Al cinema uno sguardo sull’attualità, torna “Un posto nel mondo”
Organizzata da Fimstudio 90 con tante realtà e associazioni del territorio propone fino al 9 dicembre molti appuntamenti con film e documentari che toccano i temi sociali
La guerra in Ucraina, ma anche le condizioni dei braccianti, la vicenda degli ex operati della Whirlpool di Napoli. E ancora, le stragi dei migranti in mare, la detenzione di Juliane Assange, la condizione delle donne iraniane, la guerra tra Israele e Palestina, e molto altro.
La rassegna “Un posto nel mondo – Percorsi di cinema e documentazione sociale”, nata nel lontano 2002 , celebra la sua 20esima edizione con un ricco programma proponendo al pubblico un intenso mese di pellicole, documentari e film, molti dei quali introdotti da registi e attivisti. La presentazione del programma – nel quale si legge anche l’incontro di mercoledì 9 novembre organizzato da Collettiva Varese con Cecilia Strada e Duccio Facchini – si è tenuta in concomitanza con l’inizio della rassegna.
Al Cinema Teatro Nuovo di Varese, nella serata di venerdì 4 novembre, prima della proiezione di Atlantis, un film dove si immagina l’Ucraina alla fine del conflitto il presidente di Filmstudio 90 e ideatore della rassegna, Giulio Rossini ha sottolineato: «La condizione dell’Ucraina è un tema che non potevamo non affrontare. Il No alla guerra, come quello dei diritti umani, sono sempre stati temi all’interno del nostro programma». E nella presentazione della rassegna, spiega: “Nelle nostre città, precarietà e bisogni di sicurezza, disagio sociale e indifferenza sono purtroppo dilaganti, e si consolidano ideologie pericolose in modo sempre più acritico, come se la difesa delle leggi del mercato, della concorrenza, dell’industrializzazione e dell’automazione, fossero slegati dalla necessità di un progresso a misura d’uomo e dalle dinamiche della sostenibilità e della salvaguardia dell’ambiente. Il rischio è di fare fare parecchi passi indietro. Le associazioni del volontariato, del terzo settore, le forze del lavoro, lo sappiamo bene, sono in prima linea di fronte ai crescenti problemi della vita quotidiana, dove a cascata si riversano le conseguenze della crisi e delle disuguaglianze. Lo dicono i tempi difficili che stiamo attraversando, dovuti anche al lento affievolirsi della pandemia che oltre alle emergenze sanitarie ha creato anche sofferenze e malesseri sociali di ogni tipo, che se nelle nostre democrazie occidentali magari trovano fragili e contradditorie risposte, nei paesi più poveri accrescono drammaticamente il bisogno di interventi e di soluzioni”.
E spiega: ““Un posto nel mondo” trova qui le sue motivazioni più forti, ed è sempre più un progetto partecipato e condiviso, preparato grazie agli incontri che si tengono durante l’anno e alle esperienze maturate ogni giorno dai promotori nel proprio settore specifico”.
Proprio per questo alla presentazione della rassegna hanno partecipato diversi soggetti, tra cui Anna Polo dell’agenzia di stampa Pressenza che si batte per i diritti umani e a Varese ha portato una manifestazione per il giornalista Assange lo scorso 15 ottobre (e per il 10 dicembre sta organizzando altre iniziative sul tema), Paola Zampieri, coordinatrice dei soci di Varese di Banca Etica, Alina Bizhyk, presidente dell’Associazione Anna Sofia (foto sotto) che ha ringraziato per la serata e per il sostegno che tutta la città continua a dimostrare verso il popolo ucraino. Infine, Chiara Del Sordo che proprio in occasione della rassegna ha allestito la mostra “Sussurro” con installazioni audio, video e stampe sul tema delle malattie mentali, visibile per tutta la durata della rassegna nel foyer del Nuovo.
La rassegna “Un posto nel mondo” non si terrà però solo a Varese. Si tratta di una iniziativa culturale che negli anni ha sempre voluto e cercato di distendersi nelle sale cinematografiche di tutta la provincia e fino al Canton Ticino.
La manifestazione, promossa da Filmstudio 90 APS, Arci/Ucca, Acli e CGIL, si realizza in partenariato con il Comune di Varese, con il patrocinio della FICE, del Comune di Besozzo e dell’Università degli Studi dell’Insubria. È realizzata in collaborazione con Abbasso la guerra OdV, ACP Balerna, Ass. Sir Jhon, Benandanti APS, Ass. Anna Sofia, Cinema Castellani di Azzate, Cinema Sant’Amanzio di Travedona, Collettiva, Cooperativa Intrecci, Coop. Lotta contro l’Emarginazione, Coop. Sociale Mondi Possibili, Covo, Emergency Varese, nAzione umana, Pane di Sant’Antonio OdV, Petali dal Mondo OdV, Refugees Welcome, Sanità di Frontiera OdV, Varese News, Yacouba.
LA RASSEGNA “UN POSTO NEL MONDO”
La rassegna 2022 si terrà nel periodo 4 novembre/9 dicembre, con ben 33 appuntamenti, sia a Varese che in diverse città della provincia (Azzate, Besnate, Besozzo, Busto Arsizio, Castelveccana, Castellanza, Cassano Magnago, Comerio, Curiglia, Tradate, Travedona, Sumirago e Uboldo) e a Balerna in Canton Ticino.
Le varie sezioni che compongono il programma generale di “Un posto nel mondo” affrontano ambiti diversi: se “Il racconto della realtà” propone film a soggetto e documentari inediti, nel percorso “Sguardi sul lavoro” trovano posto immagini e temi di grande attualità. “Così lontano, così vicino”, sezione dedicata a tematiche umanitarie o a film sull’handicap, presenterà invece tematiche legate ai diritti umani e battaglie di impegno civile. Per “Storie di integrazione” film coinvolgenti raccontano pagine sull’immigrazione e invitano a riflettere verso quali scenari deve indirizzarsi la nostra civiltà, a difesa delle minoranze e dei diritti di ognuno. Per “Il tempo e la Storia” guardiamo al passato ma anche al nostro presente e alle ferite della Storia.
