dal fondo delle rete tre gol tra il 26′, il 65′ e il 73′ (reti di Abiuso, Artioli e Varas, con complicità del portiere Mangano).

FISCHIO DI INIZIO

Se Villa conferma nel 352 della Pergolettese i suoi undici fedelissimi, unica novità è Mazzarani come mezzala con la maglia da titolare,  mentre per la Pro Patria Vargas sperimenta per la seconda volta consecutiva una difesa inedita, in attesa di avere a disposizione Lombardoni al 100% e  Sportelli al rientro dalla squalifica. La retroguardia a 3, a difendere il portiere del mercoledì Mangano, è così composta da Vaghi, capitan Fietta al centro e Boffelli a sinistra. La linea del centrocampo a cinque è la stessa vista domenica allo Speroni contro il Trento, con il solo Gavioli (che contro le aquile erano sembrato in grande spolvero) al posto di Ferri. In attacco, invece, spazio a Castelli e Stanzani, una contro-rivoluzione rispetto alla coppia pesante Chakir-Piu, che tuttavia sarà di nuovo riproposta nel finale per recuperare i due gol di svantaggio.

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PRIMO TEMPO

La Pro Patria parte al meglio. Dopo una mezza incertezza (un prelude della serata) di Mangano al suo primo pallone, la squadra di Busto Arsizio trova subito il vantaggio allo scoccare del 5′ con Stanzani, nono tigrotto ad andare in rete in altrettante partite. Quando si dice cooperativa del gol. A fornire l’assist è un altro dei migliori di questo inizio di stagione, Nicco: assist al bacio dal limite dell’area per l’inserimento in area del numero 7, che si incunea per vie centrali tra le maglie gialle dei canarini e di prima sigla la marcatura personale. Una giocata già vista in questo campionato, per la quale in precedenza Stanzani si era rimproverato pubblicamente per gli errori commessi.

Una doccia fredda al Voltini, di quelle che però paiono essere rigeneranti. Dopo aver rimesso in gioco la palla dal dischetto di centrocampo la Pergolettese è infatti tutta un’altra squadra e inizia finalmente a giocare la partita che aveva preparato. I due esterni Bariti e Villa più che ali tornanti del 352 (come sono Ndrecka e Perotti per la Pro Patria) sembrano essere gli esterni del 442, delle vere e proprie vespe che provano (e riescono) a pungere e prendere alle spalle i cinque difensori della Pro Patria. Proprio dal #14, omonimo del suo allenatore, arriva il gol dell’1 a 1: al’ 27′ fa partire un potente cross orizzontale verso il centro dell’area, di quelli che vanno a nozze per le punte di movimento come Abiuso, al quarto timbro personale. Il minuto dopo la giocata si ripete ma Fietta non si fa sorprendere e devia in angolo, sugli sviluppi del quale sempre Abiuso con un colpo di testa costringe Mangano a un colpo di reni per impedire l’uno-due, in tutti i sensi.

Dopo aver subito per tutta la parte centrale del primo tempo le sfuriate di Villa in fascia e di Bariti, che, a differenza del compagno, si lascia ingolosire anche dal tiro, la Pro Patria alza baricentro e palleggia costantemente nella metà campo della Pergolettese. Una manovra a ritmo lento utile a rifiatare, rompere le forsennate discese delle due ali avversarie, e tenere la sfera il più possibile della porta di Mangano, sempre reattivo sulle occasioni degli avversari (in particolare Bariti). Ma di tiri che impegnano Soncin, se ne registrano pochi e difficilmente classificabili come highlights.

SECONDO TEMPO

La ripresa inizia così come era finito il primo tempo, come se le squadre non fossero andate negli spogliatoi a bere un té caldo nonostante l’ingresso in campo di Verzeni per Mazzarani. Per una decina di minuti, infatti, la Pro Patria sembra aver ritrovato la retta via. Le due occasioni più ghiotte sono un retropassaggio rischiosissimo di Arini, pressing quasi vincente di Stanzani sul portiere, e subito dopo, al 53′, un calcio di punizione sempre del #7, messo in corner da Soncin con la mano di richiamo.

