Il Teatro Nuovo di Gallarate compie 25 anni
Con un coraggioso intervento, da un vecchio salone parrocchiale venne fuori il secondo teatro cittadino allora attivo: era il 26 novembre 1997. Un quarto di secolo tra teatro, musica, solidarietà

Il Teatro Nuovo di Madonna in Campagna a Gallarate compie un quarto di secolo: il 26 novembre 1997 riapriva infatti, completamente rinnovato, il vecchio teatro parrocchiale accanto al santuario. La nuova sala è così diventata un luogo di comunità e di cultura riconosciuto. Un luogo importante, in modi diversi, in questi anni, sempre sostenuto dal volontariato.
«Il vecchio teatro era stato costruito nel 1948: era annesso all’allora piccolo oratorio, che aveva solo un campo da gioco a fianco, dove oggi c’è il parcheggio» ricorda Giancarlo Bettinelli, uno dei riferimenti tra i volontari che animano il teatro.
I lavori negli anni Novanta furono ampi, un impegno coraggioso per la comunità di Madonna in Campagna, che – guidata da don Ambrogio Villa – era particolarmente vivace e capace di animare il quartiere di periferia.
I lavori – curati dal geometra Roberto Veneziani – comportarono la riduzione da 300 a 224 posti, ma dal vecchio spazio che era poco più che un salone venne fuori un ambiente di qualità che consegnò appunto un luogo adatto a tutta la città: il teatro fu inaugurato alla presenza del sindaco Luini. «La prima stagione vera si fece nel 1998, per questo celebreremo l’anno prossimo i 25 anni» continua Bettinelli.
Già il vecchio teatro – va detto – aveva avuto presenze significative e di pregio: «Erano passati i Legnanesi originali di Musazzi, la compagnia della famiglia Rame con Franca e Dario Fo giovani, Fausto Tomei e Evelina Sironi». Dopo l’inaugurazione nel 1997, anche al Teatro Nuovo sono passati attori di pregio: «Piero Mazzarella e il suo teatro in milanese, i nuovi Legnanesi con Provasio, Liliana Cosi, Silvia Donadoni, Mariangela D’Abbraccio, Carlo Rivolta». E ancora Quelli di Grock, Compagnia Teatri Possibili, Teatro Stabile di Verona, Compagnia Anna Bolens, Antonio Zanoletti.
E ancora rassegne per bambini, compreso il teatro dei burattini, «con la compagnia di Enrico Colombo». E poi lo spazio al teatro amatoriale, «con Tutti sul Palco, il concorso per compagnie amatoriali con una giuria di pregio». Presenza fissa, in quasi tutte le stagioni, la Filodrammatica Giovanni di Madonna in Campagna, mentre il Gruppo Giovani di Madonna in Campagna ha proposto anche tre musical, tra cui “In maniche di camicia” su don Bosco, che ha girato anche in varie località.
«E poi il teatro è un palco per compagnie che fanno teatro per beneficienza, con eventi ad esempio a sostegno dell’associazione per le famiglie dei carcerati, per il dottor Sorriso e altre realtà».

Le formule di abbonamento flessibile consentivano di valorizzare una stagione con proposte diversificate. E dopo la forzata parentesi Covid, anche quest’anno il cartellone propone nove date (qui trovate il libretto completo).
Il Nuovo ha ospitato anche concorsi d’arte e molti eventi del Centro Culturale Vittorio Bachelet, «che proponeva incontri di approfondimento sociale e anche politico, una esperienza che si è un po’ arrestata e che speriamo di poter riprendere».
Quasi dimenticata è invece un’altra fase, quella in cui – prima metà degli anni zero – il Teatro Nuovo ospitò concerti di musica folk, country e rock con ospiti di altissimo valore da Oltreoceano, grazie anche alla collaborazione con Buscadero e con il promoter Carlo Carlin (chi scrive, personalmente, ringrazia per questo).
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