Il riscaldamento globale cambia le sfide della medicina d’emergenza in montagna, i maggiori esperti all’Insubria
Il congresso è stato organizzato nell'ambito del Master in Mountain Emergency Medicine di Università dell’Insubria e Università degli Studi di Milano-Bicocca, su input di Regione Lombardia, in vista dei prossimi Giochi Olimpici Invernali Milano-Cortina 2025
Il cambiamento climatico significa anche avere a che fare con sfide nuove in alta montagna: pericoli e richieste di soccorso più frequenti che richiedono un maggior intervento la medicina d’emergenza in montagna.
Per questo è necessario formare professionalità ad hoc, preparate scientificamente ma anche fisicamente, e utilizzare nuove tecnologie che consentano di mantenere standard di sicurezza elevati nelle operazioni di soccorso, soprattutto per il personale medico e per le guide che lo supportano sul campo. Queste tematiche sono al centro del congresso internazionale «Mountain Emergency Medicine: an overview on the future of rescue and sport in the alpine environment», di oggi, venerdì 7, e domani 8 ottobre nell’Aula Magna dell’Università dell’Insubria, in via Ravasi 2 a Varese, con una sessione pratica satellite che si svolgerà nelle aule dell’Ospedale di Circolo di Varese.
Esperti provenienti da tutta Europa e dagli Stati Uniti trattano di malattia d’alta quota, ipotermia, soccorso in valanga, nuove tecnologie, pratica sportiva in montagna e della necessità di adeguare a questi le metodologie del soccorso, creando una rete tra università alpine che sia in grado di affrontare in futuro situazioni sempre più complesse, difficili e pericolose.
Il congresso è stato organizzato nell’ambito del Master in Mountain Emergency Medicine di Università dell’Insubria e Università degli Studi di Milano-Bicocca, su input di Regione Lombardia, in vista dei prossimi Giochi Olimpici Invernali Milano-Cortina 2025, in collaborazione con Institute for Regional Development – Eurac Research/Bolzano, Air Zermatt AG, I-Help ed altri importanti enti accademici e del soccorso.
Il direttore del congresso è Luigi Festi, chirurgo dell’urgenza e dell’emergenza all’Ospedale di Varese, presidente è Hermann Brugger, massimo esperto mondiale nel campo della Medicina di Emergenza in Montagna. Nel comitato scientifico: Federico Emiliano Ghio di I-Help, Paolo Severgnini, Alberto Zoli, Lorenza Pratali, Giacomo Strapazzon, i professori Giulio Carcano dell’Università dell’Insubria e Gianfranco Parati di Milano-Bicocca.
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