La punizione però è l’ultima chance dei tigrotti prima di concedersi nuovamente alla Pergolettese, anche se sembrano esser state prese le contromisure alle spinte di Villa e Barriti. Anche questa volta, sono dolori, dolori ancora più grandi. In 8′ minuti i canarini trova il doppio vantaggio con Artioli e Varas, entrambe le volte col tiro da fuori.

Male Mangano sui due interventi: sul destro secco di Artioli il portiere è in ritardo sul suo palo, sul 3 a 1 di Varas è possibile che ufficialmente gli verrà attribuito l’autogol dal momento che si trattava di un tiro/cross (deviato con la mano in rete) diretto verso Iori e non nello specchio della porta. I due gol sono la pietra tombale sulla partita, o forse no. Nonostante i molti errori in fase di scarico (il gol di Varas nasce da un pallone perso da Bertoni consegnatogli con le mani dal portiere) e di appoggio, il subentrato Chakir impensierisce Soncin con un colpo di testa al 78′ e poi in una mischia dal calcio d’angolo all’89’, nel quale viene steso giù in area rigore. Dagli 11 metri Stanzani alza la palla e accorcia le distanza ma rimane da giocare solo il recupero. Troppo poco per rimontare, proprio come successo contro il Trento.

Arriva così la seconda sconfitta consecutiva della Pro Patria. I tigrotti rimangono ferma a 11 punti, superati dalla stessa Pergolettese e ridimensionati al 10 posto. Domenica a Busto arriva la Virtus, una partita che dirà molto del carattere della squadra.

U. S. PERGOLETTESE – AURORA PRO PATRIA 1919    3 – 2   (1 – 1)

Marcatori: 5′ p.t. e 44′ s.t. Rig. Stanzani (PPA), 27′ p.t. Abiuso (PER); 20′ s.t. Artioli (PER), 28′ Varas (PER).

U.S. PERGOLETTESE (3-5-2): 22 Soncin; 35 Piccinini (38′ s.t. 2 Tonoli), 4 Arini, 3 Lambrurghi; 7 Bariti, 21 Iori (42′ s.t. 19 Vitalucci), 8 Mazzarani (1′ s.t. 28 Verzeni), 10 Varas (42′ s.t. 18 Figoli), 14 Villa; 27 Abiuso (38′ s.t. 97 Volpe), 24 Artioli.

A disposizione: 1 Rubbi, 12 Cattaneo, 5 Bevilacqua, 6 Gabelli, 9 Corti, 11 Guiu Vilanova, 13 Lucenti, 17 Cancello, 18 Gigoli, 19 Vitalucci, 26 Ruani. All. Villa.

AURORA PRO PATRIA (3-5-2): 12 Mangano; 2 Vaghi, 16 Fietta, 13 Boffelli; 21 Perotti (22′ s.t. 26 Chakir), 10 Nicco (29′ s.t. 18 Piran), 14 Bertoni, 20 Gavioli (17′ s.t. 25 Ferri), 3 Ndrecka; 7 Stanzani, 30 Castelli (22′ s.t. 27 Piu).

A disposizione: 1 Del Favero, 4 Saporetti, 17 Citterio, 19 Lombardoni. All. Vargas.

ARBITRO: Enrico Gigliotti (Davide Riganese della Sezione di Rimini e Genoveffa Stefania Signorelli della Sezione di Paola. Quarto Ufficiale Fabio Rinaldi della Sezione di Novi Ligure).

Angoli: 6 – 3.

Recupero: 0′ p.t. – 5′ s.t.

Ammoniti: Bertoni, Perotti, Nicco, Vaghi (PPA); Soncin, Arini, Volpe (PER).

Note: Serata mite e serena. Terreno di gioco in perfette condizioni.

Pergolettese – Pro Patria in diretta

Marco Tresca
marco.cippio.tresca@gmail.com

 

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Pubblicato il 19 Ottobre 2022
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