Come in passato, in alcuni eventi sono i registi stessi o professionisti dello spettacolo che partecipano alla proiezione e introducono le serate, mentre in tutte le situazioni sono presenti le associazioni che partecipano al progetto. Un catalogo gratuito permetterà di orientarsi nel fitto calendario delle proiezioni, che sarà pubblicizzato anche sul sito di Filmstudio 90 (www.filmstudio90.it) e sarà reperibile in biblioteche, scuole e punti di incontro.
La serata inaugurale del 4 novembre è stata dedicata all’Ucraina con il film Atlantis, ambientato in Ucraina in un futuro prossimo, ancora lacerato dalle ferite della guerra. Saranno presenti l’associazione Anna Sofia, nAzione umana e l’Agenzia di stampa Pressenza. Ingresso a offerta libera a favore dell’ass. Anna Sofia.
Nella sezione “Il tempo e la Storia” troviamo anche alcune serate dedicate al conflitto israelo- palestinese, con la proiezione di 200 METRI di Ameen Nayfeh (a Travedona e Balerna) e di SARURA di Nicola Zambelli (al Cinema Nuovo di Varese, alla presenza del regista). ANNA FRANK E IL DIARIO SEGRETO, di Ari Folman (in programma a Varese e a Castellanza), è invece un originale film d’animazione adatto anche ai ragazzi, che ci riporta al tempo della Shoa e ai suoi risvolti ancora oggi.
L’attenzione all’attualità e soprattutto ai temi dell’accoglienza trovano importante appuntamento giovedì 10 novembre, con la presentazione del film NOUR, programmato in contemporanea a Varese e Travedona (e il 29 /11 anche a Uboldo). Saranno presenti in collegamento web sia il regista Maurizio Zaccaro che Pietro Bartolo, ex medico di Lampedusa la cui storia è raccontata nel film, interpretato da Sergio Castellitto.
Un’altro appuntamento di rilievo, strettamente legato all’attualità, vede il coinvolgimento di tanti lavoratori e rappresentanti sindacali nella sera del 5 dicembre, al Cinema Nuovo di Varese: una delegazione di lavoratori delle RSU Whirlpool Biandronno infatti interverrà alla proiezione, in prima visione, del docufilm VIA ARGINE 310, che segue per dodici mesi le vicende dei lavoratori Whirlpool di Ponticelli a Napoli. La multinazionale americana, come sappiamo, ha avviato da tempo un processo di chiusura dello stabilimento e di invio di lettere di licenziamento a centinaia di operai. Sarà presente anche il regista.
Il tema del lavoro, centrale nella nostra vita ma raramente affrontato con coraggio nel cinema, trova diverse altre proposte, a cominciare dal film SPACCAPIETRE di Gianluca e Massimiliano De Serio (al Filmstudio di Varese il 15/11, presente uno dei registi), ambientato nei campi pieni di braccianti sottopagati dell’Italia meridionale. TRA DUE MONDI, di Emmanuel Carrère, in programma a Azzate e Busto Arsizio, e UN ALTRO MONDO di Stephane Brizé (presentati a Besnate, Travedona e Varese) sono validi esempi di quel cinema di impegno civile capace di suscitare dibattiti fondamentali. Così avviene anche per un altro pregevole film francese, LE INVISIBILI (in programma a Varese, Besozzo e Sumirago) che vede protagoniste quattro assistenti sociali di un centro che fornisce assistenza alle donne senza tetto, impegnate in una ‘missione impossibile’ fatta di buone pratiche di solidarietà.
Tra le tante proposte, ricordiamo ancora un film già candidato agli Oscar ma inedito in provincia, UNA MADRE, UNA FIGLIA, diretto da Mahamat-Saleh Haroun, con protagonista una giovane donna del Ciad, e BE MY VOICE, che racconta la storia di Masih Alinejad, giornalista e attivista iraniana. Saranno lo stesso giovanissimo regista Stefano Giacomuzzi, insieme al protagonista Alfeo ‘Cocco’ Carnelutti, che interverranno lunedì 28 novembre alla proiezione di POZZIS, SAMARCANDA, incredibile road movie (in moto d’epoca, una vecchia Harley Davidson) che racconta lungo 8.000 km come quello che conta spesso non è la meta, ma il viaggio, soprattutto se l’impresa sembra davvero impossibile.
Lasciamoci coinvolgere però anche da un altro evento davvero speciale, presentato il 1° dicembre in collaborazione con la rassegna Varese RE-Live! e inserito di buon diritto, per i temi che affronta, anche in Un posto nel mondo: si tratta di ANTROPOCENE- IL RACCONTO IN SUONI DELLA MODERNITA’, concerto con immagini che vedrà salire sul palco Paolo Paliaga, Luca Pedroni e Patrizio Balzarini, che partendo da una rilettura dal quadro di Hieronymus Bosch Il giardino delle delizie ci parlano di cambiamenti climatici e sociali. Ancora due segnalazioni: a Tradate, Cinema Paolo Grassi, venerdì 2 dicembre le associazioni Petali dal mondo e Benandanti introdurranno un altro film inedito, TRUE MOTHERS, diretto da Naomi Kawase, dove un imprevisto connota problematicamente un caso di adozione. Chiusura il 9 dicembre, e aperitivo solidale, in occasione della Giornata mondale dei diritti umani, con la proiezione del film OPEN ARMS – LA LEGGE DEL MARE.
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