Piano industriale di Neutalia, il Pd di Busto Arsizio chiede che se ne parli nelle commissioni competenti

Il capogruppo Maggioni esprime le prime perplessità ma chiede che i consiglieri comunali vengano messi in condizione di conoscere i particolari del piano «prima che venga presentato alla cittdinanza»

consiglio comunale busto arsizio 2021 maurizio maggioni

La presentazione del piano industriale di Neutalia inizia a registrare le prime reazioni da parte della politica cittadina.  Se per i comitati contro si tratta di un allungamento sine die della vita dell’inceneritore (dal 2032 al 2047), il capogruppo del Pd Maurizio Maggioni chiede subito un confronto aperto che veda l’attivazione degli organi consiliari e che sia in grado di rispondere a molteplici interrogativi: «Vengano subito convocate le Commissioni competenti. Il Sindaco e la Giunta devono garantire che il Piano Industriale presentato ieri da Neutalia sia conosciuto, analizzato e valutato innanzitutto dalle componenti politiche consiliari, fermo restando il più ampio dibattito che deve svolgersi in città».

Il piano di Neutalia per scaldare le case di Busto e Legnano col termovalorizzatore

Il cosiddetto “roadshow”, come è stato definito dal presidente di Neutalia Falcone, «deve vedere i gruppi consiliari intervenire a monte del processo, evitando pronunciamenti a cose fatte e permettendo ai Consiglieri di essere protagonisti di un più largo e partecipato dibattito pubblico».

La disponibilità di Neutalia di aprire un confronto con gli stakeholder non manca ma il consigliere comunale democratico sostiene che «l’Amministrazione di Busto deve responsabilizzarsi per garantire che l’analisi e le valutazioni tocchino tutte le molteplici tematiche connesse a questo piano, economiche, finanziarie, ambientali ed urbanistiche».

Il percorso di consultazione prevederà approfondimenti dettagliati e specifici «ma – prosegue Maggioni – deve consentire preliminarmente di rispondere agli interrogativi che alcuni gruppi consiliari ed alcune forze politiche hanno già presentato».

Il Pd esprime dubbi sulla durata prevista della presenza dell’impianto di incenerimento: «La proposta di un impianto di smaltimento mediante incenerimento, permanente nei decenni futuri e centrale per la funzionalità del sistema degli impianti previsti a Borsano, come potrà collocarsi in un contesto che nel tempo sarà sempre più caratterizzato da una progressiva diminuzione generalizzata di tutti i residui, dalla contemporanea esigenza di maggiori investimenti conseguenti a normative sempre più restrittive e dalla presenza in Regione di altri 12 impianti?» Il tema mette in gioco anche il ruolo di programmazione di Regione Lombardia, definito «finora carente e subalterno ad iniziative spontanee».

Anche per il teleriscaldamento gli interrogativi sono preliminarmente economico/finanziari: «Busto Arsizio non ha ancora valutato complessivamente quali strategie e quali interventi possano essere realizzati per determinare un abbassamento programmato delle emissioni degli impianti di riscaldamento, considerando altresì le scelte libere degli utenti, la tipologia delle abitazioni dotate di impianti autonomi, l’esigenza di creare comunità energetiche ed altre diverse opzioni».

Conclude Maurizio Maggioni: «Vi è infine l’esigenza che l’Amministrazione Comunale di Busto valuti tutte le implicazioni urbanistiche connesse alla rilevanza territoriale che l’area di Borsano assumerebbe nel contesto di questo Piano. E’ perciò necessario in tempi brevi che le Commissioni Consiliari competenti vengano informate nel dettaglio del Piano Industriale e prevedano uno o più incontri con Neutalia».

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 06 Ottobre 2022
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